Capitolo 23: Non Baciatevi Davanti a Me

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«Sembrate un po' giù»

Commentò Ive sedendosi tra i due gemelli.

«Beh tu non staresti giù se ti avessero cacciata dalla squadra di Quidditch?»

Fred si voltò leggermente verso di lei, continuando a tenere il capo chino e la schiena ricurva.

«Esatto»

rispose George all'espressione sorpresa della Serpeverde.

«Non ci credo che la McGranitt vi ha cacciati» ribatté lei «Ci tiene al Quidditch e voi siete fortissimi come battitori!»

«Non la McGranitt»

«Qualcun'altro»

Non che bisogno che aggiungessero altro.

«Viscida rospa!» esclamò Ive «Anche Harry?»

i due annuirono.

«Già» disse Fred «Tutto per colpa di quello»

 «schifoso nano biondino» terminò George per lui «Oh scusa»

aggiunse vedendo l'espressione di Ive.

«Che ci facevate qua fuori?»

Chiese poi la ragazza.

«Oh volevamo fare uno scherzo al caro Ronnino Prefettino»

spiegò Fred

«Palle di neva dalla finestra»

terminò George indicando una finestra della Torre di Grifondoro. Questa cosa che si completavano le frasi aveva sempre irritato Ive ma adesso sembrava essere più sopportabile. I due fecero levitare alcune palle di neve che si erano preparati poco più in là finche non raggiunsero quella finestra. Si scambiarono un ghigno e subito dopo scagliarono la prima palla. Sentirono le imprecazioni di Ron anche da lì, prima che lui di affacciasse.

«Sono un Prefetto e e se una altra palla di neve arriva da questa finestra... AHIA!»

Ive scoppiò a ridere quando un'altra palla di neve lo scolpì.

«Andiamo Ron!» esclamò «Sembri quasi tu fratello Percy! "Lestrange la prossima volta che scagli una Fattura Pruditutto sulla mia divisa..."»

«Tu hai scagliato una Fattura Pruditutto a Percy?»

la interruppero i due gemelli sorpresi.

«Si, al terzo anno» annuì lei «Mi aveva tolto venti punti perché ero in giro di notte così sono andata nella Lavanderia del castello e ho lanciato la fattura su tutti gli abiti con il suo nome. Dovevate vederlo si contorceva tantissimo tipo così»

Cominciò a imitare Percy e per sbaglio inciampò su un ramoscello. Cadde a terra, sulla neve fresca, con gli occhi abbagliati dal lieve sole che splendeva quella domenica mattina. Era una sensazione favolosa. Quasi non si accorse che i due gemelli si erano stesi accanto a lei fino a che uno dei due non parlò.

«Bella Hogwarts vista così»

La Serpeverde annuì.

«Sembra quasi che tutto ciò che c'è fuori non esista»

aggiunse l'altro gemello.

«Già» annuì lei «È quasi come se Voldemort non ci fosse, come se fossimo tornati a due anni fa quando tutto era ancora tranquillo»

...

Con l'avvicinarsi del Natale Hogwarts diventava sempre più bianca e gli studenti sempre più emozionati e impazienti che cominciassero le vacanze. I prefetti aiutavano con le decorazioni per il castello e gli altri preparativi mentre la maggior parte di quelli del settimo e del quinto anno era sommersa dai compiti in vista di G.U.F.O.  e M.A.G.O. La Umbridge aveva messo in verifica anche Hagrid oltre alla professoressa di Divinazione. Harry, Ron Hermione e Neville le avevano raccontato di tutte le domande che aveva fatto durante la lezione che i Grifondoro avevano in comune con i Serpeverde. E di certo le risposte di Draco e Pansy non avevano aiutato. Ive non aveva un rapporto così stretto con il Mezzogigante, come lo avevano i tre Grifondoro, ma le sarebbe comunque dispiaciuto se fosse stato cacciato, anche perché sarebbe stato un simbolo della presa di potere della rospa rosa.

||Ive Lestrange, The Nightmare's Mystery (l'Ordine della Fenice)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora