Capitolo 1:Il Cielo

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Il cielo non era mai così chiaro come a quell'ora. L'azzurro delicato della luce mattutina si confondeva con i filamenti rosei di quel che restava di una lunga notte, che Ive aveva passato insonne. Ive ormai dormiva pochissimo, tra le riunioni dell'ordine che spesso finivano tardi e il suo cervello che la svegliava prima che il sole sorgesse. Ormai quasi ogni mattina si ritrovava seduta sotto  la finestra della camera che le era stata assegnata a fissare quella stradina di Londra illuminata dagli squarci dei raggi solari. 

Il numero 12 di Grimmauld Place era un posto tranquillo, se non si contavano le urla di Molly Weasley quando si arrabbiava con i figli. La donna infatti teneva impegnati i ragazzi con le pulizie. La casa in cui alloggiavano era la vecchia dimora dei genitori di Sirius abbandonata da quando loro erano morti e lui era in prigione. Sirius l'aveva offerta come Quartier Generale per l'Ordine della Fenice. Ive fortunatamente era esentata dalle pulizie perché nessuno, a parte Sirius, gradiva particolarmente la sua compagnia, ma pensava che Sirius avrebbe potuto gradire la compagnia di chiunque dopo un anno passato a girovagare sotto forma di cane. Di chiunque tranne che del vecchio elfo domestico della famiglia Black, Kreacher. 

Oltre a Sirius c'era qualcun altro che le rivolgeva la parola, per esempio quello che quasi due anni prima era stato il suo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, Remus Lupin, oppure l'Auror Kingsley Shacklebolt e Nymphadora Tonks, (che tra l'altro aveva scoperto essere sua cugina, figlia della zia Andromeda). Ma purtroppo tutti loro non alloggiavano a Grimmauld Place, ci andavano solo per partecipare alle riunioni dell'Ordine.

 Per il resto i Weasley evitavano di avere contatti con lei, certo dai Gemelli da Ronald e da Ginny se l'era aspettato ma non dai loro genitori. Non credeva di stare molto simpatica alla Signora Weasley, di solito quando Ive faceva un intervento in una discussione se ne stava zitta, quasi fosse turbata dalla voce della Serpeverde. Il Signor Weasley invece ridacchiava alle sue battute, ma non come se lo facessero veramente  ridere ma come se avesse paura che Ive avrebbe potuto ucciderlo in caso non avesse riso. L'unico dei Weasley con cui di tanto in tanto scambiava qualche parola era Bill, il maggiore, ma neanche lui passava troppo tempo a Grimmauld Place a casa del suo lavoro alla Gringott, la banca de maghi.

Perciò le rimaneva solo Sirius, non che la cosa le dispiacesse, Sirius le raccontava sempre episodi di quando lui e gli altri Malandrini popolavano Hogwarts. 

Quanto all'Ordine, era diverso da come Ive aveva pensato che fosse. Nei due giorni che separavano la fine della scuola dal suo diciassettesimo compleanno (nei quali era dovuta rimanere chiusa a Villa Malfoy) si era immaginata migliaia di scontri con i Mangiamorte, piani segreti, missioni e tutte quelle cose che caratterizzano una guerra. Invece era tutto molto più tranquillo. C'erano Arthur Weasley, Tonks (Ive aveva scoperto che alla cugina non piaceva essere chiamata per nome) e Kingsley che lavoravano al Ministero e facevano da spie, osservando attentamente in caso si verificassero eventi strani. E Kingsley in particolare era il responsabile della caccia a Sirius perciò faceva credere al Ministero che Sirius fosse in Tibet. 

Poi c'era chi come Ive o Remus che aveva un piccolo lavoro a Diagon Alley o ad Hogsmeade. La Serpeverde aveva trovato un posto come commessa in una bottega di antichi manufatti magici accanto alla gelateria di Florian Fortebraccio, uno di quei negozietti marroni e polverosi con scaffali pieni di libri dalle rilegature ormai strappate, calderoni arrugginiti e gioielli che sarebbero potuti risalire all'epoca in cui le streghe e i maghi venivano ancora perseguitati. Da lì cercavano di convincere più persone possibili che Voldemort era tornato, anche se non era così semplice visto che Remus era un Lupo Mannaro e la gente non si fidava e Ive era una ragazzini che non aveva nemmeno finito la scuola.

Molly passava gran parte del tempo in casa, a preparare i pasti e a rendere quelle vecchie stanze ammuffite più abitabili. A Sirius invece era vietato uscire, anche sotto forma di cane. Ive pensò che probabilmente anche lei si sarebbe lamentata come Sirius se fosse stata costretta a starsene sempre in casa senza fare niente, potendo solo aiutare con le pulizie di tanto in tanto...

La Serpeverde appoggiò la guancia sul palmo della mano, fissando una signora piuttosto anziana che passeggiava con il suo gatto grigio. Vedeva spesso quella signora, anche ad orari del tutto improbabili. Però le piaceva, le ricordava la Margaret, la nonna di Edward. Anche se in realtà Ive non faceva tutta questa fatica a ricordarsela dato che, contro tutti gli schemi, era anche lei nell'Ordine. Se l'era ritrovata davanti quando, in compagnia di Kingsley, aveva raggiunto per la prima volta l'Ordine. Le aveva fatto piacere che ci fosse qualcuno che non la considerava... cattiva, anche se la Signora Smith era piuttosto impuntata sull'idea che Ive dovesse per forza festeggiare il suo compleanno. Da una parte, aveva ragione, era il suo diciassettesimo compleanno. Però Ive non se la sentiva di festeggiarlo.

Solo quattro giorni prima Cedric... non ce la faceva a festeggiare sapendo che lui non poteva esserci. Non ce la faceva se ripensava al suo corpo steso senza vita sul prato scuro del cimitero. Non ce la faceva se pensava alla cosa terribile che aveva fatto. Non ce la faceva se ripensava al suo compleanno precedente, alla festa, se ripensava a quell'attimo euforico in cui aveva visto Cedric entrare dal cancelletto scuro che separava la casa di Margaret dal giardino. Lui l'aveva trattenuta qualche minuto nel cortile, di fianco ad un vaso di rose nere, e le aveva dato il suo regalo. Era quel braccialetto che cambiava colore dal rosso al viola a seconda di quello che pensava di chi aveva di fronte. Più era vicino a rosso più in pensieri erano positivi, più era vicino al viola più erano negativi. E non appena il ragazzo lo aveva messo al suo polso, quello era diventato scarlatto.

Era proprio quello il braccialetto che stringeva in mano in quel momento mentre il Sole da pochi raggi diventava sempre più luminoso e il cielo sempre più azzurro regnava sul silenzio della mattina.

----------------------------------------------------------------------Hola a tutti!

Inizia una nuova avventura per Ive nell'Ordine della Fenice!

Questo primo capitolo era un po' di introduzione per far capire la situazione di Ive ed è ambientato circa una settimana dopo che Ive è a Grimmauld Place.

Fatemi sapere se vi piace con un commento o una stellina!

Vi anticipo che il prossimo capitolo sarà composto da flashback su ciò che è successo nei giorni prima del compleanno di Ive.

bye

_silvia

||Ive Lestrange, The Nightmare's Mystery (l'Ordine della Fenice)||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora