Capitolo 28

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Ritornai a casa, buttai lo zaino in un angolo..
Perché l'aveva fatto?
Salii le scale, presi una borsa e ci buttai dentro l'agenda dove scrivevo, l'acqua e del cibo, e i fazzoletti..
Presi quel bus che tanto temevo di prendere la prima volta e andai sotto casa di Federico, dove mi misi seduta sul mio muricciolo, la finestra della sua camera era aperta.. ma non c'era nessuno.
Non mi faceva più paura.
Non avevo più la paranoia di vederlo e non mi domandavo più se salutarlo o no, se sorridergli o no..
Aprì la borsa e cominciai a scrivere..
Sbucò Alan

''Ciao Alan'' alzai la mano
Si sedette accanto a me

''Jessica, sei stata forte''
''Grazie'' gli sorrisi

''Che hai scritto?'' e mi fece cenno sull'agenda
Alzai lo sguardo verso la finestra della sua camera

'' "Succederà,o forse sta già accadendo,che passerai.
Si,perché ormai quando la mattina mi alzo,in testa non ho te;sono la solita mezza rimbambita che non si ricorda neanche come si chiama.
Perché quando mi arriva un messaggio,non spero sia tu e perché un tuo messaggio ,una tua chiamata, neanche l'aspetto più.
Perché il tempo passa,i tratti del tuo viso sbiadiscono e non ricordo più così chiaramente la tonalità della tua voce.
Perché prima mancavi,mancavi tutto il giorno e adesso ,adesso no.
Adesso,qualche volta,dopo le 2.00 sento una leggera malinconia ,ma sappiamo entrambi che la notte siamo tutti un pò più deboli,che sono più debole.
E succederà,che ti vedrò nuovamente e non rischierò più l'infarto e le gambe non tremeranno.
Succederà che qualcuno prenderà il tuo posto e che il mio umore non dipenderà più da te.
Succederà che sorriderò ad altre battute,che annegherò dentro altri occhi,che stringerò altre mani e morderò altre labbra.

Succederà che guarderò in silenzio qualcuno che non sei tu,arrossirò per altre carezze,per complimenti che non saranno i tuoi.
Succederà che a notte fonda,manderò stupide note vocali a lui e la conversazione con te andrà a finire in basso,dove non potrò più vederla e me ne dimenticherò.
E scomparirò in un altro abbraccio,mi drogherò di un altro profumo e tremerò per altri baci.
Succederà che il tempo passa e tu passerai insieme a lui."

Fini di leggere e sentii la lacrima che mi attraversava il viso

''Andiamo'' Disse
Annui

Ci incamminammo verso la fermata del bus, sperando che passasse presto
una volta saliti mi disse
''Dove devi andare?''
''Da Mattia''
Sul suo viso si formò un sorriso
''Andiamo'' Sospirò

Quei 25 minuti che ci dividevano erano interminabili si trasformavano in 40 grazie alle varie fermate del bus, mi tormentavo le mani, cercando di farmi carina, avrei visto Mattia di li a poco e neanche l'avevo avvertito..

Scendemmo dal bus, e ci mettemmo seduti nel punto dove stavamo aspettando Federico l'altra volta, presi il cellulare e chiamai Mattia..

Jessica. Matti stai a casa?

Mattia: Si, è successo qualcosa?

Jessica. No niente di grave mi andava di vederti, potresti scendere sono qui sotto?''

Mattia: Sono appena uscito dalla doccia se mi dai 10 minuti si, vuoi salire intanto?

Jessica: No no ti aspetto giù

''Sai Jessica'' mi disse Alan
''Ti devo spiegare alcune cose''

Non mi lasciò dire niente

''Mi chiamo Alan, ma mi chiamano anche Angelo, vedi piccola, ti ricordi quella volta che l'infermiera non mi ha visto e tu gli hai detto che era un imbecille, o quando mi sei venuta a salutare quando c'era Marta e io ti ho cacciato?''

''Oh siii'' risi

''Solo tu mi vedi''

''Mi stai dicendo che sono pazza e che sei solamente frutto della mia fantasia?''

''No ahahahaha tutti gli essere umani in questo mondo, hanno un Angelo che li protegge, per alcuni arriva e per tanti altri no, arriva nel momento del bisogno, so tutti i nomi tutte le situazioni che ti sono capitate perché io ti sto vicino e ci sono sempre stato anche quando eri una nana così'' e mi fece vedere l'altezza

sorrisi

''Non che adesso non lo sei''

''Hai voglia di fare il simpatico adesso?'' dissi seria, odiavo quando mi dicevano che ero una nana perché mi ricordava Federico

''So cosa ti riserva il futuro''

''E cosa mi riserva?'' dissi sarcastica

''Non posso dirtelo Jessica, però posso dirti di stare attenta, di fare sempre le scelte giuste e di essere responsabile di tutte le azioni che farai'' Si alzò e si incammino verso una meta sconosciuta

''Che fai? Te ne vai?'' Gridai

''Penso che adesso saprai cavartela benissimo da sola'' mi fece l'occhiolino

''E Se ho bisogno di te? Se devo farti delle domande?''

''Tu guarda in alto''

Corsi ad abbracciarlo ''Addio'' Sussurai

''Addio è per sempre''
Sapevo che si riferiva alla litigata con Monica

e Sparì.. Alzai gli occhi al cielo e dissi ''Grazie Alan, senza di te non ce l'avrei fatta, ti ricorderò per sempre''

Volevo essere salvata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora