Capitolo 31

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La mattina, quando mi alzai, vicino a me non c'era nessuno, mi rigirai nel letto cercando di addormentarmi, ma una figura vicino a me, mi comincio a baciare dalla guancia fino al collo, sentivo il suo respiro caldo su di me.
''Buongiorno'' mi sussurrò
Mi rigirai
''Buongiorno un cazzo, ho sonno'' E mi coprii con le coperte

''Simona tra 30 minuti è qui''

''Cosa?'' Urlai e mi alzai immediatamente
Mattia comincio a ridere
''Sapevo che ti saresti alzata tieni''
E mi porse un vassoio con un cornetto con la Nutella e cappuccino
''Mattia, sai che con i cornetti alla Nutella ci si ingrassa, fammi ingrassare un altro po' e non entro neanche più dalla porta ''

''Ma smettila '' disse
Presi il cornetto lo spezzai e immediatamente mi ricordai la colazione che mi aveva offerto quando ero andata a casa di Federico, cercai di scacciare quei pensieri dalla mia testa..

''Certo, se cominciamo così, mi vizi bene, verrò a dormire da te tutti i giorni''

''Mh per me sarebbe una buona idea''
Gli tirai un cuscino..
Sulla soglia apparse Patrizia, bussò prima di entrare
''Buongiorno Jessica, ti metto qui i tuoi panni, ieri te l'ho lavati te li puoi rimettere oggi tranquillamente'' e li appoggiò delicatamente sulla sedia

''Patrizia, non dovevi davvero, avevo il cambio''

''Anche perché oggi esce senza me, e di certo non si mette i legghins'' disse Mattia
Se gli sguardi avessero potere, lui era già morto..

''A pranzo stai con noi?'' Disse Patrizia

''Si, si devo uscire con Simona, ma a pranzo sto qui'' alzai la mano in segno di approvazione
Uscì dalla porta e la chiuse.
Mattia mi spinse sul letto per farmi sdraiare e mi comincio a fare il solletico
''Dai Mattia, così vomiterò tutto''
Mi comincio a baciare furiosamente, poi delicatamente cercando la mia lingua..
''Dai fammi andare a preparare, sennò faccio veramente tardi''
Mi alzai dal letto, prendendo dalla mia borsa i vestiti, in meno di 15 minuti ero già lavata e vestita, mi stavo cominciando a passare la piastra, quando due mani mi afferrarono da dietro mi strinsero più forte e mi cominciò a baciare le clavicole..

''Vuoi che ti brucio?'' Dissi scherzando

''Non mi dispiacerebbe'' disse continuando a baciarmi.
Suonarono il campanello ed era simona
''Ecco neanche la piastra mi hai fatto passare'' dissi offesa

''L'ho fatto apposta'' disse fiero..
Uscì dalla camera, presi la borsa, salutai Patrizia, lasciai un bacio sulle labbra a Mattia e andai giù..
Trovai Simona fuori dalla macchina, con una coda fatta perfettamente, nei suoi capelli lunghi biondi, gli occhiali da sole, e una busta di Mc nelle mani..
Entrai in macchina e disse
''Ok, ti ho fatto una sorpresa, Mc , dai non puoi dirmi che non ti piace il McDonald's''

''No, no mi piace'' dissi sorpresa

''Tieni''
Mi passò due panini e le patatine

''Simona, ma sono solamente le 10 di mattina''

''Jessica, ci dobbiamo tenere in forma su, andiamo a fare shopping''

''Per pranzo devo stare a casa''

''Aaaaah cominciano gli orari di Mattia'' sbuffò
Risi..
Mise la musica ad alto volume, tutti si giravano a guardarci, e lei che cantava a squarciagola non migliorava le cose..

La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta

Parcheggiò in un parcheggio spazioso, molto grande di un centro commerciale che non c'ero andata spesso..Abbassò la musica e cominciammo ad afferrare i nostri panini..

Volevo essere salvata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora