Capitolo 19

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I giorni passavano, c'era gente che entrava e gente che usciva ma nessuno, nessuno, mi mandava un messaggio, mi faceva compagnia, finalmente mi facevano alzare, 1 ora al giorno ma mi bastava, stavo bene, tranne per qualche volta che mi prendeva qualche crisi di pianto.

Bussarono alla porta
''Avanti'' dissi
''Ciao Jessica '' gridò
Era Marta.
''Ciao '' sorrisi
'' Jessica, proprio 5 minuti sono venuta a trovarti, non puoi capire quanto sto in pensiero, c'è mio fratello giù, lo posso far salire''
Il fratello di Jessica era troppo, troppo, troppo bello, l'avevo visto una volta di sfuggita quando l'aveva accompagnata a casa mia, aveva 19 anni e si chiamava Mattia..

''Oh no Marta, sappi che non mi farò vedere in queste condizioni''

'' Jessica, mio fratello mi ha costretto a venirti a trovare, mi ha detto VAI A TROVARE JESSICA''

Risi, parlammo per un po' e poi uscì..

Entro il dottore
''Dottore, posso uscire?''
''Jessica si, oggi ti faremo uscire, ma dovrai stare al riposo per un po', prepara la valigia''

Arrivata a casa mi era mancata la mia stanza, la mia bella finestra con il mio bel punto fisso.
Passarono poco più di 20 giorni io ero sempre in casa, ormai non c'è la facevo più..
Volevo uscire, anche solo per andare a scuola, alcune volte veniva Marta, e faceva i compiti con me.. Giusto per non rimanere indietro con il programma.
Le crisi di pianto erano finite, ma ero anche sotto effetto di medicinali.
Non stavo bene, ma andavo avanti..

Quando ritornai a scuola, non guardai neanche in faccia Siria, non mi aveva mandato nessun messaggio, niente.
E sapeva che la colpa era sua, ma a quanto pare non gli interessava niente.
Mi sedetti
Si girò e mi disse ''Jessica, sai per caso quanto costa il bowling?''
Mi girai con le lacrime sul viso, stavo facendo uno sforzo enorme per non piangere
''Siria, mi chiedi a me quanto costa il bowling ? Come se non sapessi che Federico amava andare a giocare al bowling, sai che c'è? Mi fai schifo, e forse se diventassi un po' più matura Alessandro ti noterà''
Mi alzai e me ne andai.
Chiamai mia mamma
''Mamma ti prego mi puoi venire a prendere?'' Singhiozzando dissi
Ero uscita dall'ospedale solo da 1 mese non volevo riandare cercai di calmarmi, entrai in classe preparai la borsa
''Scusi prof, esco , arrivederci''
Mia madre venne , sali in macchina
''Jessica, non puoi continuare così''
Mi limitavo a guardare fuori dal finestrino
Pranzai e mi sedetti sul divano
Mi arrivò una chiamata di Monica

''pronto?'' Dissi
'' Preparati, ti sto venendo a prendere, oggi Federico e Siria escono, andiamo a rovinargli l'appuntamento''

E allora lì non mi preoccupai se uscii struccata e con i capelli da schifo, non mi interessava niente, ero distrutta, combattevo una battaglia contro il mondo che non aveva fine..
Uscii fuori e poco dopo arrivò.. Salii in macchina ''Anna ci sta aspettando giù'' disse
Annui
Dentro di me dissi ''ok Jessica, niente scherzi, ne crisi di pianto, ne svenimenti, ne niente''
Arrivammo li ..
Trovai Anna che neanche un ciao mi disse
Ma decisi di non dargli peso
'' ok ragazze pensiamo a dove potrebbero essere andati'' dissi

''L'abbiamo detto anche quando cercavamo te ma non vi abbiamo trovato'' disse Monica

''Chiamiamoli '' dissi

Poco dopo eravamo al telefono con Federico, risentire la sua voce era una strana sensazione, ormai non me la ricordavo più..

Monica ''Federico dove siete?''
Federico: ''al mare''
Monica '' bene così non ci incontriamo''
Federico ''dopo usciamo?''

Sapevo che non era rivolto a me, perché io non facevo più parte del gruppo..
Andammo verso il mare ma non li trovammo
Mi girai verso loro
''Come potevo non pensarci? Siria deve stare a casa alle 17:30 sono le 17:00, Federico parcheggia alla stazione''
Cominciai a correre
Ma inutilmente perché erano già partiti..

Volevo essere salvata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora