Quando arrivammo, casa mi era mancata.
Era come rivivere un flashback i miei erano ricordi belli, ma anche brutti, esperienze che nel corso del tempo mi avevano segnato..
Vidi che era tutto uguale a come l'avevamo lasciato, il letto con la trapunta arancione, l'angolo ''Jessica e Monica ai primi appuntamenti'' le scale per andare in un giardino che non avevamo mai visto..
Le cose erano uguali, ero io che ero cambiata.
Quel posto gli ultimi tempi mi era piaciuto poco e niente, gente che mi prendeva in giro, che mi abbassava l'autostima più di quanto non era abbassata, diciamo che Roma, è stato sempre in conflitto con me, nonostante li ho passato i giorni migliori dei miei inutili 16 anni.
Entrai e mi buttai sul letto, dove Giuseppe continuava a parlarci ininterrottamente dei suoi sviluppi sulle ragazze, avevo sentito quelle storie milioni di volte, ma erano sempre le stesse, lui si affezionava e loro gli spezzavano il cuore, ma a quanto pare aveva trovato quella giusta..
Cominciammo a mettere i preparativi della festa, la musica troppo alta, le luci effetto discoteca.
Io Monica e Anna, non eravamo mai state a delle feste, eravamo le 3 classiche ragazze, non abbastanza per la società, e quindi ci siamo trovate, senza amici.
Ne parlavamo sempre negli ultimi tempi, ci mancava un gruppo dove chiacchierare, ridere, fumare, bere.. Fare l'adolescenti.
Ma noi eravamo solo carine, non belle, carine.
E questo influiva molto sui nostri rapporti sociali.
Volevamo goderci quella serata, ma alla fine è finita che siamo state in un angolino, a parlare dei vestitini mini delle altre ragazze, mentre noi eravamo in maglietta e jeans..
Decidemmo di alzarci e fare due passi, Roma era vuota, nelle strade non passava nessuna macchina, nessun rumore, nessuna persona in giro.
Le uniche tre cretine a passeggiare, e a ridere quando ci stava solo da piangere .
Noi eravamo così, le cose negative le trasformavano in positive, quando una piangeva, l'altra faceva di tutto per farla ridere.
Noi eravamo la cosa più bella che ci potesse essere.
Io le amavo come si amano le piccole cose, come si ama un 6 a matematica, come si ama il mare d'inverno, come si amano le felpe,come si ama il primo giorno di vacanza dopo mesi di lavoro, io le amavo come si ama l'estate in pieno inverno.
Rientrammo e vedo Matteo avvicinarsi
''siete tornate?''
''Matteo, si ritorna sempre dove si è stati bene, comunque no.. È solo per questa notte''
''Dormite qui?'' Replicò
''Eggià..''
'' Vado a dire a zia che dormo anche io con voi''
''No aspett..''
Troppo tardi.
Matteo era così, aveva 13 anni, era invadente, con l'idea che avere 13 anni significasse ''migliori anni della mia vita e quindi devo vivermeli nei migliori di modi'' a ciò equivaleva ''farmela una al giorno''
Quella sera era inevitabile, non dormimmo...
Ero capitata in una stanza con un letto matrimoniale , dove ero schiacciata da Matteo, Carlo e Gianluca.
Invidiavo tanto ma tanto Monica dove era di fronte a me schiacciata da Anna e Giuseppe.
Non riuscimmo a chiudere occhio nemmeno per un secondo, e alla fine finimmo per andare Carlo e Monica , Anna Giuseppe, Io e Matteo.
L'unico che se la scampava sempre era Gianluca.
Ma il passato si lascia alle spalle era una storia vecchia, troppo, ma amo ammettere, che è stato il primo ragazzo, che ho Amato con la A maiuscola.
Il mio primo amore.
Aggiungerei anche a distanza..
La mattina mi alzai dal letto con una nausea incredibile, avevo voglia di lavarmi, sistemarmi e ANDARE A CASA.
Ma purtroppo Matteo mi stava con il fiato sul collo, quindi mi lavai con lui, mi vestii con lui, mi sistemai insieme a lui.
Neanche fosse mio ragazzo.
Andai fuori erano le 5:30 e faceva un freddo cane.
Non avevo dormito tutta la notte, e dire che assomigliavo a un mostro è un complimento.
Chiamai il padre di Monica
''Pronto ascolta Monica e Anna ancora dormono a che ora vieni?''SPAZIO A ME.
Spero tanto che la storia vi piaccia, e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate..
Premessa: PURTROPPO NON TUTTE LE COSE DI QUESTA STORIA SONO FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE
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Volevo essere salvata.
RomanceJessica, ha 16 anni ed è la protagonista della storia. Jessica ama divertirsi stare con le sue migliori amiche e passare del tempo con loro. Jessica vive con la costante paura di sprecare la sua vita. Jessica è felice ma non si accorge delle cose...