Hogwarts, 3 luglio 1998
Severus Piton
Severus ci aveva messo molto ad addormentarsi la sera prima e, quando c'era riuscito, gli incubi lo avevano assalito.
All'inizio rivisse solamente la sua prima Rivendicazione, quando Black lo aveva trascinato al Ministero, ma poi si aggiunsero vecchie scene della sua vita, che sembravano essersi mischiate tutte insieme solo per tormentarlo, e in ognuna di esse un Alpha lo trattava come spazzatura, umiliandolo, fottendolo, giocando con lui come se fosse solo una bambola senza sentimenti.
Sapeva chi erano: Black, Travers, Nott, il Signore Oscuro... ma tutti avevano il volto di Potter e, in tutto il sogno, Severus non riusciva a fare altro che strisciare a terra, sul pavimento del Ministero, abbattuto dall'odore penetrante degli Alpha, supplicando perché quegli uomini gli facessero tutto quello che volevano, incapace di opporsi, davanti agli impassibili impiegati che erano lì per garantire che lui firmasse la Lista prima, e la Rivendicazione poi.
Così si svegliò di malumore, ombroso e pieno di rabbia, e il gufo che ricevette durante la colazione non migliorò le sue prospettive per la giornata:
Piton,
Vorrei parlarti.
Pensavo di passare alla scuola oggi, se per te va bene.
Harry Potter
Ovviamente Potter voleva parlargli... Severus si vide mentalmente costretto a soddisfare il moccioso davanti ai professori, che in quel momento erano seduti con lui al tavolo della colazione e, anche se sapeva che era uno scenario improbabile, pensò che almeno, se fosse successo, Minerva avrebbe finalmente capito di essere in torto, sul suo pupillo.
A parte le sue paranoie, Severus non s'illudeva di avere voce in capitolo su quello che Potter gli avrebbe detto.
Lui avrebbe semplicemente dovuto accettare le cose e abbassare la testa: era quello che ogni Alpha si aspettava da un Omega.
Passò il foglietto a Minerva, che lo stava osservando cupa, e la Preside, dopo averlo letto, sorrise incoraggiante e gli sussurrò piano:
"Oh, sono certa che andrà bene. Non mi sarei aspettata che Harry ti Rivendicasse, ma immagino che probabilmente lo abbia fatto per evitarti problemi di altro genere. E' il genere di ragazzo che farebbe una cosa simile, dopotutto."
Severus avrebbe voluto urlarle in faccia che il suo beniamino non era affatto un ragazzo, ma un Alpha uguale a tutti gli altri, o forse peggiore, ma si tenne il pensiero per sé e annuì, prima di lasciare la tavola.
Severus passò la giornata in un brutto stato di agitazione.
Sentiva a tratti il suo stomaco contrarsi e, solo per tenersi occupato, si buttò con foga negli incantesimi necessari alle riparazioni della scuola.
Hogwarts era un vecchio edificio, le cui pietre avevano assorbito ogni genere di magia per lungo tempo, così anche i pavimenti e i muri dovevano essere restaurati con potenti incantesimi che non facessero crollare le parti nuove, troppo vicine a quelle vecchie e potenti.
Era un lavoro d'incanto attento e meticoloso, che necessitava concentrazione, così fu una buona distrazione.
Era in piedi su un ponteggio e stava lavorando sulle vetrate della Sala Grande quando vide Potter, mani in tasca e andatura disinvolta, salire il viale che portava alla scuola.
Si congedò immediatamente, preferendo limitare le sue interazioni con il moccioso ai suoi appartamenti, piuttosto che essere visto in evidente difficoltà dai suoi colleghi.
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Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)
FanfictionNel Mondo Magico gli Omega sono un argomento tabù. Nessuno ne parla e, a parte i purosangue, quasi nessuno sa nemmeno della loro esistenza. La Legge magica dice che sono esseri meno che umani, che gli Alpha possono Rivendicare e Legare a sé, usandol...