20 - Sei il mio amore

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Hogwarts, 28 novembre 1998

Harry Potter


Harry arrivò a colazione deciso a finire in fretta, ansioso di andare a Hogsmeade con Severus.

Anche se era il loro secondo appuntamento, lui era agitato come la prima volta.

Neville lo guardò per un attimo, prima di commentare:

"Harry, stai per strozzarti. Rallenta!"
Harry deglutì un boccone troppo grosso, poi sorrise all'amico a tutti denti:

"Sì, scusa. Appuntamento! Se tardo di un minuto, me la farà pagare per tutto il giorno!"
Dean e Seamus, che erano seduti davanti a loro, si girarono a fissarlo, e poi Finnigan chiese acido:

"Non andrai di nuovo a Hogsmeade con Piton, vero?"
Harry lo guardò male:

"Con chi altri dovrei andarci? Io sto con lui, se non lo hai ancora capito."

Non lo aveva mai detto, così apertamente e di fronte ai compagni, ma gli era uscito spontaneo, in quel momento. Al tavolo, in diversi lo fissarono male e Dean commentò:

"E non ti fa schifo?"

Harry sentì la rabbia salire, ma era ancora sotto controllo e rispose con calma:

"E perché dovrebbe? Se mi facesse schifo, non ci uscirei, no?"

Il compagno insistette:

"Perché è un maschio, per esempio, e sono abbastanza certo che non sia particolarmente bello nemmeno come uomo!"

Harry non vedeva Severus come un uomo da anni. Era un Omega, il suo Omega, e il suo aspetto... a Harry piaceva da talmente tanto tempo che non si era più domandato se fosse obiettivamente bello, o se fosse il suo odore a renderlo così irresistibile.

Scrollò le spalle.

"Sono gusti, immagino."

Seamus però si aggregò, spalleggiando l'amico:

"Sì, be', non siamo gli unici a pensare che sia... strano. Granger nemmeno ti parla più, da quando esci con lui!"

Harry rimase incerto per un attimo ma Hermione, qualche posto più in là, sollevò la testa e disse a voce alta, indignata:

"I motivi del litigio, tra me e Harry, non sono fatti vostri, ma di sicuro non è per quello che credete voi, e vi conviene non impicciarvi."
Dean e Seamus parvero almeno contriti, e Harry approfittò del momento per alzarsi.

"Vado a sentire se Draco vuole raggiungerci, dopo, e poi vado. Ci vediamo a Hogsmeade?" Chiese Harry a Neville, che boccheggiò prima di rispondere.

"Err... no. Io... scusami ma Piton continua a mettermi a disagio e poi... ho anch'io un appuntamento, quindi..."

Harry lo fissò a bocca aperta.

Neville era sempre riservato, e lui non si era accorto che stesse uscendo con qualcuno, così disse:

"Dopo mi racconti, va bene?"

Il compagno ci pensò un attimo e poi disse:

"Sì, dopo. Forse." E arrossì vivacemente sulle gote, riabbassando la testa sul piatto.

Harry attraversò la Sala Grande e si diresse verso il tavolo dei Serpeverde.

Sentì su di sé molti sguardi poco amichevoli ma li ignorò in favore di Draco, che esordì allegro:

"Non dirmelo. Vai a Hogsmeade con Severus."

Harry annuì, con un sorriso radioso, e disse:

"Ti va di raggiungerci e bere qualcosa insieme, dopo?"

Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora