05 - Una gravidanza dura nove mesi

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Grimmauld Place, 16 luglio 1998

Severus Piton


Quando gli ormoni glielo permettevano, Severus si concedeva di esplorare quello che stava succedendo.

Potter era un Alpha sfrenato e possessivo, e lo era diventato sempre di più, a mano a mano che i giorni si susseguivano.

Era costantemente presente, e Severus non riusciva a ricordare un singolo momento in cui si fosse allontanato dalla casa, dal letto, da lui.

Severus ebbe un fugace ricordo di quando doloroso potesse essere passare un calore senza un Alpha, e sospirò di sollievo per il fatto che Potter fosse rimasto sempre lì.

L'Alpha aveva continuato ad annodarlo, ogni volta che Severus aveva smaniato per averlo dentro di sé, e non si era mai negato, neanche per pochi minuti.

Merlino, non aveva nemmeno idea di quanto tempo fosse passato.

Oltre a tutte le altre stranezze, quella che lo lasciava più sconvolto, era il Legame.

Era sempre stato solo un peso nel suo petto.

Come un sasso, un macigno straziante che lo rendeva sempre dolorosamente cosciente di appartenere al Signore Oscuro.

Il Legame con Potter era del tutto diverso.

Non era esattamente doloroso, ma tirava. Merlino, tirava come se una coppia di Thestral fosse agganciata al suo petto.

In tutti quegli anni lui non aveva mai sentito nessuno stato d'animo arrivargli attraverso il Legame con il Signore Oscuro, anche se invece sapeva perfettamente che il suo Alpha percepiva nitidamente le sue emozioni.

Non aveva nemmeno mai sospettato che un Legame potesse essere a doppio senso, aveva semplicemente creduto che non funzionasse così.

Era il modo in cui gli Alpha controllavano i propri Omega, e non certo il contrario, dopotutto.

Adesso si rese conto che probabilmente il Signore Oscuro era stato in grado di occludere anche quella parte di sé, perché con Potter, invece, il Legame era frenetico e lui sentiva, continuamente, i sentimenti in tumulto dell'Alpha.

Potter passava da uno stato d'animo all'altro all'improvviso, senza dargli nemmeno il tempo di registrare quello che stava succedendo, semplicemente lasciandolo frastornato.

Ogni volta che tornava abbastanza cosciente, Severus doveva occludere la sua mente per cercare di riorganizzare i pensieri ed escludere le forti emozioni dell'Alpha.

Lo aveva appena fatto, e cominciava a sentirsi padrone di sé, quando il moccioso uscì dal bagno e, annusando l'aria, lo guardò e sorrise:

"Merlino, grazie. Un altro paio di giorni e sarei morto."

Si buttò sul letto al suo fianco e gli passò un braccio sul ventre ancora gonfio, dopo l'ultimo accoppiamento.

Severus aveva bisogno di alzarsi e andare in bagno, così scostò il braccio di mala grazia, e annusò a sua volta l'aria.

Il suo calore era finito.

Si mise a sedere con attenzione, sicuro che adesso, con i suoi ormoni di nuovo a un livello normale, avrebbe cominciato a sentire dolori praticamente ovunque.

"Che giorno è?" Chiese, alzandosi con cautela.

Sentì il moccioso ridacchiare.

"Sono passati undici giorni."

Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora