39 - Io sono un Alpha. Tu sei un Omega.

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Incrocio di Hogsmeade, un giorno di sole

Harry Potter


Harry sollevò gli occhi e vide Hogsmeade in lontananza.

La strada era polverosa e doveva essere passato da poco mezzogiorno perché i negozi sembravano chiusi per la pausa pranzo e non c'era in giro nessuno.

Non si sentivano nemmeno voci ma il ronzare degli insetti, nel campo fiorito ai lati della strada, era persistente.

Lui scosse la testa vagamente disorientato e si girò verso la direzione che lo avrebbe portato a casa.

A casa?

Perché non sono a casa?

Che cosa ci faccio qui?

Harry indossava ancora l'uniforme di Hogwarts e sentiva caldo.

Si stava asciugando il sudore dalla fronte quando senti qualcosa tirare il retro della sua tunica e si girò di scatto, convinto che Ron o Hermione volessero richiamare la sua attenzione.

"Ciao!" Disse solare la ragazza.

Era una studentessa di Corvonero, a giudicare dall'uniforme, ma Harry non la conosceva e rispose incerto:

"Ciao."

Lei sorrise e si sollevò sulla punta dei piedi, prima di ricadere sui talloni, facendo ondeggiare i lunghi capelli neri.

"Sei venuto a prendermi?"

Lui la guardò incerto.

La conosco?

Scavò nella sua memoria ma non gli venne in mente nulla:

"Ehm... no?"

Lei aggrottò la fronte e increspò le labbra, come se fosse offesa, poi gli girò le spalle.

Harry la scrutò incerto e dopo un attimo chiese:

"Scusami... ma non so chi sei. Ci conosciamo? Come ti chiami?"

Lei girò appena il viso verso di lui, da sopra la spalla, e Harry vide le lacrime ma fu solo per un istante perché lei si girò di nuovo, in fretta.

"Che cosa sei, un idiota?"

La voce della ragazza era tagliente ma la frase finì in un singhiozzo e Harry sentì una fitta di colpa.

Non voleva offenderla ma, davvero, non sapeva cosa fare e...

Perché sono qui? Non dovrebbe essere inverno?

"Scu... scusa. Non volevo offenderti."

La ragazza parlò senza girarsi:

"Ah no? A me sembrava di sì!" Poi si girò e Harry vide che si era asciugata le lacrime e adesso i suoi occhi erano furiosi.

"Hai detto che mi ami! Lo hai detto tu, imbecille, e adesso vorresti lasciarmi qui? Da sola?" La ragazza fece un passo avanti e cominciò a tempestare il petto di Harry di pugni, mentre ringhiava la sua rabbia:

"Sei un bastardo! Un coglione egoista e stupido! Non t'importa nulla di me? Che razza di persona fa una cosa del genere?"

Harry era frastornato.

Forse qualcuno mi ha dato dell'Amortentia ed io le ho detto... ma non mi ricordo!

"Scusa..." Disse Harry piano, cercando di usare le braccia per proteggersi dai colpi della ragazza.

Il premio del Mangiamorte (Snarry Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora