Il braccialetto

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Era incredibile come da quella sera in poi avessi sempre Peter sotto gli occhi, sembrava essere un tormento. Ma forse stavo dormendo? Non era possibile che questo ragazzo fosse sempre presente ovunque, eppure ora mi aveva anche vista nuda. Dopo essermi nascosta dietro il muretto mi coprii seno e interno coscia con le mani, come se lui potesse ancora vedermi.

"Giuro che non ho visto niente!" cominciò a dire in sua difesa l'inglesino, e mentre i due discutevano corsi verso le mie cose per cambiarmi. Quando sentii le loro voci avvicinarsi mi sedetti sulla panchina per indossare anche le scarpe e guardai i due ragazzi che erano a petto nudo innanzi a me. Sentii una strana sensazione cercare di prendere il sopravvento su di me, e cominciai a ripetere a me stessa di non abbassare lo sguardo, ma era più forte di me. Guardai Peter, per poi guardare l'asciugamano che gli copriva metà corpo e poi guardai subito altrove. Probabilmente lui lo aveva notato, Dominik no dato che era preso dal continuare a discutere - con il suo amichetto che pendeva tra le sue gambe in bella vista.

Peter aprì il suo armadietto dal quale cadde il suo zaino, e prima che potessi dargli una buona occhiata lo riprese per chiuderlo subito, come se dovesse nascondere qualcosa. Inarcai le sopracciglia di poco, cercando di guardare meglio cosa ci fosse lì all'interno, ma lui cercava di tenere al di fuori dalla nostra vista il contenuto, tintinnando un po'. In tutto questo, loro continuavano a discutere, ed io non prestavo affatto attenzione, soprattutto perché ora volevo sapere cosa nascondeva nella borsa. Poi vidi bianco innanzi a me, "Devo vestirmi!" mi urlò Peter per farmi tornare alla realtà, e mi resi conto che stavo guardando la sua asciugamano bianca. Alzai lo sguardo sul suo viso scuotendo leggermente la testa, poi deglutii e strinsi la mia borsa a me. "Si, me ne torno a casa," mi alzai e mi ritrovai a pochi centimetri di distanza da lui. Persi il fiato per un attimo, nell'esatto momento in cui i nostri sguardi si incrociarono, poi mi voltai di scatto, colpendolo in pieno viso con i miei capelli e mi diressi verso Dominik. Gli lasciai un bacio sulle labbra e poi uscii finalmente dalla camera.

Non tornai davvero a casa, io dovevo sapere cosa stesse nascondendo. Non sapevo perché davo così tanta importanza a quel ragazzo, ma lo facevo. Mi nascosi dietro una pianta in attesa di vedere Peter. Vidi il mio ragazzo uscire e recarsi alla sua macchina, dopo pochi minuti vidi anche Peter. Uscii fuori dal mio nascondiglio correndo verso di lui e poi gli afferrai il braccio sinistro per girarlo verso di me. "Finito di farti le seghe, Parker? Ci hai messo un po' di tempo per uscire," gli dissi stuzzicandolo, appena si voltò notai che si era spaventato. "Ma che cazzo, sei impazzita?!" urlò per poi togliermi la mano dal suo braccio infastidito. "Cos'è che nascondi lì?" chiesi indicando lo zaino che teneva sulle spalle, lui strinse un braccio dello zaino per poi fare spallucce. "Nulla!" ruotai gli occhi per poi avvicinarmi a lui, "Sei un pessimo bugiardo," lui si morse il labbro inferiore per poi sbuffare. "Cos'è che vuoi dal mio zaino adesso? Ti ho detto esplicitamente di non considerarmi," mi disse, poggiai le mani sui miei fianchi e inclinai di poco la testa verso destra.

"Mi è un po' impossibile farlo visto che sei ovunque vado," lui scoppiò a ridere per poi guardare altrove, "Questa è una scuola!" esclamò aprendo le mani, "Non è colpa mia se mi vedrai per il resto dei tuoi giorni qui.." fece per voltarsi e proseguire il percorso verso casa, ma gli corsi incontro e prima che potessi afferrare il suo zaino si voltò verso di me. "Vuoi sapere cos'ho nello zaino?" dopodiché lasciò cadere un braccio della sua borsa da una spalla e la aprì, cercando qualcosa al suo interno. "Ecco qui, forse lo stavi cercando" mi riferì prima di mostrarmi il mio braccialetto. Aggrottai la fronte provando a prenderlo ma lui lo nascose nel pugno della sua mano destra e allontanò il braccio. "Se lo vuoi incontriamoci stasera vicino quel cassonetto, stesso orario" mi sussurrò invitandomi a questa sorta di sfida. Non capii inizialmente, perché fare tutto questo? Dammi il mio braccialetto e basta! Però questo suo modo di fare scatenò un qualche meccanismo in me e gli sorrisi accettando l'invito. Lo vidi alzare un sopracciglio per poi sorridere e nello stesso momento ripose il braccialetto nella tasca dei suoi pantaloni, successivamente si voltò e camminò verso casa.

THE UNSEEN THINGS [ peter parker ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora