Non ti amo più

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"Che cosa hai detto?!" esclamò Yvonne spalancando i suoi occhi già fin troppo grandi. Non potevo credere di aver detto una cosa del genere ad alta voce.
Yvonne chiuse la porta alle sue spalle mentre io continuavo a stringere le gambe al mio petto.
"Si, l'ho tradito anch'io.. ma è successa una sola volta, ieri," non riuscii a guardarla negli occhi perché mi vergognavo. Yvonne per qualche secondo non diede risposta, forse stava assimilando tutto.
"Con chi? Quando..." stava per finire la sua domanda ma si bloccò improvvisamente, "No.. non dirmi che lo hai fatto con Peter!" avrà sicuramente pensato alle ore di detenzione.
La guardai scuotendo la testa, "No, no.. non l'abbiamo fatto, ci siamo solamente baciati.." abbassai lo sguardo, dando un'occhiata alle mie dita che giocavano ad intrecciarsi imbarazzate.

Avevo così tanta paura di uscire ed affrontare Dominik, perché ormai tutto ciò che riuscivo a vedere davanti ai miei occhi era una persona a me distante. Non riuscivo a togliere quelle orribili scene di lui ed altre ragazze. Di quella ragazza in particolare.
Vorrei tanto sapere chi è, lei mi è parsa diversa dalle altre. Era sempre presente.. e la trattava come se la conoscesse da una vita.
Chiesi ad Yvonne se sapeva qualcosa di quest'anonima donna, ma lei mi rispose di no e che era tanto sconvolta quanto me.
"Quindi provi qualcosa per Peter?" mi chiese improvvisamente, cessando il flusso dei miei pensieri. Provavo qualcosa per Peter? Beh, qualcosa sicuramente c'era.
"Non lo so, io... mi sento bene quando c'è lui," il mio telefono cominciò a vibrare insistentemente e lo cacciai fuori dalla tasca per leggere i mille messaggi che Dominik aveva mandato.
"Devo parlare con lui.." pensai ad alta voce e Yvonne annuì prendendo le mie mani per tirarmi su.
Uscii da quel piccolo bagno e andai allo specchio per asciugarmi il viso e togliere il trucco sbavato con l'acqua. Mi voltai verso la mia migliore amica e l'abbracciai fortemente sussurrandole un piccolo 'grazie' prima di lasciare il bagno. "Puoi contare sempre su di me!" mi rispose tenendo lo stesso tono di voce.



Il corridoio sembrava essersi allungato ai miei occhi e chiunque passava rideva troppo fortemente. Ridevano così forte che arrivai a pensare che ridessero di me, di questa persona così stupida e cieca e che ora non valeva più niente. Dominik mi aveva detto di incontrarlo al parcheggio, quindi incrociai le braccia al petto e mi strinsi in un finto abbraccio camminando a testa bassa verso l'uscita. Ciò mi fece ricordare di quella notte di pioggia in cui ho incontrato per la prima volta Peter... quanto vorrei che fosse così, vorrei poter vedere il suo viso adesso.
Ogni persona commentava l'accaduto nell'orecchio del suo amico e ciò mi trasmetteva un'ansia assurda nonostante fossi sempre sulla lingua di tutti. Però in quel momento avrei voluto semplicemente urlare fino a perdere la voce.

Arrivata al parcheggio vidi Dominik in lontananza appoggiato alla sua Jeep nera mentre fumava una sigaretta. Riuscivo a sentire il fiato lentamente mancare ad ogni passo che facevo. Avrei davvero voluto che fosse solo un brutto sogno, purtroppo non potevo svegliarmi.
"Su, sali" mi disse senza neanche guardarmi in faccia non appena arrivai, facendomi segno di entrare in macchina.
"Cosa? No!" mi scioccò questo suo modo di fare, sembrava essere così calmo. Ed ora dove voleva portarmi? A casa sua?
"Dio, Belinda, ma perché devi essere così? Andiamo a casa!" mi afferrò per il polso sinistro e cominciò a spingermi, ma io ritirai la mia mano facendolo voltare verso di me.
"Dominik, io non verrò più con te da nessuna parte!" lui rimase immobile per qualche secondo serrando la mascella. "Tutto quello che c'è stato fra noi... se c'è stato davvero... è finito! Ora non dovrai più farti problemi con le tue altre ragazze perché sei libero,"
Soffocò una piccola risata nervosa e si avvicinò a me con uno sguardo disperato, prendendomi le mani, "Andiamo Belinda, è stata solo una cosa così... mi è servito per farmi capire che io amo solo te!" alzai le sopracciglia sbarrando gli occhi. Non volevo credere di aver sentito davvero quella frase.
Mi venne semplicemente da ridere a quel punto, poiché mi sembrava tutto così ridicolo. Mi ritirai le mani tornando seria poco dopo.
"Sai una cosa? Ti ho tradito anch'io.. ma una sola volta e di recente.. e pensare che stavo quasi per provare vergogna ed i sensi di colpa! Sai qual è il colmo? Che io invece ho capito che non ti amo più!" gli sputai in faccia la verità e ciò lo fece arrabbiare. Mi afferrò per il collo sollevandomi in aria ed io cominciai a dimenarmi cercando di liberarmi dalla presa.
"Sei una grandissima puttana, Belinda!" cominciò ad urlare stringendo sempre più forte, facendomi così cominciare a rincorrere l'ultimo respiro.
"Che c'è? Preferisci vedermi morta piuttosto che accettare la verità? Sarò anche una puttana ma tu non sei da meno, Thompson" faticai a dire, ero sicura di star sbiancando in viso.

Dominik venne poi colpito da qualcuno che lo fece cadere in terra e di conseguenza venni scaraventata anch'io poco più lontana di lui. Ripresi fiato prima di alzare la testa e rendermi conto che era di nuovo lui, l'Uomo Ragno. "Ma cosa?.." sussurrai a me stessa incredula. Stava di nuovo cercando di salvarmi!
Mi toccai la schiena dolorante grugnendo, faticando a rialzarmi, mentre le persone iniziarono a circondarci per assistere alla lotta.
Dominik reagiva senza scrupoli, cercando di colpire più volte Spider-Man, ma quest'ultimo riusciva sempre a scansarlo fino a quando, stanco dei suoi attacchi, non si sollevò in un salto portando al petto le ginocchia e allungò poi le gambe verso Dominik, scaraventandolo di nuovo a terra.
Concluse poi il suo round sparando ragnatele contro il ragazzo indifeso che lo bloccarono a terra.
"Divertiti a rialzarti," disse sarcasticamente, dopodiché si voltò verso di me e vidi di nuovo quei suoi enormi occhioni bianchi puntati nei miei. Si avvicinò a me e mi afferrò mettendo un braccio intorno alla mia schiena, "Torniamo a casa," mi sussurrò per poi alzare la sua mano destra per sparare una ragnatela contro un edificio di fronte la scuola. "C-cioè voglio dire.. dimmi dove abiti così ti riporto a casa!" si schiarì la voce prima di lasciarsi trasportare dalla ragnatela e ciò mi fece ridere appena.
Guardai in basso per vedere le persone diventare sempre più piccole mentre mi tenni stretta al suo collo per non cadere.

Atterrammo sul tetto di un palazzo e non appena i miei piedi toccarono terra presi il viso nascosto da quella maschera rossa tra le mani. "Chi sei tu?" chiesi analizzando ogni punto di quella maschera, come se potesse mostrarmi il volto di quella persona incognita. L'Uomo Ragno poggiò le mani sui miei fianchi e mi avvicinò a lui. "La persona giusta," mi rispose.
Non capii cosa volesse dirmi con quella frase, di fatti inarcai le sopracciglia e chiesi quando si sarebbe mostrato a me.
"Non è questo il momento.." fu tutto quello che riuscì a dirmi, sarebbe tornato di nuovo? E perché proprio da me?
Mi aveva già salvata una volta ed ora lo aveva fatto di nuovo. La prima volta era abbastanza comprensibile per me.. dopotutto Mysterio sarà stato un suo nemico, ma oggi stiamo parlando di un semplice ragazzo, ovvero Dominik.
È come se lui fosse sempre nei paraggi.. come se cercasse di proteggere principalmente me.
Come faceva a sapere dov'ero e che mi trovavo in pericolo?

**

Riecco il nostro amato Peter nelle vesti di Spider-Man! Belinda ha rivelato a Dominik il suo tradimento e ha deciso di chiudere i loro rapporti. Pensate che Dominik si darà per vinto? O insisterà per avere di nuovo Belinda tra le sue braccia? Peter rivelerà il suo segreto o sarà Belinda a scoprirlo? Ed ancora... chi è stato a spifferare dei tradimenti di Dominik e chi è l'amante segreta? Non dimenticatevi di lasciare un commento per farmi sapere cosa ne pensate e un voto. Love you ❤️

THE UNSEEN THINGS [ peter parker ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora