Il rito di iniziazione

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𝐏𝐄𝐓𝐄𝐑'𝐒 𝐏𝐎𝐕

Dominik attendeva che prendessi la droga, e allora a quel punto mi chiesi come avessi fatto io, una persona con un quoziente intellettivo alto, con una buona mente matematica, con un'enorme responsabilità nel difendere il mio titolo di Spiderman, a ritrovarmi in questo covo di idioti. Guardai Belinda, la quale continuava ad essere un mistero per me, ma dal nostro primo incontro sembrava che eravamo destinati a guardarci le spalle. Ora potevo benissimamente prendere a pugni quel fastidioso viso perfetto di Dominik Thompson e cercare di far svegliare Belinda dal mondo dei sogni, ma mi sarei cacciato in un mare di guai. Comunque sia, il nostro capo squadra voleva uno spettacolino, quindi decisi di dargli lo spettacolino.

Gli strappai la bustina dalle mani e a quel punto l'intera audience mi invogliava a drogarmi, incredibili questi americani.. non finiranno mai di stupirmi. Aprii la busta, lasciando cadere la polvere sulla ringhiera nera del balcone del bimbo ricco di casa, seguendo una retta immaginaria perfettamente dritta. Dominik intanto mi aveva arrotolato una banconota per poter sniffare, non mi voltai a guardare Belinda, mi sentii quasi deluso dal suo comportamento. Eppure non ci conoscevamo. Eravamo sempre due sconosciuti che si erano incontrati per caso per poi ritrovarsi il giorno dopo. Mi chinai con la schiena verso la polvere bianca e portai la banconota alla narice sinistra, mantenendola con una mano, mentre con l'indice e il medio destro tappavo la narice libera e con il resto della mano coprivo l'altra estremità della banconota per non sniffare davvero la polvere. Finsi di tirare su, in realtà con la mano destra stavo spingendo la polvere verso la pianta che era posta alla mia sinistra.

Raddrizzai la schiena velocemente, fingendo di pulire il naso con il tessuto della mia felpa blu navy, mentre il resto delle persone presenti applaudiva convinta che fosse successo davvero. Persino quel coglione di Dominik ci credette, però l'iniziazione non finì lì, mi disse che ora, per concludere in bellezza, dovevo buttarmi dal suo balcone e tuffarmi in piscina. Ero fortunato ad indossare il costume di Spiderman, perché se non fosse lì con me, sarei morto nel fare una cosa del genere. "Ma anche lei ha dovuto fare tutto questo per diventare la tua ragazza?" chiesi sarcasticamente, indicando Belinda, un po' per pura curiosità e un po' per far innervosire i due piccioncini. Dominik fece una piccola risata avvicinandosi a me e poggiando una mano sulla mia spalla. "Lei ha fatto ben altro.." mi sussurrò, per poi farmi l'occhiolino e tornare al suo posto. Che razza di idiota.

"Allora Parker, ti tuffi o no?" sentii la voce di Vanessa urlare dal piano di sotto e guardai la distanza che divideva me e la piscina facendo un respiro profondo. "Andiamo Nik, non deve farlo per forza.." sentii Belinda cercare di far cambiare idea al suo fidanzatino, riuscendo a percepire la preoccupazione nella sua voce. "Buttati," rispose lui, parlando in realtà con me, quindi non solo era un grandissimo coglione ma ignorava anche la propria ragazza. "Dom--" la brunetta cercò di attirare la sua attenzione, ma fu interrotta dal ragazzo che mi urlò nuovamente di buttarmi, quasi come se mi stesse dichiarando guerra. Fatto sta che non ci capii più niente, mi arrampicai sulla ringhiera e saltai senza pensarci due volte. Fortunatamente il lancio fu abbastanza lungo da farmi atterrare nell'acqua, ma appena mi lanciai sentii un urlo straziante lanciato da Belinda. Poi appena mi ritrovai completamente circondato dall'acqua, tutto al di fuori di essa sembrò essere lontanissimo. Tornai a galla, dove Tyson corse verso di me per darmi il benvenuto nella squadra, che strano modo per inserirsi.

𝐁𝐄𝐋𝐈𝐍𝐃𝐀'𝐒 𝐏𝐎𝐕
L'ansia prese il sopravvento su di me sin da quando stavamo salendo le scale, volevo fermare tutto questo ed evitare che ci scappasse un altro morto, ma ancora una volta mi dimostrai una persona cattiva e sadica. Mi dimostrai una stupida, perché sapevo che tutto quello era sbagliato.. come ne ero a conoscenza quando al posto di Peter c'era Malcolm.. pace all'anima sua. Continuai a mordicchiarmi le labbra, sperando che Dominik potesse cambiare idea, ma a lui piaceva tutto questo: il potere, l'approvazione, il pubblico, la fama.. quindi le cose finivano sempre come voleva lui. A volte mi chiedevo se si fosse mai trovato a pensare a Malcolm, è colpa sua se lui non è più qui ed in un certo senso anche mia, perché sono stata così fifona dal non fermarlo. E la situazione si stava ripetendo.

THE UNSEEN THINGS [ peter parker ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora