Quella notte, non riuscii a prendere sonno.
Ero rimasto pietrificato dal bacio di Erin: non lo sospettavo minimamente e non avevo mai avuto la più pallida idea di piacerle. Naturalmente, non avevo ricambiato. Il panico aveva preso il sopravvento e mi ero spalmato contro il muro, con un'espressione terrorizzata in volto. Lei, a disagio col mio silenzio e la mia mancata presa di posizione, aveva farfugliato qualcosa sul fatto che dovesse assolutamente vedere un film e si era dileguata in fretta. Io, al contrario, rimasi spiaccicato contro il muro fino ad imprimerci sopra la mia sagoma, totalmente incapace di restare in equilibrio da solo.
Come avrei trovato il coraggio di raccontarlo a Maddie? Con quale faccia? E come mi sarei dovuto comportare con Erin stessa? E con Flo? Meglio dirlo anche a lei o tacere? Ero assalito dai dubbi.
Sid, pensando con tutta probabilità che avessi la nausea, affiancò al mio letto una bacinella senza proferir parola. Giurai, dentro di me, di volergli più bene di quanto ne volessi a mia madre.
A quel punto, trovai la forza di specchiarmi e confermai che il mio colorito era inesistente: pallido come un cencio, stesi quella maledetta lavatrice, quindi mi misi a letto, con gli occhi spalancati come un gufo di notte. Sid non fece domande e, nuovamente, apprezzai.
Pensai di telefonare a Maddie, ma temevo di disturbare Sid, quindi le scrissi semplicemente.
"Ehi, non riesco a dormire"
"Come mai?" rispose subito.
"Preoccupazioni" riassunsi in una sola parola.
Lei digitò per un po', ma non comparve alcun messaggio. Infine, la classica domanda che mi sentivo porre: "vuoi parlarne?".
Ero tentato di replicare con un amarissimo "no", ma mi sforzai di tenere presente che stavo comunicando con Maddie, colei che mi aveva preso per mano e mi aveva incoraggiato ad affrontare sfide di intimità che ancora temevo, se lei non fosse stata lì con me. Vedermi nudo era solo un esempio. Fui sincero: "sì, ma di persona".
"Ora non posso videochiamarti, ma domani sono libera" scrisse rapidamente lei.
Sospirai, convenendo che era il meglio a cui potessi auspicare, in attesa di Halloween. D'altra parte, non potevo tenermi dentro tutto fino ad allora: sarei arrivato alla festa con le occhiaie di uno zombie vero e proprio.
"Travestiamoci da zombie" le proposi, d'impulso.
Sullo schermo comparvero le faccine che rimandavano ad una risata. "Come mai quest'idea?" domandò subito dopo, aggiungendo un "Io avevo pensato ad Alice nel Paese delle Meraviglie ed il Cappellaio Matto".
Mi illuminai. "Perché no? Alice ed il Cappellaio Matto versione zombie!"
Maddie si pronunciò entusiasta dell'idea e mi trasmise una serenità di cui avevo impellente bisogno. Poco dopo, mi augurò la buonanotte e, seppur per poche ore, riuscii a riposare anche io.
Venni destato da incubi continui: in uno, strappavo il cuore di Maddie dal suo corpo e lo davo in pasto alle belve; in un altro, la buttavo tra gli alberi di una foresta per correre all'altare con una donna posta di spalle; in un altro ancora, mi immergevo nel ghiaccio e, nonostante intravedessi tanti volti affacciarsi su di me, nessuna delle persone associate tendeva una mano per sollevarmi e salvarmi. Maddie stessa mi augurava di annegare.
La bacinella di Sid si rivelò provvidenziale, perché alle prime luci dell'alba tirai fuori tutto ciò che non avevo digerito dalla sera precedente. Purtroppo, anche lui si svegliò e si attivò nell'immediato per cercare dei fermenti lattici o un medicinale che potesse farmi stare meglio. Trovò soltanto dei fermenti lattici.
«Faccio un salto in infermeria, okay?» mi avvisò, uscendo poco dopo.
Annuii e mi coricai nuovamente, sentendomi uno straccio. Scrissi a Jason che mi sentivo male e che non avrei seguito le prime ore di lezione.
Il mio compagno di stanza tornò tempestivamente assieme ad una dottoressa, che identificò il mio malessere come dovuto all'ansia oppure ad un colpo d'aria. Mi consigliò di assumere una dose molto piccola di tranquillante e di stare a riposo, al caldo, cercando di evitare l'agitazione.
Grazie al farmaco, recuperai un paio d'ore di sonno, mentre Sid uscì silenziosamente per andare a lezione. Prima di andarsene, lasciò scritto il suo numero di cellulare: risi al pensiero che nessuno dei due avesse mai pensato che l'altro potesse trovarlo utile, fino a quel momento.
Alle undici meno un quarto, qualcuno bussò alla porta.
«Avanti!» risposi, sollevato di aver già spostato la bacinella, opportunamente pulita, in bagno.
Dalla porta fece capolino una testa bionda piuttosto familiare.
«Come stai?» domandò, entrando piano e chiudendosela alle spalle.
«Adesso bene. Sid è stato prezioso» sintetizzai.
L'espressione perplessa di Flo mi suggerì che non aveva idea di chi fosse Sid.
«Il mio compagno di stanza» spiegai, indicando il letto di fronte al mio.
«Ah, sì. Quello invisibile e silenzioso» ricollegò finalmente.
Annuii.
«Salti tutte le lezioni, per oggi?»
«Non lo so... Teoricamente, dovrei riposare».
Lei si sedette sul bordo del mio letto.
«Senza di te, non è la stessa cosa» scherzò.
«Per forza, voi non prendete appunti come si deve. So già che non posso fidarmi» sentenziai, puntiglioso.
Flo rise, rivelando due adorabili fossette.
«Dai, allora alzati, visto che ti senti così bene da prenderci in giro con la tua aria di superiorità».
Una parte di me voleva rimanere a letto, schermata dall'eventualità tragica che mi imbattessi in Erin, nel corso della giornata; l'altra parte era sedotta dall'ottimismo contagioso di Flo, insieme alla piccola e fastidiosa vocina che premeva per avere degli appunti scritti personalmente, con tutte le note aggiuntive dette dai docenti proprio quando Flo e Jason erano distratti.
Finii per scostare le coperte e prepararmi rapidamente.
Nella fretta di arrivare a lezione in orario, però, dimenticai il cellulare in camera e scoprii soltanto nel tardo pomeriggio che aveva squillato a vuoto per ore. Sullo schermo, un solo nome: quello di Maddie.
__________
Il nostro Peter comincia a farsi distrarre da una certa signorina... be', se fossi in Maddie, una puntina di invidia la potrei persino provare.
Voi siete tendenzialmente possessive o molto menefreghiste (mezze misure escluse 😂)?
Baci ✨
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Enigmatic
Teen FictionNessuna giacca di pelle, nessuna moto, nessuna sigaretta. Peter era il bravo ragazzo per eccellenza, con una facciata di marmo davanti e il fascino dipinto negli occhi. Pronto a frantumare qualsivoglia speranza di mantenere intatto il tuo cuore. E l...