La mattina dell'ultimo giorno dell'anno ricevetti un messaggio da parte di Chloe.
Ciao Peter, so che sei in montagna e non ti disturberei se non fosse importante, ma credo che ci sia bisogno del tuo aiuto qui... La situazione è fuori controllo.
Lessi e rilessi il messaggio più volte, la sagoma dormiente di Flo accanto a me nel letto, coi raggi del sole che le esaltavano i capelli dorati. Tranquilla, serena, una presenza costante. Dall'altro lato, come un diavoletto sulla spalla opposta, Maddie e la sua ingestibile chioma ramata, caotica fin dentro le fibre di ogni capello, lo sguardo spento perso nel vuoto. E sussurrava piano, nella mia testa, un'insidiosa cantilena magnetica.
Vieni a salvarmi...
Ho bisogno di te...
Non mi abbandonare davanti agli ostacoli che non so superare...
Faccio finta di sapermela cavare da sola e poi mi caccio nei guai...
Aiutami...
Solo tu sai come farlo...
Non riuscivo a fermarla. Dove si trovava il pulsante di spegnimento?
Lei aveva reciso il filo che legava la mia vita alla sua, perché avrei dovuto aiutarla dunque?
Pensai a Flo, ignara di ogni mia tacita paturnia.
Mi figurai un miliardo di domande tutte sbrodolate addosso mentre buttavo due effetti personali a casaccio in uno zaino e partivo, già convinto di poter risolvere qualsiasi problema. Perché, dentro di me, sapevo già che sarei partito.
Cercai un volo per New York: non ce n'erano. Gli aerei erano tutti pieni, complici le festività in corso e le precauzioni dovute al meteo, che dava neve.
Salvami, Peter...
Non indugiare ancora...
Le strade diventeranno inagibili, se tarderai troppo a partire...
Peter, ho bisogno del tuo aiuto...
Peter...
Peter...
«Peter?»
Flo gracchiò in mia direzione con gli occhi semichiusi e i capelli arruffati, confusa.
«Buongiorno. Perché stai cercando un volo?»
Alzai gli occhi al cielo. Era troppo tardi per prendere e partire senza dirle niente.
«Buongiorno, vado a preparare il caffè».
Lei si grattò la nuca.
«E ti serviva un sito di linee aeree per deciderti?»
Lasciai perdere e andai effettivamente a preparare il caffè, pensando, nel mentre, a cosa mi sarebbe servito nello zainetto che mi sarei portato dietro. Avrei sfruttato il tempo che Flo avrebbe impiegato a farsi la doccia per buttare tutto alla rinfusa e uscire alla velocità della luce. Cominciai a scrivere un post-it.
"Spero mi potrai perdonare, ma non posso trascorrere questa notte con te, devo andare a casa a risolvere alcune questioni importanti..."
«Stai scrivendo le tue ultime preghiere o vuoi recitarle ad alta voce?» tuonò Flo, comparendo silenziosamente alle mie spalle.
Intelligente, purtroppo, ricordai. Aveva già letto metà del biglietto e ci aveva messo probabilmente un secondo a capire che c'entrava Maddie.
Inghiottii a fatica la mia saliva.
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Enigmatic
Teen FictionNessuna giacca di pelle, nessuna moto, nessuna sigaretta. Peter era il bravo ragazzo per eccellenza, con una facciata di marmo davanti e il fascino dipinto negli occhi. Pronto a frantumare qualsivoglia speranza di mantenere intatto il tuo cuore. E l...