La notte giunse nella città di Milano. Tutte le luci erano accese e fecero risaltare ancora di più la bellezza di quella meravigliosa città. Le strade erano piene di persone, alcune più anziane e altre più giovani, o addirittura bambini con le proprie famiglie che magari andavano al parco giochi. Ma non tutti si trovavano lì; un ragazzo si trovava sopra il tetto di un grattacielo, con le gambe a penzoloni. Aveva i capelli viola con sfumature più chiare, aveva gli occhi gialli come il Sole, con una forma simile ad un gatto, poi aveva delle lentiggini che gli dipingevano il naso e le guance, infine aveva una carnagione molto chiara. Era vestito con una felpa lilla molto grande e dei pantaloncini neri, che quasi non si vedevano per colpa della felpa, poi indossava delle scarpe nere e degli orecchini con il simbolo di un gatto.
Il suo nome era Strecatto. Era un ragazzo di 19 anni, aveva appena finito il liceo e viveva una vita apparentemente perfetta. Aveva una famiglia molto ricca che però l'aveva abbandonato, trasferendosi all'estero, in Giappone. Ogni mese gli diedero molti soldi per vivere e gli lasciarono la casa: quest'ultima era una attico, in cui Strecatto era seduto sul suo tetto, visto che era piatto. Stava ascoltando della musica, cercando di scappare dalla realtà che lo circondava. Immaginava di essere in un mondo di yokai; Strecatto ne era appassionato fin da bambino, i suoi genitori gli leggevano molte storie e lui se ne incuriosì così tanto, che in casa aveva una libreria solo di libri riguardanti yokai. Gli yokai erano una leggenda giapponese, precisamente sono dei demoni che possono avere molti aspetti: possono avere sembianze animali e metà umane, possono essere oggetti, o dei mostri orribili e pericolosi.
Strecatto si ritrovava ogni sera a pensare come sarebbe il mondo degli yokai, immaginava ogni tipo di yokai, addirittura aveva creato nella sua testa una sua immagine come se fosse uno yokai; sarebbe sicuramente stato un Nekomata, cioè uno yokai con sembianze di un gatto. Amava i gatti erano il suo animale preferito, ne aveva anche uno in casa della razza Sphynx e si chiamava Divina. Strecatto odiava il mondo reale, odiava vedere la gente che soffriva, odiava vedere le persone che si vantavano solo perchè avevano dei pezzi di carta verde, odiava vedere le persone morte per strada, ma odiava ancora di più la gente che amava far soffrire altre persone. Lui aveva provato questa esperienza sulla propria pelle, veniva bullizzato continuamente ogni giorno, per molti motivi, ma il principale era il proprio orientamento sessuale: era gay, ma Strecatto ne andava fiero di esserlo, non gli importava se ogni giorno gente ignorante gli metteva le mani addosso o lo insultasse, pensava solamente che loro erano dei gran coglioni, che non meritavano nulla della vita. Come portafortuna indossava sempre un braccialetto con un arcobaleno e il simbolo degli yokai: rappresentavano le cose che più amava, cioè essere gay e gli yokai.
Strecatto si rilassava sentendo le note della canzone This Song Saved My Life, mentre ammirava le strade della città illuminate, con lui che stava con le gambe a penzoloni, non avendo la minima paura di cadere nonostante fosse molto in alto. -spero che un giorno potrò incontrarvi, così finalmente salverete la mia vita- pensò Stre, alzando gli occhi al cielo osservando le stelle. Mentre i minuti passavano, si iniziarono a sentire dei piccoli tuoni provenire dal cielo, segno che stava per piovere, così Strecatto si rimise in piedi, si tolse le cuffie ed entrò in casa. Essa era a due piani: nel primo piano vi era l'ingresso con un ampio spazio dove c'erano due poltroncine bianche, un tappeto, un'attaccapanni, un grande tiragraffi per Divina e come parete aveva un enorme vetrata alle spalle dei divanetti. Proseguendo vi era una delle parti più importanti della casa, dove era divisa in varie sezioni: a destra vi è la cucina, in stile molto moderna, sui toni del bianco e del lilla, una cucina a penisola per precisione. Poi a sinistra vi è l'angolo soggiorno con un divano bianco, un tappeto lilla e viola, la tv difronte al divano con un mobile bianco ed oro che la sorregge. Vicino al divano sulla destra vi è un tavolo in legno chiaro con delle sedie bianche e vicino alla tv vi è anche un camino. Al centro invece, c'è una grande scala bianca con del vetro per lo scorrimano, e all'inizio delle scale, in fondo alla stanza, vi è un tavolo da biliardino, e un'altra tv con uno scaffale per contenere i videogiochi. Per sedersi ci sono dei Puffi di tonalità del bianco, oro e viola, insieme ad una cuccia per il gatto. Le pareti sono viola con delle sfumature lilla e delle varie decorazioni dipinte a tema yokai, gatti e dei piccoli arcobaleni. Al piano di sopra vi è la camera di Strecatto: appena si entrava si poteva notare subito il grande letto di Stre, fatto con delle forme molto regali, con di fianco due comodini bianchi e ai piedi del letto una piccola cuccia per la gatta. Poi vicino alle scale c'è una grande tela, con un tavolino che conteneva dei colori per dipingere. Nelle pareti di destra vi era un pianoforte bianco, con alla sua destra la cuccia di Divina, una scrivania lilla in vetro con il computer portatile e una tavoletta grafica per disegnare. Il pavimento era coperto da un enorme tappeto bianco con la scritta Nekomata in nero, cioè il suo aspetto da yokai. Nella parete di sinistra vi è un enorme vetrata che porta ad un terrazzo con una piscina, un ombrellone e alcune asdraio. Le pareti erano Viola con dipinte molti puntini bianchi, per simboleggiare le stelle, e una luna nella parete di fronte il suo letto. Vi erano anche alcuni scaffali contenenti manga, action figure ma soprattutto, vi era uno scaffale pieno solo di libri sugli yokai. Attaccate alle pareti vi erano anche alcuni poster riguardanti il mondo 2d, yokai e alcuni quadri fatti interamente da Stre. In un angolo della stanza vi è una porta che crea una cabina armadio abbastanza grande, al di fronte di questa porta vi è un'altra porta che invece, crea il bagno di Stre, con un enorme idromassaggio, un lavandino un water, un bidet e una doccia. Ovviamente vi è anche una lavatrice e asciugatrice.
Strecatto tornò in camera, mettendo in carica il suo telefono e appoggiandolo sul comodino. Si mise il suo pigiama, una maglietta bianca con un gatto nero, dei pantaloni bianchi con dei cuori neri ma con lo sfondo bianco. Spense tutte le luci della casa e si mise sotto le coperte cercando di prendere sonno. Lui dormiva sempre con un peluche, era a forma di un piccolo omino di un gioco sul cellulare, ovviamente anche lui era uno yokai, si chiamava hayato. Strecatto chiuse gli occhi e proprio mentre stava per addormentarsi, un tuono molto forte lo fece spaventare. Stre spalancò gli occhi abbracciando il suo peluche con più forza, mettendosi più sotto le coperte. Aveva una grande paura dei tuoni e dei fulmini, così per non spaventarsi, chiuse gli occhi immagninandosi hayato che gli accarezzava la testa e lo consolava dicendogli di stare tranquillo. -quanto vorrei che lo stessi facendo veramente- e con questo pensiero, Strecatto si addormentò con il sorriso dipinto sul volto.
♡︎𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑺𝒉𝒊𝒛𝒖𝒌𝒐♡︎
Questa è la mia prima storia che scrivo, quindi so che non sarà perfetta, ma cercherò di migliorare promesso. Questa idea di fare una storia Yokai mi è venuta grazie ad un gioco sul cellulare, Soul Of Yokai, spero che vi piaccia. Per chi non avesse letto l'annuncio sul mio profilo pubblicherò ogni sabato e domenica alle 17:00. Detto questo, ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
♡︎𝑪𝒊𝒂𝒐 𝑺𝒉𝒊𝒑𝒑𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝒆 𝑺𝒉𝒊𝒑𝒑𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊, 𝒔𝒊 𝒉𝒐 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒓𝒗𝒊 𝒄𝒐𝒔𝒊̂, 𝒅𝒊𝒕𝒆𝒎𝒊 𝒔𝒆 𝒗𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆♡︎
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The World Of Yokai ♤Strecico♤
Fanfictionil mondo è popolato da miliardi di persone apparentemente normali, ma se vi dicessi che molti di loro sono Yokai? Gli Yokai sono demoni divisi in varie categorie e vivono in un universo parallelo. Possono,però, entrare nel mondo umano per tre scopi:...