Cico appoggiò delicatamente il corpo esile e ferito di Stre sul suo letto e Ettore appoggiò le buste con i suoi vestiti all'ingresso. Cico andò subito in bagno prendendo delle bende, del ghiaccio e dei fazzoletti. Prima di tutto prese un panno bagnato con l'acqua e cercò di lavare via lo sporco con gesti molto silenziosi, per cercare di non svegliarlo. Dopo aver fatto questo prese un fazzoletto e cercò di fermare la colata di sangue che cadeva dal naso di Stre. Appoggiò alcuni cerotti sulle guance, visto che c'erano alcuni graffi. Poi prese il suo braccio, gli alzò la manica della felpa e gli iniziò a mettere delle bende, per i troppi graffi sul braccio. Mentre cercava di fare il più piano possibile vide la fronte di Stre corrugata e dei piccoli versi fuoriuscire dalla sua bocca. Cico se ne accorse e smise di fare quello che stava facendo. Vide i piccoli occhi da gattino di Stre aprirsi molto lentamente, quest'ultimo sbatté le palpebre varie volte per capire dove era e notò subito la figura di Cico con un sorriso amaro sul volto -C-cico?- -ssh Stre, non ti sforzare. Hai già troppe ferite sul corpo- Disse il rosso continuando a mettere la benda bianca sul braccio di Stre. Quest'ultimo fece alcuni versi di dolore -s-scusa- si scusò in fretta Cico, temendo di peggiorare la situazione -tranquillo, anzi grazie per quello che stai facendo- lo ringraziò Stre, con una voce molto flebile. Cico sentì il suo cuore esplodere sapendo che a Stre faceva piacere quel gesto e continuò, passando poi all'altro braccio -pensavo che almeno in questo mondo la gente avrebbe smesso di picchiarmi...invece eccomi qui. Un ragazzo debole che non si sa difendere da nulla e che si fa male per ogni piccola cosa- iniziò a parlare Stre, dandosi la colpa di tutto -tu non sei affatto debole. Credo, invece, che tu sei la persona più forte che io abbia mai conosciuto. Guardati, sei vivo. Non ti sei fatto prendere da questa situazione e non sei passato a scelte drastiche. Ci vuole molto coraggio a fare questo, lo sai? Soprattutto se sei da solo- cercò di consolarlo Cico, mentre medicava Stre e accarezzava la sua mano -ma ti prometto, che chiunque oserà solo sfiorarti un dito, dovrà passare sul mio cadavere- disse con tono fermo e deciso Cico, guardando negli occhi il più piccolo, che brillava dalla felicità -g-grazie...Cico, nessuno mi aveva mai detto queste cose- rispose Stre sul punto di piangere. Cico ridacchiò ma non rispose, facendo calare il silenzio nella stanza. Dopo aver finito il braccio passò alle gambe, mettendo i cerotti e lavando i ginocchi sporchi di terra con un panno. Intanto si udì anche una porta spalancarsi e la voce di Anna che si sentiva per tutta la casa. Ettore cercò di calmarla e non si sentì più nulla.
Cico finì con le gambe e vide che la felpa di Stre era piena di graffi e buchi, facendo intravedere altre ferite. Cico sapeva che Stre non voleva far vedere il suo corpo, ma osò comunque domandare -Stre...ecco...io dovrei toglierti...questa...hai delle ferite e...voglio aiutarti- chiese insicuro Cico e Stre guardò in basso con una consapevolezza enorme -no...tanto so che appena la toglierò riderai e- -Ti giuro. Ti prometto che non farò una cosa del genere. A me piaci così come sei, ok? Cioè...nel senso di amicizia intendo, so che non ti fidi molto di me, ci conosciamo da due giorni ma...io vorrei solo aiutarti...da solo non ce la faresti- tentò di spiegare Cico, leggermente imbarazzato da quello che aveva detto. Stre fece un piccolo sorriso -va bene- rispose e alzò il busto, aiutando di più Cico. Quest'ultimo fece un respiro profondo e prese il bordo della felpa di Stre, che prima era la sua, sfilandola piano. Quando la sfilò la appoggiò sul letto e prese il panno per pulire il sangue sull'addome di Stre. Quando Cico voltò il suo sguardo verso di lui si mise ad ammirarlo, e non notava quello schifo che diceva sempre di essere Stre: era molto magro ma non troppo, si vedevano a malapena le costole e solo la parte inferiore era leggermente incurvata. Le gote di Stre erano tinte di un rosso pieno di imbarazzo, già lui odiava far vedere il suo aspetto fisico, ma ora doveva farlo vedere anche a Cico. Il rosso incantato disse solo un flebile -sei meraviglioso- mordendosi il labbro all'interno, ma poi ritornò subito al lavoro, passando il panno per tutto l'addome di Stre, cercando di non fargli male. Mise anche dei cerotti e passò alla parte più problematica: il petto -Stre, basta imbarazzarti, stai tranquillo- disse Cico prendendo il mento di Stre tra due dita. Il cuore di Stre non reggeva a così tante emozioni, così stava diventando nervoso e stava iniziando a sudare. Cico passò il suo sguardo dagli occhi di Stre al suo petto, passandoci piano il panno. Quando un dito di Cico sfiorò leggermente il petto di Stre, quest'ultimo deglutì a vuoto, facendo andare il suo intero corpo a fuoco. Per sbaglio, mentre Cico cercò di pulire un graffio abbastanza grande vicino al capezzolo di Stre, lo sfiorò con un dito e questo provocò un piccolo verso di Stre. Il più piccolo si tappò subito la bocca, essendo estremamente imbarazzato dall'accaduto -s-scusa...e-ecco- -tranquillo- lo interruppe Cico lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte. Dopo questo gesto Stre tolse le sue mani dalla bocca e lasciò finire a Cico. Il rosso notò dietro la schiena dei lividi più grandi, così decise di avvicinare Stre più a se, provocando ancora più imbarazzo in Stre, non capendo cosa volesse fare. Cico prese il ghiaccio e lo mise sul livido nella schiena del suo amico. Appena lo mise Stre fece un verso di piacere, molto più comprensibile visto la freschezza del ghiaccio. Stre strinse le sue mani alla maglia di Cico e quest'ultimo lo avvicinò ancora di più a se.
Stettero in questa posizione per dieci minuti, beandosi solo del suono dei loro respiri sincronizzati. Cico lasciò Stre, dicendogli che avrebbe posato tutto e che gli andava a prendere una felpa che aveva comprato. Lasciò la camera e chiuse la porta, scendendo le scale e vedendo sul divano Ettore e Anna, con la ragazza estremamente agitata -Cico! Come sta Stre?- -l'ho medicato, gli sto portando una felpa, ne parliamo dopo se no ora prende freddo- la dileguò Cico e Anna restò confusa -freddo? Ha la febbre?- -no ma è a petto nudo quindi- -cosa?!- dissero in coro -lo sapevo, stavate facendo sesso!- disse Ettore puntandogli il dito contro -cosa? No! Gli stavo curando le ferite! Pervertiti...- disse Cico, dicendo l'ultima parola a bassa voce -disse quello che non lo è mai, eh?- sussurrò Ettore. Cico aprì la porta della camera e diede la felpa a Stre. Il ragazzo violetto se la mise in fretta e si stese sul letto, raggomitolandosi nelle coperte -vuoi stare un po' qua?- gli chiese Cico andando vicino a lui e Stre annuì piano. Cico stava per andarsene quando Stre lo prese per il polso -C-cico, puoi rimanere qui...con me?- chiese Stre e Cico arrossì per l'imbarazzo ma accettò l'offerta. Stre gli fece spazio e Cico si infilò nelle coperte, con Stre che si accoccolò al suo petto. Erano uno abbracciati all'altro e Cico sentì il bisogno di proteggere Stre da chiunque gli volesse fare del male. Ma mise da parte i pensieri negativi, riservandosi una bella dormita, con il suo umano preferito.
♡︎𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑺𝒉𝒊𝒛𝒖𝒌𝒐♡︎
Shippatrici e Shippatori ma voi mi volete far morire? Cioè, abbiamo superato le 500 letture? Ma seriamente? Io...non so cosa dire. GRAZIE INFINITAMENTE, Grazie a chi legge questa storia, grazie a chi la vota, grazie a chi la commenta...vi vorrei abbracciare uno ad uno, anche se non posso. Possono sembrare nulla ma sapere che qualcuno legge quello che scrivo mi fa sentire bene e mi viene voglia di continuare a scrivere sempre di più. Perciò GRAZIE♡ Fatti questi ringraziamenti, noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
♡︎𝑪𝒊𝒂𝒐 𝑺𝒉𝒊𝒑𝒑𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊 𝒆 𝑺𝒉𝒊𝒑𝒑𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊♡︎
STAI LEGGENDO
The World Of Yokai ♤Strecico♤
Fanfictionil mondo è popolato da miliardi di persone apparentemente normali, ma se vi dicessi che molti di loro sono Yokai? Gli Yokai sono demoni divisi in varie categorie e vivono in un universo parallelo. Possono,però, entrare nel mondo umano per tre scopi:...