🌸𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 13🌸

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Era giunta la sera del giorno dopo, Stre e Cico si stavano preparando per andare all'apertura del nuovo luna park. Avevano avvertito già Ettore ed Anna che non ci sarebbero stati, visto che questi ultimi volevano fare una serata a quattro -Stre, per caso tu sai cos'è un luna park?- terminò il silenzio Cico e Stre spalancò gli occhi, pensando che nel mondo degli Yokai esistevano queste strutture -certo che lo so! Nel mio mondo ce ne sono moltissimi. È uno spazio pieno di strutture di divertimento, dalle montagne russe alla casa degli orrori. Ci sono anche delle bancarelle con dei premi, tanto cibo e tante persone- spiegò Stre -figata!- esultò Cico, sistemandosi i pantaloni -l'unica cosa brutta è che ci sarà quella troietta di Cichita- disse Stre con tono disgustato -non chiamarla così, è una brava ragazza e molto gentile- ridacchiò Cico all'appellativo usato da Stre -ti ha dato un bacio sulla guancia! Ed è stata tutto il tempo appiccicata a te, non dirmi che già mi vuoi tradire- -ma figurati! Secondo te sceglierei lei, al posto del meraviglioso Strecatto- scherzò Cico, infatti anche Stre ridacchiò -io sono pronto- disse il rosso -i-in realtà io vorrei fare un'ultima cosa- disse Stre andando in bagno. Aveva parlato con Anna su cosa si doveva mettere quella sera e aveva discusso anche sul fatto del truccarsi. Stre si truccava nel suo mondo solo quando non usciva di casa e nessuno poteva prenderlo in giro. Anna fece il possibile per rassicurarlo e gli prestò i suoi trucchi. Stre fece un respiro profondo e iniziò a fare la base, poi prese la matita, facendo una linea perfetta sull'occhio destro, cercando poi di replicarlo alla perfezione anche sull'occhio sinistro. Prese un pennello e dell'ombretto violetto e bianco e lo mise sull'occhio, cercando di essere il più perfetto possibile. Cercava di immaginarsi se stesso come una tela da dipingere, che poi doveva essere venduta e per questo doveva essere perfetto. Ma in quel caso era diverso, voleva essere perfetto per Cico, voleva fargli scoprire di più su se stesso e voleva anche sorprenderlo, ma aveva anche paura che magari al rosso non piacevano i ragazzi che si truccavano. Finito il lavoro si guardò allo specchio, facendo un piccolo sorriso, si sentiva veramente bene quando faceva un qualcosa che gli piaceva -Stre, hai finito?- si sentì al di là della porta del bagno -si- rispose Stre. Si avvicinò alla maniglia della porta e la aprì, rivelando la sua figura al suo ragazzo, che sembrava stava quasi per svenire: Stre si era messo un piccolo fiocchetto bianco vicino all'orecchio da gatto e una maglietta a maniche corte nera e viola. Pantaloni del medesimo colore abbastanza stretti e delle scarpe viola. Aveva gli orecchini e ai polsi il suo braccialetto Yokai e uno dall'altro lato più semplice. Cico invece aveva una camicia nera con delle fiamme rosse, lasciata aperta sui primi bottoni, pantaloni rosso scuro con dettagli neri e scarpe bianche. Aveva gli orecchini neri e ai polsi un orologio e un'altro bracciale -t-ti faccio schifo, v-vero?- chiese Stre a sguardo basso, con la coda che scodinzolava e le orecchie tese. Cico si avvicinò a lui, lo prese per i fianchi e gli alzò il mento -sei magnifico- gli sussurrò solamente prima di unire le loro labbra. Stre era felice che a Cico gli piaceva e stava quasi per piangere dalla gioia. Finirono di baciarsi e Cico prese per mano Stre, uscendo di casa.

Arrivarono al luogo dell'incontro con Cichita e Stre, in quella serata, si era promesso di stare in allerta per qualunque mossa falsa potesse fare la Kitsune. Cichita arrivò, aveva una maglietta beige scollata, facendo intravedere le curve del suo seno, un cerchietto nero posto dietro le orecchie da volpe, una gonna molto corta bianca con dei dettagli dello stesso colore della maglietta e stivali neri -ciao ragazzi!- li salutò, abbracciando subito Cico. Quest'ultimo la staccò subito, vedendo lo sguardo pieno di rabbia di Stre -allora, andiamo?- disse Cichita appoggiandosi di nuovo a Cico -s-si- rispose quest'ultimo -sarà una serata molto lunga- pensò l'Hanyo. Stre intanto li stava controllando da dietro, finchè non notò la mano di Cico, che si trovava nella parte opposta di Cichita, tendersi verso di lui. Stre la prese e la intrecciò tra la sua, non facendolo notare alla ragazza che stava parlando con Cico.

Arrivarono davanti all'entrata del luna park, e subito Cichita prese la mano di Cico e lo trascinò dentro, trascinando anche Stre che aveva la mano ancora intrecciata a quella di Cico -allora, da dove cominciamo?- chiese quest'ultimo -io vorrei provare i giochi a premi- propose Stre -ma quanto sei noioso, che ne dite delle montagne russe?- ripropose Cichita ma Cico diede retta a Stre e così si avvicinarono ad una bancarella dove come premi vi erano molti pupazzi. Stre ne voleva a tutti costi uno, quello con il gatto e così tentò di giocare: il gioco consisteva nel prendere una pistola finta e sparare a delle lattine che valevano ognuna punti diversi, a seconda dei punti si riscattava un premio. Stre però non ne prese nemmeno uno e diventò triste, mentre Cichita ridacchiò. Cico aveva capito cosa voleva Stre così tentò anche lui e prese tutte le lattine. Prese il peluche con il gatto e lo porse a Stre, ma prima che glielo potesse dare lo prese Cichita -grazie Cico, lo hai preso per me!- lo ringraziò la Kitsune, Cico tentò di ribattere ma la ragazza lo prese per il polso e lo portò da un'altra parte. Stre non riusciva a crederci a quello che aveva fatto Cichita e con la costante paura che gli potesse rubare Cico, i suoi occhi divennero lucidi, iniziando a camminare verso gli altri due.

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