<< Ven a buscarme en nuestro lugar. >>
<< Vale, mi amor. Espérame. >>
Il loro posto altro non è che l'antica Librería Bardón. É lì che Najwa è andata a riprendersi la sua Maggie quando la loro storia sembrava essere giunta al capolinea. In realtà quando era arrivata, l'aveva mancata di poco e la libreria era deserta. Maggie stava già correndo via quando lei l'aveva vista per sbaglio dall'altro lato della piazza. Ad ogni modo, avevano fatto di quel posto il loro rifugio. Andavano lì ogni volta che tra loro succedeva qualcosa, bella o brutta che fosse. Addirittura Najwa aveva fantasticato sul farle la proposta di matrimonio proprio in quella piazza, ma alla fine la magia di Venezia l'aveva spinta ad inginocchiarsi in una libreria italiana.
Anche ora mentre si incammina verso la meta non riesce a fare a meno di pensare a quanto quel posto sia diventato così prezioso per entrambe nel corso degli ultimi due anni. L'ultima volta che sono state lì, Maggie le aveva appena confessato di volere un figlio e ora stavano per ritrovarsi nel medesimo posto, ma in circostanze diverse, anche se non del tutto.
Najwa solleva il braccio sinistro e dà un'occhiata veloce all'orologio che porta al polso.
Segna le 14.22.
Se Maggie ha mandato quel messaggio prima di partire di casa le ci vorrà poco meno di mezz'ora prima di arrivare.
Decide di sedersi al bar di fronte, lo stesso in cui le ha detto "Ti amo" per la prima volta, e ordina una spremuta d'arancia e una fetta di torta al cioccolato. Si siede all'interno perché fa veramente troppo freddo per stare fuori ad aspettare Maggie, e poi, se i suoi calcoli sono giusti, farà in tempo anche a fare una fermata veloce al bagno prima di uscire e andare al punto di ritrovo.
Dopo un paio di minuti torna il cameriere con la sua ordinazione. Najwa beve un sorso della sua spremuta e dà un primo morso alla torta quando sente il telefono vibrarle in tasca.
Posa di nuovo la torta nel piatto e si affretta ad estrarre l'iPhone per controllare da chi provenga la notifica.
Ovviamente è Maggie che la avvisa con un audio di dieci secondi che è sulla strada, c'è traffico, ma in poco tempo sarà da lei. La saluta con un Te quiero quasi sussurrato, quasi avesse paura di farla scappare via se dovesse pronunciarlo ad alta voce.
Najwa są che non potrebbe mai farlo, e il pensiero che la biondina stia così male a causa sua le fa stringere il cuore.
Blocca lo schermo del telefono e lo rimette in tasca. Poi riprende a sorseggiare la spremuta. Quando è quasi arrivata in fondo riappoggia il bicchiere sul tavolo e finisce la fetta di torta.
Controlla di nuovo l'orologio e si accorge solo in quel momento di quanta agitazione abbia addosso. Non le piace litigare con Maggie, men che meno per delle sciocchezze, ma la verità è che aveva davvero bisogno di staccare la spina e non è sicura di volersi scusare per questo.
L'orologio ora segna le 14.37.
Mancano meno di quindici minuti al loro incontro e Najwa vorrebbe solo che passassero il più in fretta possibile. Ha bisogno di rivedere Maggie, ha bisogno di chiarire le cose, e quella libreria è probabilmente l'unico posto al mondo che entrambe possono considerare "zona neutrale", come la Svizzera.
Muove la gamba su e giù, sempre più agitata. Si sente di nuovo una ragazzina alle prese con la prima cotta. Con Maggie è sempre stato così e sempre lo sarà.
Finisce la spremuta e va al bagno.
Al suo ritorno il tavolo è già stato sparecchiato.
Decide di pagare e uscire.
Fuori l'aria è gelida così allunga il passo verso la libreria dove troverà riparo dal freddo.
Una volta dentro controlla di nuovo l'orologio.
Sono le 14.46.
Maggie dovrebbe arrivare a momenti.
Estrae di nuovo il telefono dalla tasca e controlla i messaggi.
Ce ne sono due da parte di Alejandro e uno di Teo, ma niente da Maggie.
"Probabile stia ancora guidando.", dice Najwa a sé stessa cercando di scacciare una strana sensazione di inquietudine dalla sua testa.
Le invia un breve messaggio.
<< Cariño, yo estoy aquí esperándote. Llámame cuando llegues. >>
Preme invio e su whatsapp compare la doppia spunta che indica che il messaggio è stato recapitato, tuttavia le spunte non si colorano di blu. Maggie non è online.
Decide di andare a sedersi ad uno dei tavoli a cui solitamente si siedono gli studenti quando si recano lì per qualche ricerca scolastica. Rimane in silenzio anche se la sensazione di ansia di poco prima sembra non volerla abbandonare.
Controlla per l'ennesima volta l'orologio e poi il telefono.
Nessuna risposta.
Ora sono le 15.56.
Prova a costringere sé stessa a calmarsi, ma per qualche motivo non ce la fa.
Un paio di minuti più tardi sente le sirene di un'ambulanza suonare in lontananza.
L'inquietudine di poco prima si trasforma in vero e proprio terrore.
E se fosse successo qualcosa alla biondina?
Non potrebbe mai perdonarsi di averla fatta venire fin lì quando è stata lei a scappare via, e tutto per una stupida scenata dettata dagli ormoni. Avrebbe dovuto capirla. Sarebbe dovuta restare.
Le viene da vomitare.
Squilla il telefono.
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Hola!!
Ho deciso di pubblicare questo mini mini capitolo che serve per aprire quello di mercoledì. Non odiatemi, mi piacciono le tragedie lol os quiero mucho!
baci,
Debs
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Somewhere only we know (Sequel di Someone to you)
FanfictionNon so ancora come questa storia andrà a finire. Non lo sanno nemmeno Najwa e Maggie in fondo. Sequel di Someone to you