Capitolo 3

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La serata con Teo scorre tranquilla. Lui è innamorato del monopattino elettrico che gli hanno regalato Maggie e sua madre. Najwa sorride a trentadue denti. Vedere suo figlio felice è la cosa più importante della sua vita.

Maggie la tiene stretta a sé facendole scivolare un braccio intorno alla vita e Najwa appoggia delicatamente la testa sopra a quella della biondina poco più bassa di lei.

"Lo sapevo che gli sarebbe piaciuto da morire!", le dice Maggie all'orecchio.

Najwa sorride e scostandosi leggermente da lei per guardarla negli occhi le dice: "É tutto merito tuo! Hai avuto un'idea geniale con questo regalo!"

Si sporge verso di lei e le dà un delicato bacio a stampo che nessuno nota perché sono tutti troppo concentrati a guardare Teo che sta già provando il monopattino dentro al ristorante rischiando di rompere qualcosa.

"Ricordami di proibirgli di usarlo dentro casa.", dice Najwa ridendo rivolta verso Maggie.

"Per quanto sarebbe divertente vederti rincorrerlo per tutta casa con una ciabatta in mano per cercare di fermarlo, devo ammettere che hai ragione.", aggiunge ridendo.

Najwa si allontana un attimo da lei e si avvicina a Teo per dirgli che lei e Maggie stanno per andare a casa, ma che lui può fermarsi ancora un po', l'importante è che non faccia niente di stupido come far cadere qualcosa con il monopattino.

Vede Teo annuire e allungarsi verso la madre per darle un veloce bacio sulla guancia. Maggie trova quella scena così dolce e famigliare che per la prima volta nella vita si chiede come sarebbe lei se dovesse diventare madre. Non ci hai pensato molto prima. Ha sempre messo la carriera al primo posto e da quando sta con Najwa quel pensiero l'ha sepolto ancora più in profondità. Non ha mai avuto un istinto materno dopotutto, eppure ora, proprio in questo momento, stranamente non riesce a smettere di pensarci.

Viene riportata alla realtà da Najwa che si avvicina a lei prendendola per mano.

"Allora andiamo?", le dice.

Maggie annuisce senza dire una parola e la rossa si accorge che c'è qualcosa di strano in lei.

"Che c'è?", le chiede.

Maggie scuote le spalle senza capire cosa intenda esattamente.

"Sembra tu abbia appena visto un fantasma, biondina.", le dice sorridendo e baciandole una tempia.

"Oh, non è niente...stavo solo riflettendo su una cosa, ma niente di importante non preoccuparti.", le dice semplicemente senza approfondire troppo.

Decide che non è un buon momento per parlare di ciò che le è appena passato per la testa. Dopotutto non hanno mai parlato di avere figli insieme e non è nemmeno sicura che Najwa ne voglia. Lei ha già Teo e per di più, Maggie ne è sicura, se dovesse sollevare la questione le direbbe che è troppo vecchia per crescere un altro figlio.

La segue in auto e si siede accanto a lei dal lato del passeggero, ancora senza dire una parola. Anche questa volta Najwa lo nota e si affretta a chiedere: "Sei sicura di stare bene? É da quando ho salutato Teo che hai quell'espressione..."

"Quale espressione?!"

"Non so...è come se all'improvviso fossi diventata triste. É successo qualcosa nei due minuti in cui mi sono distratta?!", dice ridendo per smorzare la tensione che sembra essersi creata.

"No, niente. Davvero. Forse sono solo un po' stanca.", le dice sforzandosi di sorridere.

Si sente in colpa per averle mentito così, ma non ha voglia di discutere di un argomento così delicato proprio ora.

Najwa non è troppo convinta, ma finge di aver capito e la lascia stare.

Mette la musica e per dieci minuti buoni nessuna delle due parla, poi Najwa che odia il silenzio tra di loro più di ogni altra cosa dice: "Se sei troppo stanca per parlare allora credo che dovremmo rimandare quello che avevamo pianificato per stasera a un altro giorno..."

Gli occhi di Maggie si accendono all'istante e la sua mente scaccia all'improvviso tutti i pensieri che l'hanno assillata nell'ultimo tratto di strada. Sa perfettamente a cosa si sta riferendo. Prima di uscire di casa le aveva promesso che una volta tornate avrebbero fatto l'amore come si deve. Lei di certo non vuole perdersi questa occasione. Per una volta che hanno casa libera sarebbe da stupidi non approfittarne.

"Non sono così stanca.", afferma decisa.

Najwa la guarda di sfuggita prima di riportare l'attenzione sulla strada.

"Tranquilla, biondina...se preferisci andare a dormire non mi offendo.", le dice ancora provocandola.

"Non ho mai detto di voler andare a dormire!", le dice quasi piagnucolando.

"No, però mi hai detto che eri stanca e non vorrei mai toglierti il tuo sonno di bellezza.", la prende in giro.

"Non succederà niente se per una volta non dormo per otto ore filate.", le dice ancora Maggie tentando di convincerla, anche se sa che in realtà Najwa non ha bisogno di suppliche perché in realtà desidera fare sesso tanto quanto lei.

"Se lo dici tu...", le dice ammiccando.

Maggie sorride di nuovo e Najwa si rilassa. La sua Maggie è tornata. Non sa esattamente cosa le sia passato per la testa poco prima, ma ora non le importa. Tutto ciò che vuole è mettere la macchina in garage e trascinarla in camera da letto il più velocemente possibile.

Quando arrivano sono già le due di notte. Maggie soffoca uno sbadiglio. Non vuole che Najwa la veda e pensi che è troppo stanca per quello che ha in mente.

Najwa in realtà nota che la biondina ha gli occhi assonnati. Anche lei è stanca, ma è sicura che potranno resistere ancora un altro po'. Ha bisogno di Maggie. La desidera da quando nel pomeriggio l'ha scopata su quel maledetto divano, ma non ha avuto tempo di finire.

La attira a sé per un bacio passionale che Maggie ricambia appoggiando le mani dietro la sua testa per avvicinarla ancora di più a sé.

"Ok, biondina. In camera da letto!"

Maggie protesta per un attimo. Non ha voglia di aspettare. Non ha voglia di fare le scale. La vuole qui e ora. Ma Najwa la allontana e si volta salendo in camera da letto. A Maggie non resta che seguirla.

I pensieri di qualche ora prima sono scomparsi. Ora c'è solo Najwa e il suo incredibile profumo alle rose che la segue ovunque come una scia. É quel profumo così famigliare che accoglie Maggie ogni volta che torna a casa.

Si affretta a seguirla in camera da letto e chiude la porta dietro di sé. Per adesso l'unica persona su cui si vuole concentrare è la meravigliosa donna dai capelli rossi sdraiata sul loro letto.

Somewhere only we know (Sequel di Someone to you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora