Capitolo 5

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"Ehi, biondina...è ora di alzarsi!", le dice Najwa scuotendole piano la spalla per svegliarla.
Maggie brontola un po'. Non è ancora pronta a lasciare quel letto. Ed è così dannatamente stanca. Ma Najwa insiste.

"Lo so che hai sonno ma ha appena chiamato quel fotografo di cui mi parlavi l'altro giorno. Ha detto che vorrebbe incontrarti più tardi per un aperitivo e parlare di cosa avevi in mente per il progetto."

Maggie si arrende e apre gli occhi. Il lavoro l'attende. Ha insistito lei per fare quelle foto e ora non può disdire tutto all'ultimo minuto.
Alza la testa per guardare l'orario sulla sveglia. Sono le 7.35. Cazzo ha dormito poco più di tre ore. Vorrebbe solo sprofondare di nuovo la testa nel cuscino e fingere che Najwa non l'abbia mai chiamata.
La rossa si mette a ridere divertita dalla scena. Maggie è più difficile da far alzare di Teo. Lui almeno riesce sempre a convincerlo promettendogli una bella fetta di torta. Ma con la bionda è tutta un'altra storia. Lei sa essere tremendamente testarda quando vuole.
Maggie la guarda imbronciata.

"Si può sapere come fai ad essere già sveglia e così attiva di prima mattina dopo aver dormito solo tre ore?", le chiede con la voce ancora impastata dal sonno.

"Abitudine. Mi sveglio sempre presto!", le dice allungandole una tazza di caffé che Maggie prende senza fare troppi complimenti.

Si siede sul letto e mentre sorseggia il caffè caldo guarda Najwa sistemarsi i capelli di fronte al grande specchio attaccato all'armadio.
Dio è così bella! E non mostra nemmeno una minima traccia di stanchezza. Per fortuna che diceva di essere troppo vecchia! In questo momento è Maggie a sentirsi una vecchia.
Najwa si volta a guardarla per assicurarsi che stia ancora bevendo il caffè e non sia tornata a dormire. Maggie incrocia il suo sguardo e le fa una linguaccia.
"Sta tranquilla, ora mi alzo!!", dice prima di mettere le ciabatte e alzarsi dal letto per dirigerso al bagno e lavarsi i denti.

"Ehi, biondina...credi di potercela fare senza di me oggi?", le chiede.
"Perché?! Dove devi andare?"
"Vado a prendere Teo e lo porto dai nonni. Poi dovrei vedermi con Ivan. A quanto pare ha qualche nuovo progetto da mostrarmi e avrei voluto rifiutare ma ha insistito e non sono riuscita a dirgli di no."
Maggie alza la testa e guarda il riflesso di Najwa nello specchio.
"Va bene! Ma ci sarai per cena?", le chiede speranzosa.
"Ovviamente!! Anzi spero di arrivare anche prima!", le dice ammiccando.
Maggie sputa il dentrifricio nel lavandino e lo risciacqua.
"Benissimo!! Allora ci si vede più tardi."
Si volta verso di lei per darle un bacio veloce, ma la mano di Najwa si ferma sulla sua coscia nuda più a lungo del previsto.
"Non stavi andando via?", le chiede ridendo.
"Sì, ma non è colpa mia se sei irresistibile!", le dice dandole una pacca sul sedere e baciandola ancora una volta.
"Tieni le mani a posto o finirai col fare tardi e poi darai la colpa a me!", la avvisa Maggie.
Najwa alza le braccia in segno di resa.
"Ok, ok! Hai vinto tu! Me ne vado! Piuttosto vedi tu di non fare tardi. Quel fotografo mi sembra un perfettino dalla voce. Sicuramente arriverà con almeno dieci minuti d'anticipo.", le dice prima di uscire dal bagno.

Maggie alza gli occhi al cielo ridendo per il modo che ha Najwa di giudicare la gente da qualcosa di così stupido come la voce. Le basta sentire due parole e ha già inquadrato la persona. Raramente si sbaglia. È come una sorta di sesto senso che ha. Teo dice che è il suo superpotere.

La sente chiudere la porta di casa. Ora è da sola. È in questo momento che per un attimo riaffiora il pensiero che l'ha tormentata la sera prima. La domanda si forma spontanea nella sua mente.

Come sarei come madre?

Cerca di scacciare l'idea un'altra volta ma senza troppo successo. Ha ricominciato a pensarci e non può farci niente. Ma la cosa che più fatica a capire è perché quell'idea le sia venuta in mente proprio ora, così all'improvviso quando prima non ci aveva mai minimamente pensato. Forse è il fatto di stare con Najwa che è una madre fantastica che glielo fa pensare. Vorrebbe provare anche lei la stessa gioia che vede negli occhi di Najwa quando vede Teo entrare dalla porta di casa.
Eppure lo sa benissimo che è un argomento che non può sollevare.
O forse sì? Forse dovrebbe solo parlarne con Najwa e tastare un po' il terreno senza crearsi troppe aspettative. In fondo è sicura che lei capirebbe.

È totalmente presa dai dubbi quando sente il telefono squillare. Lo sblocca e avvia la chiamata.
"Pronto?"
"Ehi, sono Remy! Il fotografo ricordi?", le dice la voce maschile all'altro capo del telefono.
"Certo che mi ricordo! Mi ha detto Najwa che hai chiamato prima per vederci per un aperitivo giusto?", gli chiede per assicurarsi che voglia ancora incontrarla.
"Esatto! Va bene se ci troviamo per le 11 in centro?"
"Perfetto! A dopo allora!"
"A dopo!", dice prima di riagganciare.

Ha ancora più di due ore quindi decide di scendere al piano di sotto e guardare le notizie alla tv.
Accende ma nessun canale sembra attirare la sua attenzione. La sua mente sta ancora vagando tra i pensieri di prima.
Sente la necessità di parlare con Najwa il prima possibile o è sicura che impazzirà. Eppure la sola idea di dirle ciò che le passa per la testa la spaventa. È una sensazione strana: da un lato vorrebbe condividere tutto con la persona che ama e dall'altro teme la sua reazione.
Manda giù un sorso d'acqua e torna in camera per scegliere il vestito da mettere per incontrare Remy. È un incontro di lavoro quindi opta per un paio di pantaloni neri e una camicia bianca a righine. Si guarda allo specchio soddisfatta del look, poi infila un paio di sandali bassi e corre in bagno a sistemarsi i capelli e mettersi un filo di trucco.
È talmente impegnata a prepararsi che ancora una volta si dimentica delle sue preoccupazioni. Per parlare con Najwa ci sarà tempo in un altro momento, ora deve occuparsi della sua carriera e ha un estremo bisogno di un nuovo book fotografico. Remy è la distrazione perfetta per una giornata che le sembra già partita con il piede sbagliato.
In men che non si dica sono le 10.15. Maggie afferra la borsetta ed esce di casa. Sale in auto e abbassa il volume assordante della radio che Najwa ha sempre il vizio di lasciare accesa.
Avvia il motore e si dirige in centro pronta ad incontrare il fotografo con cui, con un po'di fortuna, dovrà lavorare nelle settimane successive.

Somewhere only we know (Sequel di Someone to you)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora