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Act 13: out of the closet

I tre avevano passato la maggior parte del tempo a passeggiare per il centro di Seul, si erano fermati a prendere qualcosa da bere e talvolta anche in qualche negozio.
Minho si aspettava di sentirsi escluso dai due, invece doveva dire che Megan era stata molto propensa a renderlo partecipe dei discorsi che stavano avendo.

Se doveva dire la verità, Jisung aveva ragione, Megan era davvero una ragazza molto simpatica. Probabilmente, se non l'avesse considerata la sua eterna rivale, avrebbero potuto anche diventare amici.
Insomma, non che Minho trovasse particolarmente simpatiche le persone che preferivano i cani ai gatti, ma su quello si poteva lavorare.

In conclusione, l'uscita non era stata così male come Minho si aspettava. Sarebbe stata addirittura piacevole, se solo Megan non avesse mai perso l'occasione di starsene addosso a Jisung, in ogni momento.

Letteralmente. Se ne stava perennemente attaccata al suo braccio e lo riempiva di complimenti.
Minho sapeva che le usanze occidentali fossero ben diverse da quelle orientali, ma era più che sicuro che ci stesse spudoratamente provando con Jisung.

D'altra parte, Jisung aveva colto il motivo delle sue avance, ed era visibilmente a disagio mentre cercava un modo educato per rifiutarle.
Questo infastidì particolarmente Minho, che si ritrovò ad insultare mentalmente la ragazza.
Insomma, si vedeva che Jisung fosse imbarazzato, perché si ostinava a continuare quel teatrino?

Alla fine, camminando, si erano ritrovati a quel famoso parco dove Jisung aveva conosciuto Megan.
Ora come ora, per quanto la ragazza potesse essere cordiale, desiderava di non esserci mai entrato; almeno così si sarebbe risparmiato la gelosia, l'ansia e la dichiarazione fallita.

Comunque, non appena ebbero varcato il cancello, si sedettero sul prato.
Continuarono a parlare ma, almeno secondo Minho, ad un certo punto Megan era diventata davvero fin troppo fastidiosa.

Davvero, non poteva lasciare in pace il povero Jisung?

Il suo continuo flirt era diventato quasi insopportabile, tanto che Minho decise di risponderle, per metterla a tacere una volta per tutte.
O almeno, l'avrebbe fatto se Jisung non l'avesse preceduto.

Se le avesse risposto, le avrebbe sbottato contro e probabilmente dopo ci avrebbe anche litigato, invece Jisung proseguì con tutta la calma del mondo, il che sorprese molto il maggiore.

"Megan, sei molto simpatica e mi trovo bene con te." la interruppe appunto Jisung, cercando un modo più gentile per rifiutare le sue avance che erano diventate più che ovvie. "Sei una ragazza fantastica, davvero, saresti perfetta come fidanzata e apprezzo moltissimo le tue attenzioni, mi sento lusingato. Ma mi dispiace dirti che sarebbe tempo perso. Insomma, a me piacciono i ragazzi." Minho sussultò a quelle parole, rendendosi conto che la teoria di Hyunjin fosse giusta.
"Davvero, non dispiacerti, sei molto bella e sono sicuro che tantissimi ragazzi ti vorrebbero, ma non sono io quello giusto."

Sentendo quelle parole, Minho avrebbe fatto i salti di gioia, letteralmente parlando, ma si contenne e rimase lì seduto, passando lo sguardo da Jisung a Megan e viceversa.
Tuttavia, a parte la situazione imbarazzante che si era creata, Minho non poteva esserne più felice.

Chiaramente il fatto che Jisung fosse gay non voleva dire che fosse per forza innamorato di lui, ma almeno Megan, e qualsiasi altra ragazza esistente, erano fuorigioco adesso.

Lei rimase a guardarlo per un po', senza professare parola e visibilmente imbarazzata.
"Ehm, wow." disse dopo un lungo silenzio imbarazzante. "Apprezzo la sincerità, grazie per essere stato onesto, credo?"

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora