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Act 18: finding the answer

Finalmente, il giorno successivo, Jisung era riuscito a parlare con Felix.
Aveva davvero bisogno di consultarsi con lui, sperava che in quel modo sarebbe riuscito a porre una risposta ai suoi dubbi.

"Credo che mi piaccia Minho." aveva detto nettamente, una volta che il migliore amico si era presentato a casa sua.
Lui ne era rimasto sorpreso, ma poi aveva esultato allegramente.

"Detto sinceramente, mancavi solo tu a capirlo." disse e prese a spiegargli come lui stesso lo avesse già compreso da tempo, ma non gli aveva mai detto nulla per non condizionare i suoi pensieri.
Jisung scosse la testa, sbuffando, per poi abbandonarsi stremato sul letto.

"Non lo so." disse soltanto, per poi lasciare che Felix gli facesse da psicologo, davanti a due tazze di cioccolata calda, esponendogli tutte le sue preoccupazioni sul non saper stabilire se quelli fossero sentimenti romantici o fonte di una profonda amicizia.

"Forse, proprio perché sono sensazioni nuove, dovresti ascoltarle. Insomma, se non le hai mai provate prima, c'è un motivo e, in ogni caso, da come ne parli sembrano parecchio forti." gli consigliò infine, mentre sorseggiava la sua cioccolata, forse ancora troppo calda, tanto che con molte probabilità sarebbe finito con la lingua ustionata.
"Comunque sei solo tu a poterlo stabilire, non posso scegliere per te."

Felix aveva ragione. Sicuramente, quelle emozioni parevano tanto nuove proprio perché non gli era mai piaciuto nessuno in tutta la sua vita.
Doveva ammetterlo, Minho gli piaceva davvero, era inutile continuare a nascondersi. Non poteva più negarlo a se stesso.

"Mi piace Minho." affermò quindi, dopo interminabili minuti di silenzio spesi a ragionare sulle parole appena dette dal minore.

"Sia lodato! Finalmente ti sei convinto!" esclamò quello, ignorando l'occhiataccia che Jisung gli aveva riservato.

In un primo momento, si ritrovò felice. Finalmente aveva dato conferma ai suoi dubbi, poteva smettere di pensarci insistentemente.
Poi però ci rifletté meglio, e tutta la felicità ed il sollievo sparirono: cosa avrebbe dovuto fare?

Non aveva mai vissuto un'esperienza del genere e si trovò ben presto nel panico. E adesso? Non si sarebbe sentito a disagio con Minho?
"Che faccio adesso?" chiese, aggrottando le sopracciglia.

"Dovresti prenderti del tempo per pensarci meglio, ma se fossi in te mi dichiarerei."

Jisung quasi si strozzò con la cioccolata calda che stava bevendo. Impossibile, non avrebbe mai potuto.  Cosa sarebbe successo se lui fosse venuto a conoscenza dei suoi sentimenti?
L'avrebbe rifiutato, sicuramente.

Dai, Minho era bello, talentuoso e popolare, perché gli sarebbe mai dovuto importare di uno come lui? Era già stato un atto divino se era riuscito a diventare suo amico, pensa fidanzarcisi!
Lui era, indiscussamente, estremamente importante per il minore. In qualche modo aveva bisogno di lui.

Il che era ovviamente reciproco, ma di questo Jisung ancora non ne era a conoscenza.

Se mai avesse scoperto i suoi sentimenti, si sarebbe forse allontanato?
Jisung non poteva assolutamente permettere che succedesse una cosa del genere. Minho ormai faceva parte della sua vita sotto tutti gli aspetti, essa sarebbe diventata completamente vuota senza di lui.
Davvero, non passava un giorno senza che i due si vedessero o si sentissero, magari stando in chiamata per ore e ore, parlando di qualsiasi cosa li passasse per la mente.

E Jisung smetteva di sentirsi tremendamente solo come al solito. Quel dannato bisogno di far parte di un gruppo per un po' spariva e pensava che Minho gli bastasse. Che stava bene così, anche solo con lui e non circondato da amici.

Aveva bisogno di Minho. Aveva bisogno di lui per stare bene.
E Minho aveva bisogno di Jisung. Ma, a questo punto, la domanda sorgeva spontanea: Minho aveva bisogno di Jisung nello stesso modo in cui quest'ultimo necessitava di lui?

Era più che sicuro che Minho non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti, ma se li avesse conosciuti magari li avrebbe accettati e avrebbe imparato a conviverci. Questo pensiero tranquillizzò Jisung, ma probabilmente il loro rapporto non sarebbe più stato lo stesso e il maggiore avrebbe iniziato a trattarlo in modo differente.
E non voleva che succedesse. Assolutamente. Forse avrebbe dovuto nascondere i suoi sentimenti per un po', sarebbe stato meglio per tutti.

Scosse la testa. "No, non potrei mai. Andrebbe a finire malissimo e non posso perdere l'amicizia di Minho, è davvero molto importante per me." sospirò, facendo sbattere nervosamente il cucchiaino contro la tazza.
"E poi, sentiamo. Come dovrei dichiararmi?"

"Non so. Tra poco è il suo compleanno, perché non organizzi qualcosa di carino per confessarti?"

Jisung ci pensò su, sarebbe stata una bella idea e sicuramente una cosa molto romantica; tuttavia, almeno per il momento, non aveva alcuna intenzione di dichiararsi, così lasciò perdere e bocciò subito l'idea.

Spazio autrice🦕

scusate per il capitolo tanto corto aaaaaaaaa perdonatemi, ma in fin dei conti è di passaggio quindi mi auguro sia okay.

scusate per l'assenza ma sono stata poco bene e avevo bisogno di prendermi un po' di tempo, giuro che proverò ad aggiornare più frequentemente.

non voglio che sembri che sto mettendo da parte birthday ma spero possiate capire che sento il bisogno di aggiornare Skinny love,

a proposito, se non l'avete ancora letta e vi va di leggere una storia abbastanza pesante (per favore leggete il TW) vi consiglio di farci un salto.
scusate lo spam🤱🏼

comunque spero che voi stiate tutti bene, ricordatevi di bere tanta acqua<3

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora