21

561 72 18
                                    




Act 21: thunderstorm

Minho si guardò allo specchio, mentre spruzzava il profumo sul collo e nella felpa che aveva indosso.
Ottobre era finalmente giunto alla fine e aveva deciso di vedersi con Jisung, più che sicuro che da novembre in poi avrebbe avuto così tanti compiti da riuscire a vedere a malapena la luce del sole.

Si sentiva strano, quel mese era sembrato infinito. In realtà, erano successe così tante cose belle che quasi Minho aveva paura che finisse. Il suo rapporto con Jisung si era rafforzato tanto e tra i due c'era quasi stato un bacio...come sarebbe andata adesso? Nessuno dei due era ancora riuscito a superare del tutto l'imbarazzo, e se avessero perso i rapporti? No, non avrebbe potuto sopportarlo. Aveva aspettato anni e adesso aveva ottenuto tutto ciò che aveva sempre desiderato, non poteva permettere che se ne andasse.

La sua vita, probabilmente, non sarebbe stata più la stessa. È vero, si conoscevano da poco più di un mese, ma avevano legato talmente tanto che gli mancava il respiro al solo pensare di poter perdere i rapporti.
E poi, quel quasi bacio... forse Jisung nutriva gli stessi sentimenti che Minho aveva per lui. O forse era solo stato preso dalla foga del momento.
Qualsiasi cosa provasse il minore, era meglio lasciar perdere. Come già detto, non poteva permettersi di fare una qualche mossa azzardata e perdere la sua fiducia, non se lo sarebbe perdonato.

In ogni caso, non appena ebbe finito di prepararsi, prese il cellulare e il portafogli e uscì di casa.
Si sarebbero visti al solito parco e poi avrebbero fatto un giro per la città, come al solito. Magari poi si sarebbero fermati a mangiare in qualche posto carino. In realtà, essendo quella probabilmente l'ultima volta in cui sarebbero potuti uscire prima di cadere nell'inferno scolastico, Minho avrebbe voluto fare qualcosa di speciale. Tuttavia, il solo passare del tempo insieme era più che abbastanza.

Iniziò a camminare verso il luogo dell'incontro. Aveva deciso di non prendere l'auto, dopotutto il tragitto era breve e tirava un leggero venticello, ma molto piacevole.
Subito intravide Jisung che da lontano lo salutava, facendogli cenno di avvicinarsi, e sorrise. Nonostante l'imbarazzo, sicuramente avrebbero passato una bella serata.



Jisung e Minho a fine serata si ritrovarono quindi seduti in un café, nel gazebo esterno, dato che i posti interni erano terminati, il quale era tappezzato dalle decorazioni nere e arancioni in occasione di Halloween.
Jisung era più che sicuro che entrambi avrebbero preferito trascorrere la serata a girare per il quartiere per fare dolcetto o scherzetto, ma erano belli che grandi ormai e probabilmente li avrebbero chiuso la porta in faccia.
Se solo avessero avuto un fratello minore da usare come scusa!

Oppure, avrebbero adorato passare quella sera ad Itaewon. Già, sarebbe stato benissimo. Spesero una buona parte del tempo a fantasticare di essere lì, sarebbe piaciuto tanto ad entrambi, un sogno.
Ma non era tra le opzioni: Jisung era ancora minorenne, probabilmente non sarebbe potuto entrare in nessun locale. Chissà, magari tra un paio di anni ci sarebbero andati, insieme.

Quel "piacevole venticello", ora che il sole era tramontato, era diventato abbastanza freddo e Jisung, che aveva addosso una giacca molto leggera, adesso si pentiva di quella scelta. Ovviamente, l'inverno era sempre più vicino, come aveva fatto a non pensarci prima?
"Vuoi andare a casa?" chiese Minho, sobbalzando leggermente a causa di un grande tuono che aveva rotto il silenzio della sera, avendo notato quanto il minore fosse infreddolito. Lui, a differenza di quest'ultimo, era arrivato munito di felpa, che lo riparava dal forte vento.

"No, no, sto bene." aveva risposto. Tuttavia, quando le prime gocce di pioggia iniziarono a scendere dal cielo, provocando un fastidioso rumore sul tetto del gazebo, capirono che fosse il momento di andarsene, prima che il tempo peggiorasse ulteriormente.

Forse quella era stata la peggiore decisione mai avuta, forse avrebbero semplicemente dovuto aspettare lì al coperto che smettesse di piovere perché, poco dopo aver lasciato i soldi sul tavolo ed essersi allontanati, iniziò a piovere molto più forte.
Così i due si ritrovarono a correre sotto la pioggia, mentre il cielo veniva illuminato ogni tanto dai lampi, con la paura di scivolare a causa dell'asfalto bagnato e finire con i pantaloni zuppi in men che non si dica.

spazio autrice<3
GUESS WHOS BACK‼️‼️‼️
già ragazzi, non è un miraggio, sono proprio io!
scusatemi tanto per l'attesa, so che avete aspettato fin troppo, ma non mi pento di aver messo la mia salute al primo posto.
ora sto bene, voglio continuare a scrivere e spero di finire birthday entro la fine dell'anno.
vi voglio tanto bene, grazie mille per avermi aspettata. mi siete mancati tanto <3

comunque, voi come state? tutto bene? fatemi sapere

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora