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Act 5: I was about to ask you the same thing

Minho era seduto su una delle panchine del parco, con il cuore che gli batteva all'impazzata a causa del nervosismo e lo sguardo puntato continuamente sull'orologio.

Il giorno prima lui e Jisung si erano scambiati qualche email e avevano deciso di incontrasi lì e Minho, un po' per la paura di tardare come la sera del compleanno, un po' per cercare di calmarsi, era arrivato lì con mezz'ora d'anticipo.

Era davvero felice di poter uscire con Jisung, ma allo stesso tempo era estremamente preoccupato.
E se non fosse piaciuto a Jisung? Se l'avesse ritenuto noioso e fastidioso?
Era quasi certo che avesse accettato il suo invito soltanto per ricambiare il favore di avergli tenuto compagnia un paio di sere prima, sperava soltanto di non essere troppo terribile.

Ai suoi occhi Jisung era così prezioso, e lui chi era in confronto a lui? Poteva davvero permetterselo?
Prese un grande respiro. Non era il momento per quei pensieri negativi, non poteva lasciarsi sfuggire quell'occasione.

Jisung, d'altra parte, provava le stesse insicurezze.
"Sicuramente mi ha invitato ad uscire soltanto perché tutti i suoi amici sono in vacanza e non ha niente da fare." aveva detto al migliore amico, mentre si preparava per l'incontro. In realtà, se fosse stato per lui, nemmeno avrebbe accettato l'invito. Aveva paura che qualcosa potesse andare storto e che Minho si sarebbe preso gioco di lui, tuttavia non voleva essere maleducato e in più quest'ultimo era stato molto gentile un paio di sere precedenti, forse avrebbero potuto passare un momento simile, magari questa volta senza pianti.

Quando Jisung arrivò al luogo dell'incontro, cercò l'altro ragazzo con lo sguardo e, in un primo momento, la preoccupazione che avesse potuto dargli buca lo assalì.
Però, non appena notò Minho seduto su una panchina che si sbracciava per attirare la sua attenzione, capì che forse doveva soltanto rilassarsi. Sicuramente l'uscita non sarebbe andata così male come se la immaginava.

Corse subito verso di lui, per poi salutarlo e scusarsi per l'attesa una volta che lo ebbe raggiunto.
"È da tanto che sei qui?"

"No, giusto un paio di minuti." mentì quello, invitando l'altro a sedersi di fianco a lui.

"Sai, penso che comunicare con le email sia un po' scomodo..." si fece avanti Jisung, dopo i classici come stai? e tutto bene, tu?, "Mi chiedevo se volessi che ci scambiassimo il numero."

Minho ci mise un po' per realizzare. Jisung gli aveva appena chiesto il numero. Ciò stava a significare che voleva rimanere in contatto con lui?
Era così felice che avrebbe urlato, ma invece si limitò a sorridere e si affrettò a rispondere affermativamente. Non poteva di certo sembrare un pazzo scalmanato al loro primo incontro.

"Stavo per chiedere la stessa cosa."

Presero a parlare di argomenti comuni, come scuola, amici, lavoro e cose del genere. L'insicurezza iniziale si era man mano dissolta ma si poteva ancora percepire un po' di tensione da parte del minore.
E come era carino con le gote arrossate, mentre sorrideva imbarazzato . Minho lottò contro se stesso per reprimere la voglia di riempire il suo viso di baci. "Non adesso," si disse "magari quando avremo un po' più di confidenza."

Dopo avevano deciso di alzarsi e camminare per un po', si erano fermati a bere un frullato e avevano passeggiato per le vie principali della città.
Probabilmente Minho non avrebbe mai scordato l'espressione meravigliata che Jisung aveva assunto quando erano passato davanti la vetrina del negozio di strumenti musicali.
Annotò mentalmente una chitarra come idea regalo per il suo prossimo compleanno, benché mancasse letteralmente un anno.

Alla fine, essendo abbastanza tardi, erano anche andati a cenare insieme.
Si erano divertiti, nessuno dei due poteva negarlo.

Minho in particolare, si sentiva felice. Erano letteralmente anni che aspettava questo momento, aveva speso notti intere pensando a come sarebbe stato poter parlare con lui, mentre magari sorseggiavano una bibita camminando per le vie di Seul, oppure mentre mangiavano qualcosa preso d'asporto, seduti sul marciapiede... e finalmente aveva l'occasione di farlo. Aveva l'occasione di spenderci un po' di tempo insieme e magari prima o poi avrebbero messo in atto tutte le attività che Minho aveva immaginato.

"Da che parte vai?" gli aveva chiesto Jisung, una volta usciti dal locale.
Gli spiegò brevemente dove si trovasse casa sua e l'altro esultò.
"Facciamo la stessa strada!"

Durante il tragitto di ritorno, Jisung aveva parlato a vanvera di cose puramente casuali e Minho era rimasto ad ascoltarlo silenziosamente.
Per molti quello sarebbe stato un discorso inutile, uno di quelli fatti per perdere tempo e nient'altro. Ma, qualsiasi cosa Jisung dicesse, Minho non l'avrebbe mai potuta ritenere inutile, o addirittura una perdita di tempo.
Senza quelle conversazioni tenutevi quella sera, non avrebbe potuto sapere nulla del minore.
Per esempio, non avrebbe mai scoperto che Jisung adorava a dismisura le cheesecake, oppure che non andava pazzo per i libri, ma non appena aveva sentito la trama di Cime Tempestose aveva subito deciso di leggerlo. Non avrebbe mai potuto sapere che il suo colore preferito era il rosso, o che preferiva l'inverno all'estate.
Per lui quelle, per quanto fossero delle piccolezze, erano tutte informazioni utili, che pian piano lo stavano portando ad avere una maggiore conoscenza di Jisung, il che accentuava il suo essere innamorato di lui.


Jisung si tamponò i capelli bagnati con l'asciugamano e, appena uscito dalla doccia, si diresse in camera.
Dopo aver recuperato una maglietta dall'armadio, prese il telefono, aveva promesso al migliore amico che gli avrebbe raccontato l'uscita nei minimi dettagli.

Tuttavia, una notifica attirò la sua attenzione.

Minho
Ehi Jisung, scusa l'orario
Volevo solo ringraziarti per la serata
mi sono divertito molto e mi ha fatto davvero piacere
passare del tempo con te

Istintivamente sorrise e si portò una mano a coprirsi  la bocca, poggiando il telefono contro il petto.

Non si aspettava di poter entrare così in sintonia fin da subito con Minho. Si sentiva strano, non era abituato.

Si affrettò a rispondere.

Spazio autrice😼✨

non mi piace per niente, ma è la seconda volta che scrivo questo capitolo e questa versione è la più decente.

mi cringia un po' mi sembra solo una serie di cliché assurdi, ma meglio di niente insomma~

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora