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Act 11: honestly, I don't want him to have fun

"Non è giusto! Non è giusto, io ci sto provando con Jisung da un mese e questa arriva e si mette in mezzo come se fosse nulla? No, non è giusto." aveva detto Minho, steso sul letto di Hyunjin che, come di consueto, gli stava facendo da psicologo a causa della situazione che stava vivendo con il minore.

"Non puoi incolparla. Dai, lei come può saperlo? Nemmeno Jisung se n'è reso conto, e poi come fai a conoscere le sue intenzioni? Stavano solo parlando di un cane."

"Non difenderla! E poi gli ha chiesto di vedersi! Di vedersi, capisci? Perché dovrebbero vedersi per parlare di un cane?"

Hyunjin sbuffò, stanco delle lamentele del migliore amico. Erano passati due giorni dall'incontro che avevano avuto con quella ragazza, Megan, e Minho aveva passato quel lasso di tempo a parlare con lui di quanto fosse preoccupato del fatto che lei avrebbe potuto rubargli Jisung.

"Allora, sai che non mi piace stereotipare, ma sono abbastanza sicuro che Jisung sia molto gay." fece Hyunjin, ignorando l'occhiataccia che Minho gli aveva rifilato. "Seconda cosa, se sei così infastidito dal fatto che Megan ci stia provando con lui, perché non ti dichiari e gli chiedi di essere il tuo fidanzato? Così nessuno potrà più flirtare con lui."

Minho ci pensò un po' su, sospirando subito dopo. "Non è così semplice. Se dovesse rifiutarmi? Voglio dire, sono felice del rapporto che c'è tra me e lui, e chiaramente mi piacerebbe che si evolvesse in una relazione, ma così rischierei di rovinare tutto. Lo sai da quanto sto aspettando un'occasione del genere. Non so, forse è troppo presto? Lui potrebbe spaventarsi e non volermi vedere più."

"Allora smetti di lamentarti e aspetta che sia qualcun altro a prenderselo. Comunque non è così presto, io e Seungmin ci siamo messi insieme dopo meno tempo."

"Ma è diverso! Vi siete conosciuti online, se ti avesse rifiutato avresti potuto bloccarlo su tutti i social ed eliminarlo dalla tua vita, io e Jisung ci vediamo tutti i giorni a scuola e a volte facciamo anche la strada insieme. E comunque...sarebbe troppo doloroso per me smettere di vederlo."

"Che romantico, mi viene da vomitare." commentò Hyunjin, fingendo una faccia disgustata. In realtà, era davvero addolcito dalle parole del maggiore, tanto che avrebbe voluto urlare per quanto carino sembrasse in quel momento.

"Comunque, fai quello che credi sia giusto. Ti ho dato il mio consiglio, sta a te decidere."

Minho annuì e stava per rispondere, quando il suono di una notifica lo interruppe, inducendolo a guardare il telefono.

Lesse velocemente il messaggio, poi buttò il cellulare, la cui caduta fortunatamente fu attutita dal letto, e diede vita ad una serie di parole sconnesse in simbolo di lamento.

"Che succede?" chiese Hyunjin, un po' stanco del suo continuo lamentarsi.

"Jisung mi ha scritto. Ha detto che oggi esce con Megan. Esce con lei, capito? Adesso lei lo bacerà, si metteranno insieme e le mie speranze di poter essere il suo fidanzato crolleranno!"

"Minho, la smetti di essere così tragico? Si sono incontrati una sola volta, probabilmente Jisung non sa nemmeno come fa di cognome! Per favore, calmati." aveva detto Hyunjin svogliatamente, mentre Minho si calmava e recuperava il telefono per rispondere al messaggio.

"Cosa gli dico? Divertiti? Detto sinceramente, non voglio che si diverta." sbuffò, mentre sperava con tutto se stesso che la serata andasse male.



Intanto Jisung aspettava pazientemente la ragazza con cui si era dato appuntamento al parco visitato qualche giorno prima.

Il loro incontro era stato piuttosto casuale: Ash, il cagnolino di Megan, era andato rincorrere la palla che lei gli aveva lanciato e poi si era fermato a giocare con Jisung, forse per troppo tempo, di fatti la padrona era andata a cercarlo e si era seduta affianco al ragazzo per tenergli compagnia mentre attendeva che Minho tornasse, quando era andato a prendere gli antistaminici.

In realtà inizialmente avevano parlato solo di animali, per i quali Megan aveva una vera e propria passione, e dell'allergia di Jisung, ma poi, una volta scambiatosi i numeri, avevano fatto innumerevoli conversazioni e Jisung non poteva fare altro che pensare che lei fosse davvero simpatica e intelligente.

Era un anno più piccola di lui e, per quanto si conoscessero da poco meno di due giorni, per il momento si trovavano abbastanza bene insieme.
Megan era indiscussamente una persone dolce. Non perdeva l'occasione di riempire Jisung di complimenti e lui, per quanto un po' lo mettesse a disagio, apprezzava.

Insomma, la compagnia di Megan era ben gradita. Infatti, non appena Jisung la vide varcare il cancello del parco, le andò subito in contro, sventolando il braccio per farsi notare.

Megan portava Ash attaccato al guinzaglio e Jisung si promise che, nonostante questa volta fosse munito di farmaci antiallergici nella tasca del cappotto, si sarebbe trattenuto dal giocarsi insieme, o anche solo dall'accarezzarlo.

Non appena si furono raggiunti a vicenda, si salutarono e presero a camminare, parlando di argomenti pressoché comuni, come dell'anno all'estero di Megan, della scuola e così via.

Il sorriso solare della ragazza gli metteva allegria, Jisung prospettava una bella serata.



"È davvero una persona fantastica, mi sono divertito tantissimo." diceva la voce metallica di Jisung, proveniente dal telefono di Minho.

Non troppo tempo dopo l'uscita, infatti, Jisung aveva chiamato Minho per raccontargli come era andata.

"È simpaticissima e mi ha tenuto compagnia, adesso sono molto rilassato, mi ha rallegrato la giornata." aveva detto, tutto eccitato, mentre dall'altro capo del telefono Minho ascoltava tristemente.

"Sono felice per te." mentì invece, sospirando.

"Megan è americana e sta facendo l'anno all'estero qui, vive qui solo da qualche mese, mi sono sorpreso che sapesse parlare così bene il coreano! Ah, poi ho scoperto tantissime cose sulla cultura occidentale! Lo sapevi che in America un sacco di persone hanno le armi in casa? Cioè io l'avevo visto in tantissimi film ma non pensavo fosse vero! E lo sapevi che a scuol-" Jisung smise di parlare sentendo la voce di Minho interromperlo.

"Jisung."
"Sì?"

"Vorrei tanto sentire il resto delle cose di cui avete parlato, ma ho un mal di testa terribile e vorrei andare a dormire prima che peggiori, ti dispiace?" disse, usando la prima scusa che gli era venuta in mente.

Certo, amava sentir Jisung parlare di qualsiasi cosa e l'avrebbe ascoltato per ore e ore, ma di questo passo sarebbe scoppiato a piangere appena avrebbe sentito un'altro elogio su Megan.
Voleva che Jisung parlasse di lui, non di quella.

"Oh, okay, mi dispiace." rispose quindi il minore. "Prenditi qualcosa se non passa, riprenditi presto. Buonanotte."

"Grazie Ji, buonanotte."

Così chiuse la chiamata ma, invece di quanto detto all'amico, non andò a dormire e compose il numero di Hyunjin, per dare vita al suo secondo sfogo giornaliero.


Spazio autrice😼✨

buon anno<3

vi auguro di passare un buon 2021, di stare in salute e al sicuro e di riuscire a realizzare i vostri propositi

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora