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Act 10: puppy

Quel giorno era abbastanza soleggiato, forse fin troppo per quella settimana di ottobre che durante i giorni feriali era stata per lo più ventosa.

Nonostante i rispettivi impegni, Jisung e Minho non avrebbero mai rinunciato all'occasione di vedersi, così approfittarono del bel tempo che c'era quel sabato pomeriggio per passarlo all'esterno, ritrovandosi quindi a camminare per le strade di Seul, stracolme di gente, mentre il minore si era tolto il beanie, che aveva indossato precedentemente e adesso si era sfilato a causa del caldo, e lo teneva in mano, non avendo luogo dove posarlo.

In realtà si era vestito anche fin troppo pesantemente, credendo che il tempo sarebbe stato uguale a quello dei giorni precedenti e, seppur fosse senza cappello, iniziava a sentire caldo, ma per il momento era sopportabile.

Nel frattempo lui e Minho avevano passeggiato tanto: la giornata era fin troppo bella per chiudersi dentro un locale e uscirne dopo ore, così avevano optato per andarsene in giro.

In realtà nemmeno sapevano dove avevano intenzione di andare, stavano proseguendo a caso, senza una vera e propria meta, ma entrambi erano tanto presi dal discorso che stavano avendo da non farci nemmeno caso.

Jisung detestava camminare. Oltre al fatto di condurre una vita sedentaria, che lo conduceva a stancarsi facilmente, proprio non lo sopportava, specialmente in un giorno in cui il tempo era così caldo. Tuttavia, Minho era lì con lui e, per quanto lo riguardava, avrebbero anche potuto fare la cosa più noiosa di questo mondo, ma Jisung si sarebbe sempre trovato bene insieme a quest'ultimo.

Malgrado si conoscessero da poco, per il più piccolo il loro incontrarsi più o meno regolarmente era diventato fondamentale. A volte si chiedeva perfino come avesse fatto solamente a vivere senza la presenza costante di Minho al suo fianco.
Reputava la loro un'amicizia davvero bella, sapeva che Minho ci sarebbe sempre stato per lui e viceversa.

Talvolta però si sentiva strano con lui. Era sicuro di volergli bene, ma ciò che provava per Minho erano dei sentimenti diversi da quelli fraterni che provava verso Felix.
Era un bene diverso.

Insomma, sapeva di amare il migliore amico con tutto se stesso, ma con lui mai si era ritrovato ad urlare contro il cuscino per un suo messaggio o a sorridere per tutto il giorno essendo consapevole che tra qualche ora l'avrebbe dovuto incontrare.

Si era convinto che fosse solamente perché non era abituato a quel tipo di esperienze. Come dire, Felix era il suo migliore amico da tutta la vita e, considerando che non avesse mai avuto altri a parte lui, probabilmente era normale che si sentisse in quel modo ora che Minho era entrato nella sua vita.
Eppure il battito accelerato che il suo cuore assumeva ogni volta che il maggiore gli riservava uno dei suoi sorrisi colmi di dolcezza, oppure erano fin troppo vicini, gli facevano venire un po' di dubbi sulla sua teoria.

Proprio come in quel momento. Stavano camminando, uno al fianco dell'altro, e l'unica cosa a cui poteva pensare Jisung era a quanto fosse perfetto Minho quando si metteva di profilo, oppure a quanto melodiosa fosse la sua voce.

I suoi movimenti, la sua voce e il suo viso, per quanto sembrassero elementi scontati, all'altro sembrava di non poterne farne a meno.

Minho in un certo modo lo rendeva felice. Il semplice stare insieme puntualmente gli migliorava la giornata e lo motivava ad alzarsi dal letto in quei giorni in cui l'unica cosa che voleva fare era stare seduto al buio a piangere.

Perciò mai si sarebbe rifiutato di vederlo, nemmeno quel giorno. Infatti, nonostante avesse bisogno del più tempo possibile per studiare per la settimana a venire, che era piena di compiti in classe e interrogazioni, aveva deciso di rimandare tutto al giorno dopo e passare un po' di tempo con l'altro ragazzo.

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora