26

594 54 42
                                    




Act 26: love is in the air...but in a wrong way

Per la notte di Halloween, Chan aveva in programma di esibirsi insieme a Changbin.
Avevano preparato un numero davvero notevole e non stava più nella pelle. Sentiva che questa sarebbe stata la serata decisiva per la loro carriera, dopo tutte le delusioni e le porte in faccia che avevano ricevuto.

Tuttavia, quando Jeongin gli aveva detto di essersi ammalato e di non potersi godere la festa come avrebbe voluto, tutta quell'eccitazione e la speranza per esibizione erano passate in secondo piano e non aveva perso tempo a correre da lui.

E adesso che ci pensava, non si stupiva dal fatto che nessuno dei suoi amici sopportasse Jeongin. Non tanto lui in sé, perché lo conoscevano a malapena, ma più il rapporto morboso che i due avevano e tutte le attenzioni che il più grande gli riservava, le quali spesso negava ai suoi stessi amici e al suo collega.

Ma cosa poteva farci? Per lui Jeongin era come un fratellino! Si sentiva in obbligo di essere disponibile ogni qualvolta lui avesse bisogno di qualcosa, pertanto non ci pensava due volte prima di cancellare qualsiasi fossero i suoi piani e correre dall'amico, anche per la più stupida delle cose.

Appunto, per lui era come un fratello e credeva di avere il dovere di prendersene cura.
Di fatti, Chan e Jeongin si conoscevano da quando erano piccoli. I loro genitori erano sempre stati molto amici e, quando la famiglia del maggiore era tornata dall'Australia, avevano ricominciato a frequentarsi, così i due erano praticamente cresciuti insieme e, nonostante la notevole differenza di età, erano sempre stati due compagni di gioco eccezionali e rimasero molto legati anche durante la loro adolescenza, anche se effettivamente quella di uno arrivò con una grande differenza di anni rispetto a quella dell'altro.

Ma non era mai stato un grande problema, loro si volevano bene e questo era ciò che importava.
Tuttavia Jeongin, crescendo, aveva iniziato a capire che il volersi bene e l'amicizia non gli bastavano e che avrebbe voluto diventare qualcosa di più per Chan.

In realtà, gli era piaciuto Chan fin da quando ne aveva ricordo. All'inizio gli era difficile comprendere i suoi sentimenti, ma crescendo aveva imparato a capirli e, anche se all'inizio era stato parecchio difficile accogliere quel lato di se stesso che inizialmente tanto lo spaventava, ad accettarli.

Anche Chan, in un modo o nell'altro, li aveva accettati. Non che fosse un segreto, comunque. Praticamente tutti erano a conoscenza dei sentimenti che Jeongin provava per il primo, dai genitori di entrambi i ragazzi agli amici di Chan, che pur conoscendolo a malapena di vista, lo avevano sempre definito come "il ragazzino che ti sta sempre addosso", o cose del genere. Per non parlare poi delle innumerevoli confessioni d'amore che Jeongin gli aveva riservato!

La prima volta che si era dichiarato era stata proprio il giorno in cui aveva compiuto undici anni, mentre Chan ne aveva fatti quattordici qualche mese prima.
Gli aveva timidamente rivelato i suoi sentimenti tramite una stupida letterina d'amore, che gli aveva consegnato quando l'altro si era presentato alla sua festa di compleanno.

Chan non si era fatto sentire per qualche giorno, forse troppo confuso, forse preso dall'imbarazzo...ma poi era tornato con il suo solito sorriso rassicurante e, in modo maturo, gli aveva detto che andava bene, che per lui nutriva solo un profondo affetto fraterno, ma comprendeva i suoi sentimenti e, anche se
non li ricambiava, per lui non c'era alcun problema nel mantenere la loro amicizia.

In realtà, l'australiano era abbastanza tranquillo.
Sì, inizialmente c'era una certa tensione tra i due, ma Chan era più che convinto che a Jeongin non piacesse davvero e che, tempo di crescere, e l'avrebbe lasciato perdere per qualcun altro.

Insomma, chi non ha mai avuto una cotta per l'amico di infanzia più grande? Succede a tutti, sarebbe passata presto.

Eppure erano trascorsi quasi cinque anni da quell'evento e quella che doveva essere una "cotticella passeggera" si era evoluta in un qualcosa che Jeongin definiva proprio come "amore".
Si riteneva innamorato di lui e niente avrebbe mai mutato quel sentimento tanto forte che gli provocava delle emozioni immense, tanto quanto portavano dolore.

Birthday| MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora