Spiriti, vi prego di aiutare questo corpo e questo spirito a guarire e tornare alla gloria di un tempo.
Illuminata di luce magenta, Nora comincia dei lievi allenamenti all'aria del mattino seguente. Dello stretching, rilassamento muscolare e alcuni esercizi vari.
Normalmente simili esercizi non costituirebbero alcuna particolare fatica, ma in quello stato di riabilitazione anche fare un semplice addominale le causa un leggero dolore all'altezza della cicatrice della spada di Folo e nemmeno l'uso del Seis Pek e l'aiuto degli Spiriti è in grado di attenuare quella sensazione. O almeno non ne è in grado come quella donna durante gli scontri.
«Ahia! Forse sono messa peggio di quanto immaginassi...»
Nora si accarezza la cicatrice nel tentativo di alleviarne la sensazione. Vagamente annoiata, decide di prendersi una pausa e di fare un giro per la Capitale, assaporando appieno la appena ottenuta libertà.
Durante la passeggiata fa visita ad un Laboratorio di Armi e fa un ordine per delle lame nuove e una sistemata all'impugnatura. Non appena il fabbro le chiede di esaminare il pugnale, i due iniziano a discutere sul funzionamento e assieme discutono su alcuni possibili miglioramenti.
Dopo aver discusso ampiamente per un paio d'ore, si prepara a lasciare soddisfatta il Laboratorio quando sente una voce dietro di lei.
«Sei per caso Nora Diatris?»
Un ragazzo dai capelli rossi dalla voce un po' troppo acuta per la sua età chiama il suo nome nonostante non abbia mai visto quel ragazzo in vita sua.
«Ci conosciamo?»
«Sei quella che ha colpito l'Eroe con un pugno?»
«Non ho intenzione di gettare ai quattro venti quello che ho fatto o non fatto. E poi a te cosa importa?»
«L'ho sentito dire da alcuni bambini. Io onestamente non ho preso una posizione al riguardo. Se non altro, ora che la famiglia Shingen è responsabile degli scambi commerciali possiamo aspettarci nuovi materiali e oggetti mai visti prima»
Che cavolo è successo mentre ero incosciente?
Nora si tiene quel pensiero per sé e fa finta di niente. La domanda è venuta fuori istintivamente, ma in realtà non le interessa saperlo; non ha la minima intenzione di immischiarsi in affari economici o politici di questo mondo.
«Beh, non avevo intenzioni di creare posizioni, ma mi sembra che per voi sia meglio così. Tra circa una settimana, giusto?»
Con un cenno positivo del fabbro Nora esce dal Laboratorio e raggiunge la Gilda di Chirven dove recupera una mappa e dà un'occhiata alla bacheca tappezzata di richieste.
Innumerevoli richieste di ogni difficoltà e genere, e se quanto detto alla Gilda di Karalet è vero, ora che le hanno alzato il livello di Esploratore può accettarne molte più di prima.
Prima di andare alla Sequoia non sarebbe una brutta idea accettarne una.
Nora segue le indicazioni e raggiunge dopo aver sbagliato strada la Biblioteca principale, trovandosi davanti ad un maestoso edificio rosso scuro alto due piani e un tetto spiovente chiaro.
Come entra dentro, l'ampia vista di scaffali pieni di libri ad ogni piano le mozza il fiato, faticando quasi a ricordare l'ultima volta che ha visto così tanti libri tutti insieme.
«Scusi, è consentito l'accesso?»
«Hai una Scheda con te?»
Nora consegna il sottile rettangolo semitrasparente ad un uomo sulla quarantina i cui capelli scuri iniziano a tingersi del grigiore degli anni.
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Il Mondo della Farfalla
FantasyNora Diatris, ragazza venticinquenne, si allena all'alba per poi andare al lavoro. Ogni giorno al tramonto quando finisce di lavorare va a trovare la madre ospedalizzata in quello che i dottori definiscono "Sonno Eterno" e che non riescono a spiegar...