I muscoli di tutto il corpo stridono dal dolore e la gamba è in condizioni anche peggiori. Cerca di respirare, ma l'improvviso flusso di aria le brucia i polmoni. Ma respira.
È ancora viva, ma non è sicura di sapere cosa prova a riguardo. Come apre gli occhi, Nora scopre di essere esattamente dove ricorda di aver perso i sensi. Significa che non si è mossa da quando ha combattuto con quella donna.
Dunque...
«Hai ripreso conoscenza, vedo»
La voce limpida della donna seduta con le gambe accavallate sopra un masso attira l'attenzione di Nora che si limita a muovere gli occhi.
Nora apre la bocca, ma senza riuscire a produrre alcun suono al di fuori di singhiozzi gutturali.
«Maledizione, ho forse esagerato? Eppure credevo di essermi trattenuta...»
La donna mugugna mentre fruga l'interno di una sacca poggiata per terra, da cui estrae una boccetta in vetro contenente un liquido magenta.
«Ora che ti sei data una calmata, voglio farti un paio di domande. E adesso bevi»
Senza alcuna resistenza, Nora beve il contenuto della fiala. Il liquido brucia non appena fa contatto con il palato e le scorre lungo tutta la gola, divampando in tutto il corpo. Non appena sente il proprio corpo riprendersi dallo scontro inizia ad emettere lievi gemiti di dolore e colpi di tosse.
«Basta così! Devi parlare, non combattere un Drago Eterno. Innanzitutto sono il Capitano della Guardia Sonia Purveen. E ora, dimmi»
I sottili occhi ambra di Sonia scrutano e fissano Nora nel profondo come si inginocchia davanti a lei.
«Perché hai ucciso quelle persone? Non è molto intelligente andare alla Capitale e gettarsi nella bocca di un Zarvak dopo dei crimini come i tuoi»
Nora non capisce cosa intende dire e risponde in modo spento e monotono.
«Volevo solo chiedere all'Eroe dell'esistenza di una cura per mia madre»
«Rispondi alla domanda. Perché le hai uccise?»
«Ucciso? Ucciso chi?»
«Smettila di girarci attorno. Perché hai ucciso Caralan Pretes e i coniugi Lenea e Kieran Shilan?»
Lo sguardo di Sonia si fa più severo, ma a Nora non fa alcun effetto. La sua espressione spenta si gira verso Sonia mentre risponde meccanicamente alla domanda.
«Perché avrei dovuto ucciderle? Caralan era mia amica, e quella famiglia mi ha salvato»
«Salvato da cosa?»
«Dalla caverna»
Nora continua ad osservarla senza alcuna emozione mentre riflette su quanto ha sentito.
«Per caverna, intendi quella dove l'abbiamo trovata?»
Nora prova a parlare, ma la gola secca le fa uscire solo un lieve gemito, per cui fa cenno di sì con la testa per rispondere.
Dopo aver fatto bere un altro paio di sorsi dell'Essenza, Sonia chiude un momento gli occhi in riflessione, per poi riaprirli dopo alcuni secondi e continuare.
«Quindi siete andate nella caverna, qualcosa ha causato la morte di Caralan e mentre cercavi di uscire da lì, sei stata soccorsa dalla famiglia? È la tua versione?»
«Sì»
«Non mi stai dando molti motivi per convincermi del non aver ucciso quella ragazza»
«Ma non sono stata io a far male a Caralan»
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Il Mondo della Farfalla
FantasyNora Diatris, ragazza venticinquenne, si allena all'alba per poi andare al lavoro. Ogni giorno al tramonto quando finisce di lavorare va a trovare la madre ospedalizzata in quello che i dottori definiscono "Sonno Eterno" e che non riescono a spiegar...