Capitolo 13 - Ritorno all'Inizio

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Nora continua a fare pratica con la lingua e a leggere libri su libri, in particolare la attirano i libri accademici di Lenea sulla medicina e sull'uso dell'Energia per curare le persone, forse per nostalgia di casa. Da quello che ricorda dall'Accademia e che ha letto sui libri, il Seis è l'Energia degli Spiriti che proteggono il mondo e gli esseri viventi; quindi in breve l'affinità da sola non garantisce l'uso delle abilità ma deve essere anche in accordo con il volere degli Spiriti.

Dopo aver finito uno dei libri di Lenea, Nora si allontana in campagna per fare una prova e si siede per terra incrociando le gambe e facendo respiri lenti e profondi, concentrandosi a fondo per esercitarsi con l'Energia.

Dopo aver seguito passo dopo passo ciò che c'è scritto nel libro, il tempo nella mente di Nora sembra smettere di scorrere e, dopo circa tre ore, vede una piccola luce magenta dentro la sua immagine mentale fino a poco fa completamente nera.

All'inizio la luce sembra essere esagitata da qualcosa mentre si muove senza sosta, ma Nora continua a cercare di comunicare alla luce le proprie intenzioni e la propria natura.

Nora è estremamente concentrata al punto da non accorgersene, ma in quel momento il suo intero corpo sta tremando come infreddolito e tutti i suoi muscoli sono estremamente tesi mentre contemporaneamente stringe forte i denti al punto da sentire male alla mandibola.

Dopo altre due ore, nella sua immagine mentale compare un'altra luce. E poi un'altra, e un'altra ancora, fino a trasformare il nero della mente di Nora in un cielo stellato.

All'improvviso, le luci iniziano a muoversi lentamente fino a mostrare un movimento continuo che si ripete all'infinito. Sente di essere riuscita nel chiamare gli Spiriti, ma il suo corpo spezza la sua concentrazione spinto da una sensazione di mancamento.

Quando Nora riapre gli occhi sente i polmoni completamente vuoti e la gola arida, mentre i movimenti sono resi difficili da un corpo completamente pieno di crampi.

Dopo essersi ripresa e aver bevuto dal fiume, Nora torna alla casa della famiglia e cerca l'ascia di Kieran per mettere alla prova quanto ha visto e provato dentro la sua mente, per poi farsi un piccolo taglio lungo il pollice.

Nella sua testa, Nora chiede agli Spiriti di aiutarla a curare la ferita affinché potesse dimostrare le proprie intenzioni.

Con la mano a qualche centimetro dalla ferita, si concentra per cercare di focalizzare la presenza degli Spiriti e farli muovere nella maniera che ha visto nella sua immagine mentale.

Con enorme fatica, del sangue inizia ad uscirle dal naso, ma la mano inizia a brillare con un rosa tenue dall'aspetto gentile e vede l'area intorno a lei pigramente illuminata di magenta, mentre il taglio sul pollice lentamente si richiude fino a scomparire del tutto.

Curata la ferita, Nora si siede a terra esausta ma entusiasta all'idea di riuscire ad usare un'altre abilità, anche se il processo non le sembrava così faticoso e complicato quando descritto dall'Istruttore.

Forse è il prezzo da pagare per avere l'affinità con tutti gli Elementi.

Tuttavia si rende conto che non è affatto sufficiente per curare quella persona; se si è affaticata a tal punto per guarire un taglietto sul dito, non osa immaginare lo sforzo fisico e mentale per curare una malattia che nessuno conosce nel suo mondo. Ammesso che quelle immagini che ha visto dentro la caverna fossero finzione.

Dopo essere rientrata ed aver cenato con la famiglia, nella notte Nora prepara alcune cose prima di andarsene dalla casa: una mappa di Teros e, la cosa più importante, una lettera di ringraziamento accompagnata da una lettera a parte con un breve riepilogo di quanto accaduto nella caverna.

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