Capitolo 27 - Lussuria, Tempio del Desiderio

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In quell'immenso vuoto intorno a loro, Nora e Flare si osservano calmamente a vicenda. Nora non sa cosa provare davanti alla sua richiesta, ma decide di accettare comunque in mancanza di alternative.

«Posso sapere dove siamo?»

Nora riesce a buttare fuori la domanda biascicando le parole, ancora avvolta da quel piacevole calore.

«Questo è il tuo spirito. Ciò che spinge una persona a vivere. Il desiderio di andare avanti»

«Ma perché non c'è nulla?»

«Non è una domanda che dovresti fare a me, non credi?»

Nora fatica ad avere una reazione di fronte alla domanda retorica di Flare che in qualche modo ha l'aria di sapere cosa le è successo.

«Il desiderio della morte è sempre ben accetto, ma è un sapore assai cattivo. Come mai vuoi toglierti la vita?»

«Se me lo chiedi così, allora conosci già la risposta»

«Infatti è così. Ma desidero sentirla da te»

Con un innocente sorriso Flare risponde senza perdere un attimo.

In mezzo ai vari affanni, Nora prende un respiro profondo, ma prima di poter parlare, un singolo applauso spacca il silenzio di quel vuoto; un'intensa vampata di calore avvolge il suo corpo e sente le proprie gambe dai piedi al bacino farsi molle, appena in grado di reggersi in piedi.

«Anzi, ho una idea migliore. Perché non me la mostri?»

Con un largo arco delle braccia, Flare pronuncia delle parole sconosciute e, in un battibaleno, quello spazio vuoto e buio si riempie di centinaia di visioni e immagini intorno a loro come fossero enormi schermi di un televisore, alcune più grandi di un muro e alcune piccole quanto il palmo di una mano.

«Queste sono visioni di ciò che può essere. Quello che vedi sono tutte esperienze che puoi provare in questa foresta, dove saresti libera di soddisfare i tuoi desideri più reconditi»

La costante sensazione che la accompagna da quando si è materializzata in questo luogo vuoto, assieme alle visioni di piaceri e soddisfazioni intorno a lei, le fanno tremare tutto il corpo e Nora fatica a rimanere in piedi e a ragionare con chiarezza.

Persino l'aria che espira e le accarezza la pelle le causa scariche elettriche lungo tutto il corpo.

«Dunque?»

«Non so cosa dovrei fare...»

Nora non si è mossa dal suo posto da quando hanno iniziato a parlare. L'ambiente, completamente vuoto fino a poco fa, invade la sua visione con quelle immagini provocatorie. Ma non sa come comportarsi dinanzi ad esse.

Vorrebbe rimanere lì dove sta, ma qualcosa da dentro le dice che deve fare qualcosa.

Vorrebbe alzarsi in piedi e fare qualcosa, ma l'incredibile sensazione lungo tutto il corpo le grida di lasciarsi andare.

«Tu cosa desideri fare?»

La voce lieve e suadente dell'Erede risuona nell'aria e pare invadere ogni angolo di quello spazio, fino a raggiungere le profondità della mente di Nora che si guarda tutto intorno mentre la sensazione inebriante si fa ancora più intensa.

Le sue gambe tuttavia riescono a reggere il suo peso e si alza in piedi curva in avanti.

Cammina a passi lenti, perdendo il conto di quante volte il suo corpo abbia raggiunto e superato il limite delle sensazioni che può provare. Osserva le varie visioni con un certo stupore, poi si gira verso la donna dai capelli blu.

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