MABEL
"𝑁𝑜 𝑛𝑜𝑛𝑛𝑎, 𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜. 𝑁𝑜𝑛 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑜. 𝑃𝑎𝑟𝑙𝑎𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎. 𝐹𝑎𝑚𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑡𝑒. 𝑃𝑜𝑟𝑡𝑎𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑡𝑒."Mi sveglio di soprassalto, la maglietta è impregnata di sudore. <<Signorina..Signorina cosa ci fa lei qui?>> L'infermiera dell'ospedale è in piedi difronte a me. <<Non dovrebbe trovarsi qui, lo sa vero?>>, che vada al diavolo. <<Vado via subito>>. Premo la bocca sulla tempia di Jacopo ed esco da lì.
Il viaggio in auto è stato uno strazio, quasi finivo addosso ad una Panda. Chi l'ha messa la macchina in mano ai vecchi? A quelli sotto i settant'anni dovrebbero ritirare la patente.
<<Che nessuno mi rompa le palle da ora a domattina>>, strillo aprendo la porta della camera per farmi sentire. Rientrata in casa filo subito in doccia. L'acqua bollente scorre via lungo il mio corpo, fino ad arrivare alla bocca della doccia. Ho i nervi del collo tutti accavallati, sono state settimane di delirio. L'ultima è stata l'inferno totale. "𝘚𝘪𝘪 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑀𝑎𝑏𝑒𝑙, 𝑛𝑒 𝘩𝑎𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑖",ha detto nonna in sogno. 𝑁𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑛𝑛𝑎, 𝑡𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑏𝑜𝑙𝑒 𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎. 𝑂𝑟𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐𝘩𝑒 𝑚𝑎𝑖.
E infondo non lo so il vero motivo del perché piango. Forse per la sua morte, forse perché Jacopo è ancora in coma. O forse solo perché mi sento in balia di un uragano. L'unica cosa che mi riesce bene è starmene da sola, accasciata in una dannata doccia e lasciare che il dolore mi divori dall'interno.
Era bellissima, è stato il sogno più bello che io potessi fare. Eravamo in un gigantesco campo tutto ricoperto di verde, c'era solo qualche papavero sparso intorno. Indossava un completo bianco e una corona di margherite in testa. Mi stringeva forte al petto come quando ero piccola, intrecciava le mani intorno ai miei capelli e continuava a ripetermi che lei c'era, che mi vedeva. Che era fiera di me. Lo è sempre stata. Giuro che per un attimo mi è sembrato di vedere due ali da angelo spuntarle dalla schiena per poi svanire un secondo dopo. "𝐴𝑡𝑡𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎", ha sussurrato all'orecchio prima di svanire. Attenta a cosa nonna? Non ho fatto in tempo a chiederglielo.
Un pensiero mi invade la testa. Esco dalla doccia. Afferro il cellulare ed invio un messaggio a Giada e Bea, "alle 17 in Piazza di Spagna."
Ora so cosa devo fare.
Sull'insegna sopra di me c'è scritto "PIERCING & TATTOO", spero non facciano problemi sulla prenotazione che non ho preso. Giada e Bea sono al mio fianco. <<Sicura di volerlo fare? Non sei abbastanza lucida in questo momento>>, Giada non fa altro che ripetermelo da quando ha visto il posto. <<Si Giada, sono sicura. Ora basta però.>>
Un ragazzo ricoperto da inchiostro colorato mi fa sedere sul lettino. Sono così diversi i suoi tatuaggi da quelli di Jacopo. A lui sono tutti neri, tranne la farfalla che è blu.
<<Cosa facciamo?>>, mi chiede il ragazzo.
<<Una scritta proprio sotto alla curva del seno>>, le dedicherò una parte del mio corpo più vicina al cuore.
<<Perfetto bellissima, scrivila qui, così puoi scegliere la grafia.>>
Esco di lì con l'incisione addosso. La frase "Ahora vives en mi" è finalmente sulla mia pelle. Luke ha disegnato due ali da angelo e un'aureola proprio sotto la scritta. Non potevo chiedere di meglio. Amo questa nuova parte di me. Giada non ha fatto altro che lamentarsi per tutto il viaggio di ritorno, alla fine però ha ammesso di piacere anche a lei. Bea invece era quasi tentata da farne uno anche lei, a fermarla è stata la paura che i genitori potessero scoprirla. Paura che dovrei avere anche io. Del gruppo, io e lei siamo le più casiniste e combina guai, Giada invece è quella più calma, quella che riflette di più sulle conseguenze. Un gruppo composto da diavole e angelo. Cosa farei senza di loro.
<<Aperitivo al Colosseo?>>
<<Ovvio>>, rispondono in coro. Scoppio a ridere mentre le prendo entrambe a braccetto.
Arriviamo difronte al locale, "Oppio caffè" è la scritta sulla tabella. Ci sediamo ad uno dei tavoli liberi all'esterno. Giada e Bea continuano a lanciarsi occhiate infuocate. Cosa cavolo sta succedendo?
<<Ehi, cosa c'è che non va?>>
<<Stai per scoprirlo>> dicono.
Ad interromperci è una cameriera bionda che si avvicina al tavolo. Ha un volto familiare, devo averla già vista da quale paaa..rte. Oh Cazzo. Merda. Porca puttana. Ma è Sofia, la troietta che ho steso qualche mese fa a casa di Gian. Merda. Cerco gli occhi di Bea, si irrigidisce sotto al mio sguardo. Lei sarà la prima a saltarle addosso se la stronza provasse solo a toccarmi. Giada nel frattempo le afferra la mano.
<<Guarda un pò chi c'è..>>, mi posa una mano sulla spalla.
<<Sofia, io..>>
<<Shh..>>, mi interrompe.
Se prova a tirare dentro Jacopo giuro che non risponderò delle mie azioni. Ho già abbastanza problemi, non ho bisogno di un peso in più. Una scarica di adrenalina invade il mio corpo. Stringo i pugni con tutta la forza che ho. Quando li riapro, del sangue inizia a gocciolarmi lungo le mani fino a raggiungere i polsi. Qualche goccia cade a terra e qualcuna sulle scarpe. Quattro segni a forma di mezzaluna abitano sul mio palmo, le unghie hanno lasciato il segno.
🦋||SPAZIO AUTRICE||🦋
Hey, eccomi con un nuovo capitolo. Il capitolo 40.. Non posso credere di essere arrivata fin qui. Mabel è distrutta, ha anche fatto un secondo tattoo. Cosa ne pensate? Voi dedichereste mai un tatuaggio a qualcuno? A chi? Sofia è rientrata nella storia, che intenzioni avrà per voi? Buone o cattive? Il nostro Jacopo è ancora in coma, speriamo si risvegli presto. Lo rivolete? Giusto?Per tutte le curiosità e spoiler seguitemi sul mio IG: @mmellll02 💙🦋
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Il sapore della libertà
ChickLitMabel vista da fuori è una ragazza come tutte le altre, 18 anni, solare e con tantissima voglia di vivere. Talvolta però l'apparenza inganna. Lei odia il mondo, odia le persone che la circondano e i suoi genitori. Non è perfetta. È lontana dalla pe...