MABEL
Sono passati due giorni dall'ultima volta che ho visto Jacopo. Ha provato a telefonarmi solo una volta. Non so se esserne felice o meno. Ciò significa che sta provando a starmi lontano? Lo voglio davvero?
Bussano alla porta, compare Moreno. <<Hey sorellina, esci con me?>> dice. Ho proprio bisogno di uscire. <<Certo, dove andiamo?>> spero non dritto da Jacopo. <<Piscina da Gian. Porta il costume. Ti aspetto di sotto>> dice poi. Che bello. <<Perfetto, inviterò anche Giada e Bea. Ci divertiremo.>> Mando l'indirizzo alle mie amiche, ci vediamo lì.
E' da tanto che non frequentavo casa di Gian. E' come la ricordavo, una villetta a due piani, davvero carina e un enorme piscina sul retro. Ci sono Gian, Moreno, Diego e qualche altro ragazzo che non conosco. <<Vado a mettere il costume>> dico. Ho deciso di indossarne uno intero, rosso a tinta unita, con solo il segno dell'adidas in alto a destra. E' il mio preferito. <<Hey>>, è Giada, <<ti stavamo cercando. Siamo appena arrivate>> dice. Ha i capelli legati a cipollina, io invece ho fatto due trecce. <<Andiamo, ci divertiremo>> afferro una bottiglia di birra dal bancone della cucina. Bea è in giardino, sta parlando con Diego, penso gli piaccia. Mi strizza l'occhio, cacciando poi anche la lingua. Quanto la adoro. Con lei ho legato fin da subito. Anche con Giada. Non so cosa farei senza di loro. <<Facciamo il bagno?>> grida Moreno. Parte un coro di "Siiii" e tutti si tuffano in acqua. Tutti tranne io, ho bisogno dei miei tempi. Immergo solo i piedi per ora. Stanno giocano a palla. <<Non entri?>> mi si avvicina Gian. <<Ho i miei tempi>> rispondo. Da idiota qual è mi afferra per una gamba e mi butta in acqua. <<HA HA HA HA, davvero divertente, idiota>> lo schizzo. Qualcuno si scandisce la voce. No vabbè, non ci credo. Cosa cazzo ci fa lui qui? Jacopo è sul bordo che ci guarda. Indossa un costume a pantalone nero, è a petto nudo con solo un telo da mare appoggiato sulla spalla. <<Grandioso>> dico prima di allontanarmi da lui per raggiungere le mie amiche. Credo mi abbia sentito. Voglio solo passare del tempo con mio fratello e i miei amici. Stanno ancora giocando. <<Mi unisco a voi>> almeno così non gli starò vicino. Ridiamo e scherziamo.
Sto da troppo tempo qui dentro e le mani mi si stanno raggrinzendo. Sul bordo della piscina c'è uno di quei nuovi ragazzi, da quello che ho visto sono simpatici. Lui mi sembra si chiami Emanuele. <<Mi aiuti ad uscire?>> gli tendo la mano. Quando me l'afferra lo trascino in acqua. <<Ti piace scherzare?>> mi dice. <<Un po'>>. A quel punto si aggrappa alle mie spalle e mi butta con la testa sott'acqua. Devo ammettere che è davvero carino. Mi guardo intorno, ho lo sguardo di Jacopo puntato su di me. Se potesse incenerirmi con quegli occhi, già sarei morta. Mi stendo sul lettino per prendere un po' di sole. Giada e Bea mi raggiungono. <<Chi mi spalma un po' di crema sulla schiena?>> chiedo. <<Posso farlo io>> interviene Emanuele. <<Ti ringrazio ma parlavo con le mie amiche>> sorrido. Ho dovuto rispondere così. Jacopo è a pochi metri da noi, a quella scena sarebbe esploso. Chi vuole vedere pezzi di quel ragazzo sparsi su tutte le pareti? Mi metto di schiena, Giada afferra la crema e me la spalma. Sfilo le spalline del costume altrimenti mi rimane il segno.
Devo essermi addormentata. Sono ancora tutti lì. Ahia, mi brucia tutto. Ho la schiena in fiamme. <<Hey bella addormentata, finalmente sei sveglia>> Gian viene a sedersi sul lettino di fianco a me. <<Si, non lo vedi? Sono tutta sudata, penso che farò un bagno>> appena mi sveglio sono un po' isterica. <<Bello, facci l'abitudine. Appena si sveglia è sempre isterica>> dice Jacopo dall'altra parte del giardino come se mi avesse letto nella mente. <<E tu cosa ne sai?>> non gli dirà certo che abbiamo dormito insieme, vero? Si che lo farà. E' Jacopo. Invece non lo fa, si limita solo a sorridere. E' proprio bello quando ride. Mabel torna in te. Scampato quel pericolo, prendo la rincorsa e mi tuffo in piscina. Gian, Emanuele, Moreno, Giada e persino Jacopo fanno lo stesso. Diego e Bea sono rimasti sul lettino. <<Obbligo o verità>> fa Lele. Si, lo chiamo così. Troppo lungo il nome. <<Verità>> risponde Jacopo. <<Quando sparisci dove vai?>> gli chiede Gian. Perché questa domanda? E' sparito di nuovo in questi giorni? <<In un posto segreto.>> Io conosco quel posto, so la risposta a quella domanda. Jacopo mi guarda dritto negli occhi accennando un sorriso.
E' il mio turno, <<obbligo>>. <<Dovrai leccare la guancia ad uno di noi>> a rispondere è Lele. Sempre i soliti obblighi del cazzo. <<Non mi sembra una buona idea>> interviene Jacopo. <<Esatto bello, cambia domanda>> continua Moreno. <<Okei okei, calmatevi. Mabel sceglie verità>> prima che io possa dire qualcosa Giada mi salva. <<Mmm, verità eh?>> Jacopo si strofina le mani. Avete mai visto nei film quando l'antagonista progetta qualcosa? Ecco uguale. Manca solo la risata malefica. <<La persona per la quale faresti di tutto>> mi aspettavo di peggio. In questo caso sarebbe meglio pensarci prima di rispondere. Sono tantissime le persone a cui tengo. Ci sono le mie migliori amiche, Giada e Bea, i miei genitori, anche zii e cugini. Ma solo per due persone al mondo rischierei la mia vita. <<Mio fratello e ma sorella>> dico.
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Il sapore della libertà
ChickLitMabel vista da fuori è una ragazza come tutte le altre, 18 anni, solare e con tantissima voglia di vivere. Talvolta però l'apparenza inganna. Lei odia il mondo, odia le persone che la circondano e i suoi genitori. Non è perfetta. È lontana dalla pe...