capitolo 23

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MABEL
Jacopo mi ha proposto di provarci, ho davvero fatto bene ad accettare? Riuscirò ad amarlo com'è giusto che sia? Attualmente non so rispondere a questa domanda, posso solo dire che ci proverò con tutta me stessa. Quindi ora siamo fidanzati? Jacopo è il mio ragazzo? Io sono la sua ragazza?
Ho visto Jacopo lanciare un'occhiataccia al bagnino solo perché mi stava guardando. <<Andiamo via di qui, altrimenti dovrò per forza tirare un pugno a quello lì>> mi trascina fuori dall'acqua. <<Vuoi qualcosa da bere Bel?>> dice poi. BEL? <<Bel?>> lo guardo con aria interrogativa. <<Si, Bel. E' semplicemente il diminutivo del tuo nome. Non mi piace chiamarti con qualche stupido nomignolo, quindi d'ora in poi sarai Bel. La mia Bel>> arrossisce. Su questo siamo d'accordo, niente nomignoli stupidi. <<No, non voglio nulla. Sto bene così, grazie lo stesso>> rispondo alla domanda. China il capo e va verso il piccolo lido della spiaggia. Ehi, un secondo, ha detto che sono sua. L'ha detto vero? Non l'ho immaginato. Coscienza, ehiiii, ci sei? L'ha detto davvero? Io sono sua, sono la sua Bel. Su Mabel, non montarti la testa, è solo uno dei tanti casi umani che hai conosciuto, ti deluderà anche lui. Ti farà soffrire e tu ritornerai a nasconderti dietro alla corazza che ti eri costruita. Ma ciao coscienza, non mi eri proprio mancata sai? Compari solo nei momenti meno opportuni. Ho bisogno di fare un bagno, mi sto sciogliendo, il sole è troppo forte. Mi giro verso il piccolo bar in cerca di Jacopo, non lo vedo. Fa nulla, tornerò subito.
Voi lo sapete fare il morto in acqua? A me lo ha insegnato mio padre quando ero piccola. E' la cosa che più mi piace fare quando sono al mare. L'acqua che ti copre i pensieri, il rumore delle onde, il verso dei gabbiani, le risate dei bambini. Sono pazza? Si, lo sono. Riapro gli occhi, accidenti le onde mi hanno allontanata troppo. Jacopo mi starà cercando. Nuoto fino alla riva e torno al mio telo. <<Dove cavolo eri, ti stavo cercando>> dice Jacopo venendomi incontro. Quanto sono stata in acqua? <<Ehi, calmo. Ero a fare un bagno. Mi stavo sciogliendo>> rispondo chinandomi per raccogliere il telo. <<Dovrei calmarmi? Stavo impazzendo. Sei stata lì dentro per più di venti minuti Mabel>> è furioso. Siamo tornati al mio nome completo, vedo. <<Siamo tornati a Mabel?>> cerco di sdrammatizzare e a quanto vedo ci riesco, la rabbia inizia a svanire dai suoi occhi marroni. <<Scusami, mi sono solo preoccupato>> dice poi. <<Tranquillo, ma ora voglio tornare in hotel>>, il mare mi stanca troppo.
Non abbiamo aperto bocca per tutto il tragitto di ritorno all'hotel. Arrivati mi avvio in bagno, farò l'idromassaggio. Presto la vasca si riscalda, chiudo gli occhi, infilo le cuffie e mi rilasso. E' partita la traccia "You & I" dei One Direction. Qualcosa mi sfiora la gamba, apro gli occhi ed è Jacopo che sta entrando in vasca. <<E' abbastanza grande per entrambi, no?>> si avvicina a me. <<Si, ma io stavo per uscire. Quindi ti lascio solo>> rispondo fredda. <<E dai Bel, non potrai continuare a scappare da me. Ti prego, resta qui ancora un po'>> mi prega. Cosa ti prende Mabel? Jacopo ti è piaciuto fin dall'inizio perché ora scappi da lui? E' qui, e ti sta chiedendo di rimanere con lui. Forse hai troppo paura, fifona che non sei altro. Oh sta zitta, coscienza. Ora ti faccio vedere io. Stavolta agirò d'istinto.
Jacopo è appoggiato alla vasca, mi avvicino e gli stringo le gambe in vita. Tocco le sue labbra con le mie. Al diavolo i pensieri. Il ragazzo mi allontana e mi guarda negli occhi. Mi dispiace, è troppo tardi per fermarmi, adesso ho bisogno di lui. Lo bacio di nuovo e stavolta non mi allontana, stavolta le nostre lingue danzano all'unisono. Jacopo sposta le sue mani dal mio viso al seno. Ad ogni suo tocco, il mio cuore manca di un battito. Si allontana da me solo per chiedermi il permesso di slacciarmi il costume, glie lo lascio fare. Ha bisogno di me, ed io di lui. Mi bacia dal collo a scendere, mi lecca e mi mordicchia, qualcosa dentro di me sta cambiando. Sento la sua erezione premere contro il mio costume, sto per impazzire, lo voglio. Gli afferro il rigonfiamento tra le mani ed inizio a muoverlo lentamente su e giù. <<Cazzo, Bel>> mugola. <<Non fare così o non riuscirò più a fermarmi>> continua poi. Non voglio che si fermi vero? No che non voglio. Lo bacio sotto l'orecchio e lui geme ancora più forte. Continuo e continuo. Ad un tratto mi afferra per i fianchi e mi trascina fuori dalla vasca, mi posa sul letto e inizia lentamente a baciarmi i capezzoli. Lo voglio. Jacopo è al culmine, inarco la schiena per aiutarlo a sfilarmi la mutandina del costume. <<Sei sicura di volerlo?>> mi dice. <<Shh>> gli mormoro all'orecchio. Afferro la sua mano e me la porto tra le gambe. <<Sei già bagnata, piccola>> dice leccandosi le dita. Piccola? Non avevamo detto niente nomignoli stupidi? D'altronde è un suono così bello uscito dalla sua bocca. Jacopo si sfila il costume ed afferra un preservativo dal comodino di fianco al letto. Non li avevo mai visti. Lentamente si solleva mantenendosi con i gomiti e se lo infila. Entra ed esce da me in modo perfetto, i nostri corpi combaciano alla perfezione. Gli lascio qualche graffio dietro alla schiena. <<sei mia>> dice ansimando. Siamo sudati, la passione ha avuto la meglio su di noi. Sto per raggiungere il limite. <<Sto per..>> inizio. <<Vieni Bel, vieni per me>> continua lui. <<Jacopo>>, <<Bel>> raggiungiamo insieme l'orgasmo. Avevo giurato a me stessa di non lasciare che qualcuno oltrepassasse le barriere che avevo innalzato. Poi però, quella sera al locale, mi sono imbattuta nel ragazzo più scorbutico che abbia mai conosciuto e quel muro che mi ero costruita, non sembrava poi essere più così tanto alto. Restiamo stesi a letto ancora per qualche minuto.

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