Capitolo 6

631 22 15
                                    

Dormire nel letto di Sydney è uno dei privilegi che più amavo, un tempo.

Sapere di averla al mio fianco, di respirare il suo odore, di sentire il suo calore, sono le sensazioni migliori del mondo.

Eppure, quando apro gli occhi e allungo il braccio, avverto soltanto un materasso freddo e delle lenzuola sgualcite.

Mi affretto a mettere a fuoco la stanza, stroppiciando per bene gli occhi con i pugni chiusi.

Sono ancora nuda, e le coperte fungono da riparo dal freddo della notte, proveniente dalla finestra aperta.

Sydney è lì, affacciata. La sigaretta stretta tra le dita, i capelli nuovamente legati, e vestita.

Non ricordo neanche quando e come mi sono addormentata.

Dovevo essere sfinita; tutto quel carico di emozioni mi ha tolto le energie.

Non si è accorta che la sto guardando; il suo sguardo è perso nella notte, nelle stelle.

E me ne resto per un pò lì, a guardarla, godendomi quell'attimo di pace, indisturbata.

Il suo piccolo naso, con quel septum che cattura la luce della luna. La sua pelle chiara, i suoi capelli biondi tirati all'indietro in un elastico nero. Le dita strette attorno alla sigaretta, che porta alle labbra e aspira, per poi lasciar andare.

Il fumo le finisce nelle narici, ed io adoro quello stupido giochetto.

Lo faceva sempre per farsi vedere da me, sapendo quanto in realtà mi piacesse.

Intreccio le dita sotto al cuscino ed un sospiro abbandona le mie labbra.

Il mio cuore ti appartiene ancora, anche se tu non lo sai. O forse lo sai, ma fai finta di nulla. Tu fai sempre finta di nulla.

Eppure mi hai portato qui, nella tua stanza, nel tuo letto. Abbiamo scopato come solo io e te sappiamo fare.

Mi hai guardato negli occhi ad ogni orgasmo, mio e tuo.

Hai lasciato che ti sfiorassi nei punti più sensibili, nelle parti di te a cui nessun altro ha accesso.

Hai confuso il tuo respiro col mio, i miei battiti con i tuoi. Siamo state una cosa sola per un paio di ore, senza nessuna sosta.

Proprio come un tempo, proprio come quando dicevi di amarmi, quando dicevi che ero l'unica per te.

E cos'è cambiato da allora, amore mio? Perchè mi hai frantumato il cuore in mille pezzi?

Perchè ora devo approffitare di questi momenti per guardarti indisturbata?

Perchè se mi guardi mi sento triste e mi sale il cuore in gola?

Perchè tu sei tutte quelle cose belle della vita.

Tu eri tutto per me.

E lo saresti ancora, se fossi qui al mio fianco. Su questo dannatissimo letto.

Distolgo per un attimo lo sguardo dalla tua figura ancora di spalle; mi osservo intorno, scrutando ogni dettaglio della tua stanza come se fosse l'ultima volta.

Le foto appese alla parete rossa accanto al letto; non ci sono più mie foto. Neanche una. E la cosa mi crea un nodo alla gola che non riesco a mandare giù.

Ogni frammento di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora