Angolo autrice:
Cari i miei lettori, ci tenevo ad avvisarvi che mancano ormai tre capitoli alla fine della storia di Syd e Chanel. Il solo pensiero mi fa venir l'ansia. Non credevo di poter arrivare alla fine di questa storia, ed invece eccoci qui, quasi alla fine di questo percorso. Spero di ricevere vostre opinioni, commenti, critiche. Tutto quel che vi và. Vi aspetto, come sempre.
Vostra Nessa.
« Tanti auguri, tesoro! » mia madre si avvicina per darmi un bacio sulla guancia.
È elegantissima nel suo cappotto Prada, di un raffinato color avorio, lungo fino al ginocchio. Il suo profumo uguale al mio, super costoso, mi resta appiccicato in faccia.
« Auguri mamma. » le rivolgo un sorriso frettoloso, voglio che se ne vada al più presto.
« Spero non ti dispiaccia se io e Xavier partiamo per Monaco proprio il giorno di Natale. Ma dovrà consegnare le tue foto prima di Capodanno eh.. »
La interrompo, prima che continui il suo monologo.
« Tranquilla, mamma. Passerò il Natale da Ariel. Chiamami quando arrivi! »
Ennesimo sorriso frettoloso.
Questa volta lo ricambia, e poi sale in auto, seguita dal suo amante, nonchè mio fotografo.
Odio lui e quella cazzo di pubblicità che ho accettato di fare.
Col nuovo anno le mie foto saranno distribuite in molti paesi del mondo, e diventerò il volto ufficiale della collezione di Victoria Secret.
Chi l'avrebbe mai detto? Io che fino a qualche giorno fa non ci stavo neanche pensando a quello stupido servizio.
E con l'anno nuovo sarò sui cartelloni pubblicitari di tutto il mondo.
Sarò la ragazza che veste Victoria Secret e che di nome fa Chanel.
Ridicolo, vero?
La limousine si allontana oltre il cancello della nostra villa.
Ed io la guardo sparire, per poi sospirare di sollievo.
Finalmente mi attendono giorni di pace, almeno fino all'ultimo dell'anno, dove sarò costretta a trascorrerlo con mamma e Xavier in un hotel di lusso in montagna.
Anche se allontanarmi da Santa Monica forse è l'idea migliore, dopotutto.
Mi avvio lentamente verso casa di Ariel.
Non ho più acceso il telefono da quel pomeriggio.
E sono trascorse due settimane.
Sto meglio, oserei dire.
Ariel aveva ragione; pulire la mente è il primo passo per la guarigione.
Poi si passerà al cuore, e quello è più difficile da curare.
Ma un passo alla volta e ne sarò fuori del tutto.
Il giorno di Natale è sempre un pò nostalgico.
Di solito lo passavo con papà, quando era ancora qui.
Mi portava al cinema a vedere film natalizi, mangiavamo pop corn e infine andavamo alla pista di ghiaccio a pattinare.
Poi ha avuto la felice idea di trasferirsi in Francia dalla sua bellissima segretaria, ed io e mamma ci siamo ritrovate a passare i Natali più tristi e solitari davanti ad un camino, con un pranzo per due.
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Ogni frammento di te
RomanceNon è una storia d'amore come le altre. Quella di Sydney e di Chanel è qualcosa di diverso, fuori dal comune. Perché nessuno dovrebbe mai amare in questo modo. Nessuno meriterebbe di soffrire come ha sofferto Chanel. Nessuno meriterebbe il dolor...