Il vapore ha appannato lo specchio del bagno, e mi appanna la vista.
Anche se conosco a memoria il corpo della ragazza che mi sta procurando piacere da circa mezz'ora, sotto lo scroscio dell'acqua calda, e non ho bisogno di vederla, per sapere dove devo toccarla.
Le sue dita sono dentro di me, mi esplorano, mi toccano, vanno a fondo e poi escono.
Poi rientrano ancora, e continua cosi, con questo gioco perverso.
Le ricambio il favore, mettendoci più enfasi del dovuto.
È già venuta più volte di me, e la cosa mi lascia estasiata e senza fiato.
«Il mio clitoride non ne può più. »mi sussurra, abbandonando la testa sulla mia spalla.
Mi lascio sfuggire una risata, e sollevo il mento all'insù, mentre l'acqua ci scivola addosso, lavando via i residui del freddo e del sesso.
Modella i nostri corpi, li fa brillare di luce propria.
L'odore della sua pelle che ora sà di vaniglia, il mio bagno schiuma preferito.
La sua pancia piatta, i suoi addominali scolpiti punteggiati dalle gocce d'acqua e dal vapore.
È una visione pazzesca e mozzafiato di uno spettacolo dedicato esclusivamente a me.
E un pò in ritardo alle sue parole, la spingo con forza , verso la parete della doccia, e prendo a muovere più velocemente le dita, premendo e strusciando il pollice sul suo clitoride ormai gonfio.
Si abbandona in gemiti rumorosi, e so di stare a portarla al limite per la terza volta consecutiva.
Voglio che capisca che solo e soltanto io potrò farla mia in questo modo. Che nessun altro potrà mai prenderla.
E mentre le mordo la base del mento, esplode in un orgasmo, che le fa vibrare il petto e la scuote completamente.
Vengo subito dopo di lei, spingendole la mano all'interno della mia intimità, invitandola a fare più veloce.
E lei mi accontenta, guardandomi negli occhi.
E tutto quel che accade dopo al mio corpo, tutte quelle sensazioni mischiate tra loro, diventano un'unica cosa con il suono che emette la mia bocca, nel raggiungere il limite.
Poco dopo, insaponate e lavate per bene, ci avvolgiamo negli accappatoi, stringendoci l'una all'altra.
Non so descrivere questi momenti, e forse sono i più belli della mia vita, forse non li dimenticherò mai.
Il sorriso di Sydney mi riscalda, più della doccia bollente fatta assieme.
Quei denti bianchi e perfetti che la fanno risplendere, i suoi occhi scuri accesi di luce propria, e i suoi capelli che gocciolano acqua, scivolandole sul collo, sulla forma spigolosa della clavicola.
Con un gesto inaspettato, le afferro il viso tra le mani e l'attiro a me, stampandole un bacio casto sulle labbra.
Ma lei lo approfondisce, afferrandomi per i fianchi e trascinandomi verso di sé.
La sua lingua si fa spazio nella mia bocca, mi cerca, mi fa sua.
« Ancora? » le domando, con un lieve sorriso.
In risposta, lei mi solleva per le cosce, spostando l'accappatoio e scoprendomi del tutto. Mi fa sedere sul bordo del lavandino, e guardandomi negli occhi, mi penetra ancora con due dita, sorprendendomi del tutto.
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Ogni frammento di te
RomanceNon è una storia d'amore come le altre. Quella di Sydney e di Chanel è qualcosa di diverso, fuori dal comune. Perché nessuno dovrebbe mai amare in questo modo. Nessuno meriterebbe di soffrire come ha sofferto Chanel. Nessuno meriterebbe il dolor...