Capitolo 16

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Angolo autrice :
Buona sera cari lettori/ lettrici.
Questo è uno dei capitoli a cui tengo particolarmente .
È uno dei migliori che possa aver scritto, credo.
È uno sbalzo temporale , in cui Chanel ricorda della sua prima volta con Sydney.
Spero che vi piaccia.
Aspetto vostri commenti.
Vostra Nessa. ❤️



Conservo questo ricordo come se fosse la cosa più preziosa al mondo.

Certe volte riguardo quella foto, ancora appicciata alla parete della mia stanza, assieme a tutte le altre. Ed ogni volta mi si annoda qualcosa alla gola, impedendomi di respirare.

Non è sempre colpa dei ricordi, perchè siamo noi a riportarli a galla. Loro se ne stanno lì, indisturbati, in un angolo della nostra mente.

Ma poi, quando vengono fuori, sono peggio di una ferita ad arma da fuoco. Peggio di una coltellata al petto. Peggio di perdere il respiro sott'acqua.

E io quella notte la ricordo come se fosse ieri.

Perchè tu eri bella come sempre, e a me faceva male il cuore al solo guardarti.

Mi domandavo come una cosa cosi bella potesse essere mia.

Potesse anche solo desiderarmi.

Quanto tempo era trascorso dal nostro primo bacio? Solo una settimana.

Ci sentivamo più assiduamente, eravamo anche uscite diverse volte.

Ma insieme ai nostri amici, era come se non esistessi.

Ricordo il tuo essere sempre distante, il tuo guardarmi da lontano, accompagnato da silenzi eterni e sorrisi sfuggenti.

Ricordo che ti avvicinavi soltanto alla fine, poco prima del ritorno a casa.

Mi prendevi la faccia tra le mani e mi regalavi baci intensi, che mi mandavano in confusione il cuore e i pensieri.

Tornavo a casa ogni volta con la voglia di te e delle tue mani, e mi sentivo impazzire.

Era una tortura.

Provai a parlartene più di una volta e tu mi dicesti soltanto ' l'attesa aumenta il desiderio. '

Ma io quell'attesa non la reggevo più. Era diventato assurdo non poterti avere tutta per me.

Finchè non arrivò quella sera, quasi due settimane dopo dal nostro primo bacio.

Ricordo ogni cosa nei minimi dettagli, come un film visto e rivisto decine di volte.

Eravamo andate al luna park con gli altri, ricordi?

Ci siamo divertite un mondo, anche senza stare fisicamente vicine.

Tu eri sempre a debita distanza da me, come se la mia vicinanza ti preoccupasse.

Ti ho vista sparare al tiro al bersaglio, vincere e prenderti i complimenti da tutti. Io me ne restavo in disparte, facendo finta di non averti guardato fisso per tutto il tempo.

Perchè mica volevo dare l'idea della cretina, no?

Però ho visto il tuo sguardo saettare verso di me, ad un certo punto, e ho distolto subito il mio, puntandolo altrove.

Speravo che in qualche modo, capissi che quel tuo modo di fare mi stava ferendo.

E forse ci stavi arrivando, perchè al momento di pagare lo zucchero filato, al furgoncino fucsia, con quel tipo strano dalla berretta a forma di unicorno, ti eri fatta avanti, e avevi uscito il portafogli.

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