Capitolo 28: Sydney

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Angolo autrice:
Non voglio crederci. Ma siamo arrivati davvero al penultimo capitolo. Non so cosa voi vi aspettiate, non so cosa stiate provando. So solo che, nel profondo del mio cuore, non vorrei mai finire di scrivere di Sydney e Chanel. Loro due per me, sono tanto. E quando dico tanto, intendo davvero ' tanto ' . È forse una delle storie migliori che abbia potuto scrivere. Spero di ricevre vostre opinioni. Ci vediamo martedi, con l'ultimissimo capitolo! Baci, vostra Nessa.


Manchester. 

È cosi strano trovarmi dall'altra parte del mondo. 

È cosi strano sapere che dovunque mi giri, questa non è casa mia. 

Queste non sono le vie che conosco, non sono gli stessi palazzi di sempre, non è la stessa gente. 

È strano saperti dall'altra parte dell'oceano e non poter far nulla per averti qui. 

È strano che io sia qui, lontano da tutto e da tutti, e che potrei cominciare un nuovo capitolo della mia storia. 

Mia mamma me l'ha proposto; mi ha detto di ricominciare, perchè restare intrappolati in qualcosa che è più grande di noi, non è facile come sembra. 

E se all'inizio è sopportabile, dopo non ce la fai più. Arrivi ad un punto dove ti senti di impazzire, dove la tristezza lascia il posto alla rabbia, e poi all'indifferenza, al menefreghismo. 

Ed io non voglio arrivare a questo. 

Io ti amo Chanel. 

Ma come cazzo faccio con te in California e io in Inghilterra? 

Come si fa a superare un ostacolo del genere? 

Verrai mai qui? Perchè io non so se potrò mai tornarci, se non per qualche vacanza.

E se avrai voglia di ricominciare? Se troverai qualcun altra che saprà darti quel che cerchi e che io non posso darti? 

Il solo pensiero mi fa venire voglia di spaccare tutto, di prendere a pugni il muro. 

Io non voglio che tu abbia nessun altra a parte me. 

Solo io posso toccarti, solo io posso fare un giro tra le curve. 

Solo io posso scoparti. Solo io posso guardarti raggiungere l'orgasmo e tenerti ferme le cosce, perchè altrimenti tremi come una foglia. 

È solo il mio nome che deve uscire dalle tue labbra e nessun altro. 

Mi sento uscire pazza, questi pensieri mi tormentano, e non mi lasciano in pace neanche duranti gli allenamenti. 

Le ragazze sono forti, ad un livello molto sopra il mio. 

Dovrei spaccarmi il culo, e invece mi sto spaccando in due per te. 

Te che se mi rispondi troppo tardi mi viene l'ansia. Te che se non rispondi alle videochiamate vorrei spaccare il telefono. 

Te che mi manchi più di qualsiasi altra cosa. 

Te che non ci sei mai in questo letto, e che qui il tempo fa schifo, e piove spesso. 

E tu ci staresti bene vicino a quella finestra punteggiata dalla pioggia, con le luci di Manchester sfocate. 

Magari con un lenzuolo addosso, perchè fa freddo. 

Magari perchè abbiamo finito di scopare e tu sei troppo romantica e vuoi guardare la città di notte. 

Vorrei te, che mi guardi giocare e mi dici che sono bravissima, ed io che faccio la gelosa perchè non voglio che guardi le altre. 

Ti amo fottutamente troppo, Chanel. 

Ma non ce la faccio più. 

È un mese che sono qui, e sembra passata un'eternità. 

Ho giocato le mie prime partite, e tra un pò arriveranno i primi soldi. 

Vorrei pagarti il biglietto e farti venire qui per il tuo compleanno, o per le vacanze di pasqua. 

Ma so che te lo potresti permettere. So anche che vorresti farlo. 

Ma che non sai come fare. 

E forse è arrivato il momento che tu lo dica a tua madre. 

Forse è arrivato il momento che tu cresca e venga a stare qui con me. 

Ma sarebbe un passo troppo grande no? Forse non ne saremmo capaci. 

Ma se non ci proviamo, che senso ha? 

Se non ci buttiamo a capofitto in questa cosa, finiamo per bruciarci di nuovo. Ed io non ho intenzione di perderti. 

Non di nuovo. 

Mi è bastato una volta. E sono stata da schifo totale. 

Ora non mi bastano più neanche le sigarette, anche se avrei voglia di fumarne cento al giorno. 

Non so più dove sbattere la testa, ma con te lo nascondo, e cerco di essere sempre sorridente e dolce, proprio come tu vuoi che sia. 

Provo a non deluderti, ma non so se ci sto riuscendo. 

So che a volte ti sembro distante, so che ti faccio incazzare come una iena. 

Che sono infantile e spesso arrogante. 

Che te ne faccio di tutti i colori, ma tu mi perdoni sempre. 

Perchè mi ami incondizionatamente. E nessuno mi amerà mai cosi. 

E meriteresti tutto l'oro del mondo. 

Ed io te l'ho già detto che per te farei del male, che farei di tutto per darti la felicità che meriti. 

Però insieme a me. 

Io ti voglio con me. 

Tutti i giorni. 

E questa distanza mi sta ammazzando dentro, ogni minuto di più. 

Ogni cosa mi ricorda te; dalle strade, ai semafori, alla pioggia, alle insegne, alle luci. 

Qualsiasi cosa è un'assenza. 

E mi chiedo come sarebbe viverla con te. 

In questo piccolo monolocale. 

Mi chiedo come sarebbe averti qui. Forse scoperemmo di continuo, su quel letto, perchè tanto nessuno ci sentirebbe. 

Magari soltanto i vicini che non parlano neanche la nostra lingua, perchè sono tedeschi. 

Ti porterei anche a vedere Manchester, perchè è bellissima. 

Vedere il tuo sorriso in queste vie sarebbe come vincere lo scudetto al mio primo anno di carriera. 

Sorrido da sola del mio stupido pensiero. 

Perchè si, sei davvero stupenda. E mi hai fottuto i pensieri dal primo momento. 

« Chanel. » ti dico in video chiamata, mentre ti osservo mezza nuda che giri per camera tua, cercando qualcosa da indossare. 

« Dimmi amore. » borbotti, piegandoti verso l'armadio. 

Il tuo culo è il primo piano, ed io avverto un formicolio alla nuca. 

Scosto il colletto della t-shirt per farmi aria, e ignoro il rossore che si propaga sulle mie gote. 

« Non lasciarmi mai. » borbotto con voce roca, attirando la tua attenzione. 

Ti volti sorridente, spostando la chioma castana su una sola spalla. 

Tu in intimo sei la prima meraviglia del mondo. 

« Mai amore mio. Io e te siamo eterne. » 

Ed io come una stupida, ho finito per crederci per davvero.

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