"Congratulazioni" ci dice Falathar non appena Amras ed io entriamo nella sala da pranzo. Tutti gli invitati stanno chiacchierando raggruppati in piccoli gruppi attorno al lungo tavolo che si trova al centro della stanza.
"Grazie Fal" rispondo.
"Ora vi dispiace sedervi. Sto morendo di fame e non possiamo cominciare senza di voi" esclama ridendo. Sono d'accordo con lui, anche il mio stomaco richiede di essere sfamato.
"Hai sempre dei secondi fini eh?" gli chiede Amras dandogli una pacca sulla spalla. Poi mi prende la mano e mi accompagna al tavolo. Prendiamo posto davanti alle due sedie sul lato corto a noi riservate. Il resto degli invitati ci imita e prende posto, ma si siedono solo dopo che lo abbiamo fatto noi. Alla mia sinistra, al posto di mio padre c'è mio fratello e dopo di lui Aredhel. Accanto ad Amras invece c'è Falathar.
"Che il banchetto abbia inizio" dice Amras e immediatamente una schiera di camerieri fa capolino da una porta laterale. Un piatto mi viene posato davanti e il profumo che emana è sublime. Sembra delizioso. Inizio a mangiare e mentre mastico mi volto a guardare mio fratello. È pallido e guarda il cibo con uno sguardo schifato. Conosco quello sguardo: è quello che ha quando sta male. Cerca di nasconderlo ma ormai riconosco i sintomi.
"Dairon stai bene" gli chiedo non appena deglutisco il primo boccone.
"Non tantissimo" non ci voleva. L'ultima volta che l'ho visto così è stato male per giorni.
"Dovresti andare in camera e riposarti" gli dico toccandogli la mano con la mia. Mi fa cenno di si con la testa, si alza e lentamente se ne va. Vorrei accompagnarlo ma non posso. Qualcuno può farlo a posto mio però. Guardo Aredhel che ha osservato la scena.
"Vado io" esclama alzandosi e seguendo mio fratello.
"Faccio mandare un medico a controllarlo" è Amras a pronunciare queste parole mentre sfoggia un sorriso rassicurante.
"Grazie" rispondo. Il resto del pranzo continua tranquillo. I nobili a turno si avvicinano per congratularsi. Cerco di ricordarmi i nomi o i ruoli, ma sono troppi da ricordare. Assieme al via vai di gente, anche le portate si susseguono, una più buona dell'altra.
"Che abbuffata" dice Fal appoggiando le posate sul piatto.
"Il cuoco oggi si è superato" rispondo.
"Forse ora è il momento di avviare le danze. Che ne dici Nim?" esclama Amras alzandosi e porgendomi la mano. Io la afferro e mi alzo, così fatto tutti gli altri. Ci dirigiamo verso una grande porta vetrata che si trova alla nostra sinistra. Al di là di essa un enorme stanza circolare si erge nella sua grandezza. È alta quanto due piani e delle alte finestre permetto ai flebili raggi del tramonto di entrare e riflettersi sul pavimento. In una rientranza sulla sinistra è posizionata l'orchestra. Amras mi conduce al centro dello spazio, mentre gli invitati si posizionano lungo le pareti.
"Pronta?" mi chiede mio marito appoggiandomi una mano sul fianco e avvicinandomi a se.
"Se non fosse per questo vestito ti risponderei di si" rispondo appoggiando la mano destra sulla sua spalla.
"Ti tengo io" nell'istante in cui finisce di parlare inizia la musica e noi iniziamo a volteggiare. Anche se la gonna è ingombrante, danzare non risulta essere troppo difficile. Merito di chi guida ovviamente. Poco dopo anche altre coppie iniziano a danzare intorno a noi. Fisso Amras ma nessuno dei due dice nulla. Ci limitiamo a fissarci. Non so quanti balli passano prima che inizi a sentire il bisogno di fermarmi per bere qualcosa e riprendere fiato.
"Sei stanca?" mi domanda Amras.
"Un pochettino, avrei bisogno di bere qualcosa"
"Ma certo" mi accompagna fino ad un tavolo dove si trovano degli stuzzichini e il bere e dove Falathar sta mangiando.
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A GAME JUST FOR A QUEEN
FantasyNimrodel è una principessa assoggettata al volere dell'aggressivo, manesco e vanesio padre. Non può compiere le proprie scelte, nemmeno quando si tratta del suo futuro. Questo, viene stipulato con un contratto matrimoniale, che mette fine ad una gue...