CAPITOLO 30

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Dopo gli avvenimenti di questa mattina non sono riuscita a parlare con Amras, ha avuto un lungo incontro con il consiglio e poi con il tesoriere, non è nemmeno venuto a pranzo o a cena. Ora è tarda notte, sono distesa nel letto cercando di finire un libro troppo pesante per una lettura notturna. Da quanto la lettura mi appassiona, mi addormento con il libro tra le mani. Non so dopo quanto tempo vengo svegliata da Amras che cerca di mettermi sotto le coperte.

"Scusa, non volevo svegliarti" mi dice dolcemente mentre mi rimbocca le coperte.

"Ti stavo aspettando" rispondo sedendomi e vanificando il suo tentativo di mettermi a dormire.

"Beh, ci sei riuscita con ottimi risultati"

"La lettura era un po' pesante"

"Da quando leggi libri sulle tattiche di guerra?" mi domanda leggendo il titolo del libro che ora si trova sul comodino.

"Da quando siamo in guerra"

"Non è il tuo genere"

"Volevo rendermi utile"

"Oggi sei stata più utile di tutti. Sei riuscita dove io ho fallito, senza di te non avremmo ottenuto quello di cui avevamo bisogno"

"Abbiamo fatto lavoro di squadra"

"No Nim, non sminuirti, lo fai da quando ti conosco. Ti hanno convinta di non essere abbastanza, di essere inutile e di non valere quanto un uomo. Ma fin dal primo momento, mi hai dimostrato il contrario. Hai sfidato tuo padre e ora combatti per tuo fratello, sei la persona più forte che io conosca e oggi lo hai dimostrato a tutti. Devi essere fiera di te stessa, come lo sono io" 

"Veramente?" che domanda stupida. 

"Forse non te ne sei accorta, ma sei intelligente, forte, spavalda, coraggiosa, altruista, empatica  e tante altre cose. Potrei andare avanti per ore. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata" oh cavolo, vorrei saltargli addosso, baciarlo e tante altre cose. 

"Amras, anche tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Con te non ho paura di mostrarmi così come sono. Mi hai trattata con rispetto e mi hai dato la possibilità di essere me stessa, mi hai accolta senza conoscermi.  Ti sei aperto con me dandomi la possibilità di fare lo stesso e per questo, non finirò mai di ringraziarti"

"Oh Nimrodel" mormora prima di baciarmi. Mio padre costringendomi a sposarmi pensava di fare un favore a se stesso e un torto a me. Invece, sposare Amras è stata la cosa migliore che mi potesse capitare e, alla fine, questo, si ritorcerà contro papà e io non potrò far altro che sorridere.





Apro gli occhi e subito incontro un penetrante sguardo azzurro.

"Buongiorno amore mio" sussurra Amras baciandomi.

"Buongiorno!" esclamo ricambiando il bacio. Mentre le nostre labbra si muovono all'unisono, le mani di Amras mi tirano più vicino a lui. Il mio corpo freme sotto il suo tocco. Le sue dita percorrono la mia schiena, così come ha fatto la scorsa notte. Oh cavolo! La scorsa notte, sorrido solo a pensarci. È stato strepitoso.
Siamo costretti ad interrompere il contatto tra le nostre labbra per respirare.

"Ti amo" mormoro senza staccarmi da lui.

"Anche io ti amo Nim" dice allontanandosi da me. Immediatamente sento freddo, così raccolgo le coperte e me le avvolgo attorno al corpo.

"Aspetta, dove vai?" domando.

"Devo lavorare, devo scrivere il discorso" risponde mentre si veste.

A GAME JUST FOR A QUEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora