Capitolo 15. Vuoto il sacco.

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Sto ancora riordinando alcuni fascicoli quando, all'ora di pranzo, vedo Cora che mi aspetta impaziente appena fuori dalla porta dell'ufficio. Non siamo riuscite a scambiare nemmeno due parole stamattina dato che ero in netto ritardo, ma con un solo sguardo le ho letto in faccia la curiosità su come fossero andati i miei tre giorni con Alex.
Afferro in fretta la borsa e la raggiungo.

"Forza." Mi prende per mano trascinandomi verso l'ascensore. "Non perdiamo tempo, devi raccontarci tutto."

In tempo da record siamo sedute con Amy e Grace al nostro ormai solito tavolino della mensa. Tutte e tre sono a dir poco elettrizzate, chissà cosa si aspettano.

"Giuro, non ho molto da raccontare." Ribadisco di nuovo. Non è la verità, qualcosa da dire ci sarebbe, qualcosa che le manderebbe in escandescenza, ma non lo farò. Mi sono già sfogata abbastanza con Penny, ora vorrei solo dimenticare questi tre giorni.
"È stato un convegno interessante. E siamo riusciti ad avere un contatto col signor Ellis che era-"

"Avanti Reb, lo sai che non ce ne frega niente del signor Ellis!" Mi interrompe Cora. "Dicci di Alex." Sussurra per non farsi sentire da orecchie indiscrete. "Come è stato il viaggio con lui?"

"Ho dormito, più che altro." Dico sincera.

"E non vi siete detti nulla? Sei ore in macchina senza parlare? Era la situazione ideale per chiacchierare un po', conoscervi meglio, diventare amici..."

"Non ho bisogno di conoscerlo." Lo conosco già, vorrei aggiungere, lo conosco abbastanza da sapere di dover mantenere le distanze il più possibile. "E non voglio diventare sua amica, è il mio capo e basta, dobbiamo solo convivere pacificamente mentre siamo al lavoro." Mi rendo conto di rispondere un po' stizzita ma l'argomento Alex oggi mi dusturba particolarmente. Loro comunque non sembrano farci caso.

"Sicuramente avrete cenato insieme, vero? Qualche bel piatto afrodisiaco magari!" Cora continua l'indagine.

"Ma che accidenti di idea ti sei fatta?? Mi ha invitata a cenare con lui solo per cortesia ed io ho fatto l'errore di accettare solo la prima sera. Ma, come temevo, è stata una pessima idea. È stata una serata terribile."

"Impossibile! È sempre così carino con tutti, a maggior ragione se sono belle ragazze. Non riesco a credere che non ci abbia provato con te che sei uno schianto."

"Ti ricordo che sono fidanzata."

"Si, ma lui non lo sa. E comunque pare non sia il tipo che si fa certi problemi, non è di certo Mr Serietà con le donne, gli piace divertirsi un po'." Già, questo l'ho imparato da tempo a mie spese.

"Del resto lui è libero, non ha una relazione stabile, e le ragazze che vanno con lui sanno che tipo è: non vuole nulla di serio e loro lo accettano. Un giro me lo farei pure io se ci provasse con me, giusto per verificare la fondatezza delle voci che circolano sul suo conto!" Cora sorride con gli occhi sognanti.

"E chi non vorrebbe verificare?! Dicono sia una spece di dio del sesso!" Commenta Grace.

"Oddio ma chi mette in giro queste voci?" Vere, per carità.

"Una segretaria che si è licenziata qualche mese fa ha raccontato ad alcune colleghe di essere stata con lui varie volte. Non ha risparmiato i dettagli più piccanti e la voce poi si è sparsa in tutta la ditta." Mi aggiorna Amy.
"Poi si dice sia stato anche con la geometra carina del secondo piano, la segretaria del terzo e persino la responsabile dell'ufficio risorse umane. Ma non ne siamo sicure."

"C'è stato un periodo in cui vedevo spesso bazzicare la geometra al quinto piano. Quindi per me è successo davvero qualcosa tra loro. Ma le altre..."
Cora non termina la frase. Le espressioni di imbarazzo comparse sui visi di Grace ed Amy ci fanno capire che il soggetto dei nostri discorsi è appena comparso alle nostre spalle.

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