Come ogni anno arrivava il momento in cui finalmente la scuola si svuotava : gli studenti rientravano nelle loro abitazione per trascorrere quei pochi giorni di festa con le loro famiglie.
Alicia, responsabile della casa Serpeverde, tirava un sospiro di sollievo nel constatare che quasi tutti i suoi sottoposti facevano ritorno a casa per poter assistere soprattutto ad eventi come balli e cene, momenti in cui potevano stringere accordi economici o contratti matrimoniali -che più o meno erano la stessa cosa- a suo parere.Lei era sempre stata abbastanza contraria a questi grandi eventi.
Non facevano altro che chiederle con chi potesse essere più vantaggioso stringere matrimonio; quanti figli avrebbe dovuto fare; sorridere di come sarebbe stato bello crescere dei bambini al maniero serpeverde.
Tutte cose che a lei non interessavano minimamente.
Legarsi a qualcuno per avere vantaggi? Giammai. Non esistevano persone al mondo col sangue più puro del suo, con giri di affari più estesi o con una tale intelligenza.
Era lei e lei da sola valeva la sua grandezza.Rimase piacevolmente stupita quando a gruppi gli studenti della sua casata passarono al tavolo degli insegnanti per augurarle di trascorrere buone feste.
In quell'anno particolare pochissime persone rimasero al castello ed esse potevano contarsi sulla punta delle dita di una mano.
Non poteva più disturbare il bel serpeverde di 27 anni che aveva guadagnato la cattedra di rune antiche; Non poteva andare a chiedere erbette fresche alla professoressa Sprout che non finivano mai in pozioni; Quell' anno non poteva neanche infastidire il vecchio preside di Hogwarts ricongiuntosi al fratello per un piccolo pranzo.
Come lui, molti altri si erano riuniti alle proprie famiglie nonostante i dissapori passati, era la parte positiva della guerra. La paura aveva reso uniti.Quel giorno Alicia stava passando il tempo mettendo a posto le pile di fogli di esami di fine trimestre che aveva passato al vaglio ponendo la sua firma come supervisore.
Sussultò improvvisamente quando udì qualcuno bussare alla porta del suo ufficio.
Passò in rassegna le persone rimaste nel castello : Lumacorno l'aveva consultata all'ora di pranzo (se potevamo chiamare consulto il voler ficcanasare nelle sue vicende familiari), il professor Piton non la cercava mai se non per lo stretto necessario (e niente gli era necessario sotto le feste). L'unico che la disturbava da ormai mesi era il Professor Binns che la tempestava di domande sul rapporto rivoluzionario che aveva avuto col Signore Oscuro.. ma lui non avrebbe potuto bussare alla porta in quanto era un fantasma che insegnava storia della magia da ormai secoli.Un altro toc toc la fece reinvenire dal suo stato di trance e si avviò verso la porta.
Quando l'aprì una figura elegante le si stagliò di fronte superandola di molti centimetri. Trasalì nell'avvertire l'aura di superbia che lo attornava.
Alto, maturo, capelli biondo platino.
Lucius Abraxas Malfoy avvolto in un mantello nero tenuto insieme dalla spilla del suo casato nobiliare le tese la mano per salutarla.
La ragazza rispose con una smorfia e si fece di lato per farlo entrare.
Quando le passò accanto riuscì a scorgere molti tratti che lo accomunavano a suo padre, Abraxas Malfoy, con cui aveva piacevolmente condiviso gli anni ad Hogwarts.Malfoy Senior non diede segno di voler intavolare una conversazione serena e cordiale quando ostinatamente osservò il mobilio del suo ufficio senza chiederle come stasse.
A testa alta si sedette sulla poltrona senza aspettare un invito dalla padrona e appoggiò il bastone da passeggio alla scrivania.La prima cosa che notò Alicia fu la decorazione che sovrastava quel bastone da passeggio, in cui sapeva esserci riposta la sua bacchetta.
Le salì il pranzo alla gola nel constatare che era superbamente decorato da un serpente d'argento molto simile al simbolo che aveva portato alla distruzione del suo nucleo familiare." Cosa la porta da queste parti Signor Malfoy? " Domandò con finta gentilezza la ragazza accomodandosi alla sua scrivania, frontalmente al signor Malfoy.
STAI LEGGENDO
ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎 ℒℴ𝓋ℯ 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎 𝒾𝓈 𝒶 𝒢𝒽ℴ𝓈𝓉 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎
RomanceLui è lo spietato 𝒯ℴ𝓂 ℛ𝒾𝒹𝒹𝓁ℯ, e lei non è da meno. Stesso carattere, stesso fascino, stessa casata, stessi voti, stessa magia oscura nelle vene. Non è la storia di una relazione; è la storia di personaggi spesso distanti, discorsi non pronunci...