Un turbine sfocato.
Mille sospiri trattenuti.
Il suono delle panche che stridevano contro il pavimento.Alicia era stata espulsa dalla testa di Tom.
Aveva il respiro accelerato.
Il cuore le batteva a mille.
Aveva perso la perlescenza della pelle sostituendola con un incarnato paonazzo, i capelli erano ricaduti sulla schiena lisci e la coda del suo abito adesso giaceva lungo il pavimento.Era tornata alla normalità.
Davanti a lei un ragazzo giaceva sul pavimento svenuto.
Non lo avrebbe rialzato.
Con la punta delle décolleté gli schiacciò la mano e con un sussulto il ragazzo girò il volto.
Perdeva sangue.
Rosso.
Acceso e vivo come non mai.
Umano.La ragazza indietreggiò.
Voleva allontanarsi il più possibile da lui e da quel luogo.
Il lampo verde le tornò alla mente e inciampò nel suo stesso vestito finendo a terra.Harry Potter si alzò per aiutarla ma il corpo ardente della ragazza gli ustionò le mani, facendolo urlare di dolore.
L'urlo svegliò il ragazzo che giaceva a terra facendogli storcere la bocca dalla confusione.
Alzò il busto e l'immagine di Alicia scomposta, con gli occhi paonazzi e il tremore alle mani peggiorò la sua espressione. Poi ricordò.Lei adesso sapeva.
Il suono di un legnetto che cadeva a terra rimbombò nella Sala e con un ringhio Alicia fu al collo di Riddle con entrambe le mani.
Lui tentava di scrollarsela di dosso ma tra la debolezza dovuta all'invasione mentale e la mancanza di respiro dovette rinunciarvi. Iniziò a vedere a chiazze prima di poter finalmente tornare a respirare.
Un ragazzo biondo aveva strattonato la ragazza e stava tentando di spingerla fuori dalla Sala Grande." Me la pagherai Tom Riddle, me la pagherai cara " pensò.
Un pop segnò la fine della discussione.
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Corse più velocemente che potè.
Salì le scale. Girò a sinistra, percorse il corridoio ed ecco che spuntava un bellissimo arco ornato di argento.
La Sala della Dinastia le apparve davanti e la sua immagine troneggiava nel dipinto.
Non lo aveva più guardato.
Dal suo nome partiva un ramoscello sul quale un fiore stava a significare una gravidanza che sbocciava.
Il fiore era appassito. Ed era macchiato.------------------
Ad Hogwarts in un paio di giorni le cose erano tornate alla normalità.
La colazione si svolgeva nella Sala Grande con le solite occhiatacce fra il trio delle Serpi e il trio dei Grifoni, Ronald Weasley parlava mentre masticava, Hermione Granger teneva un grosso libro appoggiato al suo bicchiere per leggere comodamente, Astoria Greengrass miagolava in cerca di attenzioni dal suo futuro sposo e Pansy Parkinson si osservava le unghie." Secondo voi dov'è finita la nostra Capocasa? " Domandò quest'utima sollevando i propri occhi e posandoli precisamente sul ragazzo biondo che le sedeva davanti.
" Te l'ho detto, mi ha smaterializzato con lei al Maniero Serpeverde e mi ha abbandonato nel salone. Poi ha mandato un elfo per farmi rimaterializzare ad Hogwarts. Non so altro "
Tagliò corto Malfoy. In realtà dopo averla vista scomparire fra i vari corridoi del Manor l'aveva seguita, constatando l'orribile sfregio che significava quel fiore appassito sull'albero genealogico, ma aveva deciso di non proferirne parola essendo una cosa più grande di lui." Non capisco cosa ci potrebbe essere di così terribile nei ricordi del Signore Oscuro che lei non abbia già visto "
Constatò dubbiosa Daphne Greengrass mentre il Trio d'Oro sorpassava il loro tavolo.
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ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎 ℒℴ𝓋ℯ 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎 𝒾𝓈 𝒶 𝒢𝒽ℴ𝓈𝓉 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎
RomanceLui è lo spietato 𝒯ℴ𝓂 ℛ𝒾𝒹𝒹𝓁ℯ, e lei non è da meno. Stesso carattere, stesso fascino, stessa casata, stessi voti, stessa magia oscura nelle vene. Non è la storia di una relazione; è la storia di personaggi spesso distanti, discorsi non pronunci...