ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎 ℒℴ𝓋ℯ 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎 𝒾𝓈 𝒶 𝒢𝒽ℴ𝓈𝓉 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎

Capitolo Diciotto - Petali caduti

Alicia si trovava in Sala Grande per la colazione. Come tutte le mattine stava aspettando il suo migliore amico sorseggiando del tè e mangiando qualche biscotto.

Aveva già aperto tutta la posta mattutina e messo da parte le lettere per Tom che arrivavano col suo stesso gufo.

Il silenzio e la calma mattutina vennero interrotte da una figura che si sedette composta di fronte a lei.

" Capisco perché non ti stacchi un attimo da quel ragazzo, Slytherin. Un vero portento a letto, non credi? " Le domandò la ragazza senza troppi giri di parole, versandosi del tè.
Alicia sollevò il capo nella sua direzione, con un'espressione mista tra il disgusto e la confusione.

" Non so di cosa tu stia parlando, Rosier " ribatté già irritata dal fatto che la quiete fosse stata interrotta.

" Suvvia, Slytherin. Parliamo del tuo ragazzo, Riddle. " Le rispose sgarbatamente col suo tono di voce fastidioso, sollevando le sopracciglia.

" Non è il mio ragazzo Rosier. È un amico. " Ribatté ella.

" Beh qualsiasi rapporto tu abbia con lui, non puoi che beneficiarne no? " Continuò, facendo seguire a questa domanda una serie di complimenti sulle mani del suo migliore amico, sull'abilità delle sue labbra..

" Smettila, io non ci vado a letto. Ti ricordo che quelle come noi devono mantenersi intatte. " Rispose alquanto ferita dal fatto che il suo migliore amico avesse deciso di dedicare certe attenzioni a quella viscida ragazza, piuttosto che a lei.

" Non preoccuparti tesoro, lo sono. Non è stato molto delicato ma infondo mi ha fatto urlare di piacere. Non essere gelosa, non sei abbastanza carina per lui. Oh eccolo che arriva! " Concluse mettendo su un sorriso raggiante e accavallando le gambe per far salire la gonna.

" Rosier. Alicia " salutò con un cenno del capo. Alicia fece saettare lo sguardo fra i due, capendo finalmente cosa fosse successo e, rifilando uno sguardo di totale disgusto al ragazzo, si alzò dal tavolo e fuggì dalla sala grande.

La sera quando il ragazzo rientrò nellla sua stanza singola prese a spogliarsi per poi dirigersi in doccia.
Non aveva più visto la sua migliore amica dopo le lezioni che avevano passato insieme, e anche durante quelle lei teneva il volto girato dall'altra parte.
Stava per abbassarsi i boxer quando venne fermato da una voce all'interno della stanza.

" Lei mi offende da mattina a sera e tu ti intrufoli nelle sue lenzuola per possederla? " Eruppe Alicia dall'alto della scrivania osservando interamente il corpo del suo migliore amico in cerca di segni che testimoniassero la notte trascorsa in un altro letto.

" È stato la debolezza di una notte, Alicia. Non riaccadrá più. " Disse, intenzionato a chiudere quel capitolo. Di fatti per il ragazzo era stato solo uno sfogo con una ragazza che si è concessa al primo sguardo. Non significava niente.

" Debolezza? Passi le giornate con me. Dormi anche nel mio letto. Ti ho più volte chiesto di sostituire le impronte che ho impresse nella mente di quell'animale con le tua. Sai quanto io non voglia concedermi al ragazzo che prenderà la mia mano per accordi economici. Dopo una prima orrenda prima volta vorrei almeno avere un buon ricordo della seconda. Da parte di chi amore per me lo prova, anche se in totale amicizia " sbottò la ragazza scendendo dalla scrivania per fronteggiare meglio il ragazzo.
Scacco matto, il ragazzo aveva capito le ragioni di quel broncio che incartocciavano la sua elegante figura.

" Ne abbiamo già parlato Alicia. Non voglio essere io il ragazzo che ti deflorerà " rispose, allontanandosi lentamente per non farlo notare.

";E chi mai dovrà essere? Preferiresti vedermi con Malfoy? O col capitano della squadra? Solo per uno stupido cognome? Diamine Tom, pensavo che avessi più tutela di me. " Disse alzando la voce con tono esausto e spalancando le braccia per sottolineare quanto ne avesse abbastanza.