Capitolo Venti - Normalità

48 3 0
                                    

" C'è stata un'intrusione questa notte nel Reparto Proibito, non sappiamo ad opera di chi ma ci tenevo ad informarla "

" Grazie mille Albus, se trovi i colpevoli fammelo sapere, non voglio assentarmi su questioni importanti "

Risposi prima che la testa di Albus Silente scomparisse dal camino dell'ufficio.

Rimasi in ginocchio sul pavimento per non so quanto tempo, prima che il mio elfo Otto venisse a chiedermi se mi sentissi bene.

Gli sorrisi e decisi di alzarmi dal pavimento per andare a farmi un giro nel giardino.

Il sole era alto nel cielo e illuminava tutto il parco della villa, riflettendosi sulle lande d'acqua.

Snodandomi tra i labirinti di siepe che mia madre aveva fatto creare giunsi in un punto del giardino dove la fiaba incontrava la realtà.
Era il luogo romantico che era stato costruito da mio padre per il primo anniversario di matrimonio.
Archi di fiori si arricciavano creando una sottospecie di gazebo dove sotto si trovavano un tavolino e due sedie.
Era stato il loro luogo d'amore, ma col tempo era diventato anche il nostro. Mia nonna arricciava il naso quando vedeva me e Tom studiare in quel posto incantato ma mia madre le sorrideva dicendole che non stavamo solo studiando, ma tessendo le fila dell'amore.

Lei aveva già capito tutto quando le raccontai di Tom Riddle, e ne ebbe una conferma quando ci vide insieme la prima volta. A quanto pare i nostri sguardi parlavano per noi, senza farsi intendere dai proprietari.

Fui distratta dal ragazzo che a passo svelto mi stava raggiungendo. Dalla lite non avevamo più parlato a causa del nostro orgoglio che ci precedeva.

" Sono qui per dirti che mi dispiace. Ho detto la verità, ma in malo modo, la pozione - cominciò attorcigliandosi i capelli sul retro della nuca.

" Non preoccuparti, so benissimo cosa fa quella pozione " risposi scuotendo una mano pensando a quando avevo provato a crearla io, mio padre curioso si era addentrato nel laboratorio e aveva quasi rischiato di pugnalarmi in preda ai fumi.

" Tre giorni e sarà pronta. La dovrai prendere una volta il giorno. Chiaro? Solo una. "

----------------

" Slythrin, Riddle " disse allegramente il professore consegnandoci la provetta di pozione che avevamo consegnato il giorno prima.
Su di esso una grossa e rossa E stava a significare la perfezione della miscela. Non esultammo neanche, ormai abituati a quei voti.

Pulii il banco, riposizionando le boccette e il calderone in modo maniacale, poi andai a lavarmi le mani.

Passando davanti al banco di Druella Rosier sentii il racconto di una notte di fuoco col mio migliore amico. Alla faccia del 'non riaccadrà più'.

La campanella suonò, cosi mi alzai lisciandomi la gonna e mi diressi in sala grande, senza aspettare che il mio migliore amico mi raggiungesse.

" Temo il momento in cui sentirò nuovamente l'odore di me stesso nell'amortentia entrando nel laboratorio dopo le vostre lezioni " pronunciò un ragazzo sedendosi al mio fianco.

" Philip, non essere così modesto " risposi con una punta di ironia ridendo alle sue parole.
Era il capitano della squadra, nonché uno dei più bei ragazzi che avessi mai visto. Era semplice, di stampo francese da parte di madre, aveva i capelli color caramello che si sollevavano in un morbido ciuffo e gli occhi profondi come un oceano. Non era il mio tipo di ragazzo, più presa dal mistero e da colori cupi, ma restava comunque affascinante.

" E tu attenta a non sentire il mio di profumo nella tua " rispose facendomi l'occhiolino mentre gentilmente mi riempiva il piatto di patate arrosto.

ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎 ℒℴ𝓋ℯ 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎 𝒾𝓈 𝒶 𝒢𝒽ℴ𝓈𝓉 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora