Mi svegliai con un gran mal di testa.
Era ormai passata una settimana dal giorno in cui avevo risvegliato il mostro della Camera. Una settimana intensa in cui tutti i doveri della scuola erano stati lasciati a me, in quanto il mio collega Preside si era dovuto assentare per presenziare al Ministero della Magia.
Eravamo dunque giunti a lunedì, il giorno in cui sapevo che Silente sarebbe tornato e che dunque avrei avuto la giornata intera per me. E il doposbronza.Di fatti la sera prima ero stata avvisata di una piccola festicciola indetta dagli ingrati studenti della mia Casata e dunque vi avevo fatto un salto per controllare che la situazione non degenerasse. Era una festicciola tranquilla dove la maggior parte dei ragazzi erano intenti a fare giochini alcolici, rimorchiare giovani donzelle dagli abiti succinti e ubriacarsi. La mia giovane età mi ha permesso di non creare scandalo tra gli studenti con cui sono finita per ubriacarmi di Whiskey Incendiario.
E il Whiskey a quanto pare mi aveva seguito fino in camera, come constatai vedendo sfocatamente il mio comodino.
Della serata prima non ricordavo assolutamente niente, se non qualche risata con i ragazzi dell'ultimo anno.Con immensa sorpresa notai di essere sola, così mi alzai ancora un po' traballante e mi versai da bere dell'acqua.
Dopo essermi stropicciata gli occhi abbastanza per peggiorare la situazione mi diressi verso il bagno. Stavo giusto abbassando la maniglia quando questa lo eseguì da sola. Ridacchiai per le magie stupide che faceva il mio cervello ed entrai in bagno dopo che la porta fu aperta sempre da quelle bizzarre magie.
Ma sfortunatamente battei una nasata in qualcosa di duro, prima di finire a terra." Buongiorno principes-
" No, no, no, no! No! Ancora tu! "
Esclamai irata. Era impossibile, più tentavo di liberarmi di questa, ormai, dannata abitudine e più lui entrava nel mio letto come una calamita.
" Stai tentando di equilibrare tutti i sì che hai detto ieri notte? "
Disse, sbeffeggiandomi con quel suo sorrisino divertito. Ma prima che potesse continuare a darmi il tormento lo avevo già spedito fuori da camera mia con i vestiti in mano.
Ringhiai, accasciandomi a terra e decisi di prepararmi.Mentre la scuola si stava lentamente svegliando mi diressi di soppiatto nel mio solito bagno e scesi nella Camera, preoccupata dello stato in cui avevo abbandonato la mia dolce creatura.
Entrai e vidi delle carcasse fresche che giacevano sul pavimento. Mi battei una mano sulla fronte. Come potevo essere così stupida? Quell'animale è campato secoli senza di me, come avevo potuto credere che stesse morendo di fame.
Oltre la rabbia per la sbronza che mi aveva annebbiato i pensieri si aggiunse anche la rabbia per aver inzozzato uno dei miei vestiti preferiti inutilmente." Alicia? "
Bene, adesso sentivo anche le voci. Mi diressi verso la piccola vasca d'acqua del basilisco, cercandolo, ma niente. Così mi voltai e fu in quel momento che notai un'ombra terribilmente familiare. Una figura snella e piuttosto alta era elegantemente poggiata a una delle statue serpentesche.
Un brivido mi percorse la schiena e indietreggiai, rischiando di inciampare su un piccolo scheletro.
Probabilmente il basilisco avvertì dentro di me il pericolo, o probabilmente era ansioso di ricevere ordini di uccisione dalla sua padrona -o da entrambi i suoi padroni- e scivolò fuori da una tubatura, strisciandomi attorno.NARRATORE ESTERNO
" È per caso.. paura.. quella che scorgo nei tuoi occhi? " Pronunciò la figura con un tono di voce basso e carezzevole, facendo un passo avanti permettendo così alla ragazza di guardarlo meglio.
Era esattamente come se lo ricordava, esattamente come le appariva nei sogni.
Vantava molti centimetri più di lei d'altezza nonostante i tacchi alti, cosa che l'aveva sempre fatta impazzire, e possedeva occhi smeraldini ammalianti e freschi come la rugiada del mattino.
Quello che di più l'aveva affascinata era la carnagione pallida che adesso risplendeva (caratteristica che la portava a consolarsi col più giovane dei Malfoy).
Notando che la ragazza non osava parlare, tentò di avvicinarsi, ma lei lo fermò.
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ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎 ℒℴ𝓋ℯ 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎 𝒾𝓈 𝒶 𝒢𝒽ℴ𝓈𝓉 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎
RomanceLui è lo spietato 𝒯ℴ𝓂 ℛ𝒾𝒹𝒹𝓁ℯ, e lei non è da meno. Stesso carattere, stesso fascino, stessa casata, stessi voti, stessa magia oscura nelle vene. Non è la storia di una relazione; è la storia di personaggi spesso distanti, discorsi non pronunci...