𝕀𝕞𝕡𝕠𝕤𝕤𝕚𝕓𝕝𝕖//Draco Malfoy

Capitolo 23

⚠ Attenzione questo capitolo contiene scene di sesso e violenza.⚠️

POV. Grace

Aspettai un po' senza avere risposta.
Speravo non fosse qualcosa di orribile, perché ultimamente ne avevo già troppe di esperienze così.
Il suo tono lo faceva sembrare così difficile e vergognoso da dire.
"I-io... Sono Gay."
Presi qualche respiro e mi sentii un sorriso immenso sul viso.
Avevo sempre desiderato un 'amico gay!

Poter condividere tutto con lui come se fosse una ragazza e parlare di ragazzi con lui, insomma il sogno di una vita!
"Oddio, ma è fantastico!"
Mi buttai su di lui abbracciando forte.
Ero davvero contenta che me lo avesse detto prima di altri, si vede che mi riteneva speciale per lui quanto io lo ritenevo speciale per me, quindi molto.

"Non la trovi una cosa strana? E-è non ti faccio schifo? Continuerai comunque a parlarmi?"
"Ma sei serio?È sempre stato il mio sogno avere un maschio a cui piacessero i maschi! Perché dovresti farmi schifo per i tuoi gusti, e poi sono d'accordo con te... I maschi sono molto più fighi!"
Scoppiammo a ridere insieme e per un momento scordai le scie delle lacrime che poco prima erano passate sulle mie guance.
Mi fermai a guardare dalla finestra gli uccellini che cinguettavano svolazzano nel cielo chiaro e luminoso e Willian se ne accorse.

" Comunque... Hai dormito tutto il giorno sai! È ora di pranzo, ti conviene prepararti prima che il preside di punisca con la sua spada!"
Scoppiai a ridere e mi andai a preparare molto velocemente.
Fui fuori dalla stanza in pochi minuti correndo mentre mi allacciavo l'ultimo bottone della camicetta davanti a Willy che mi aspettava.

Entrati nella sala e c'erano già un sacco di studenti già seduti.
Passai nel mezzo dei tavoli, tutti mi fissavano con occhi sgranati.
Mi sentivo più osservata di quando stavo con Draco... Ma non era gelosia, ma stupore e sorpresa.
Mi si avvicinò Cedric invitandomi a guardare il mio abbigliamento.
"Cazzo!"
Sussurrai a denti stretti, mentre lui scoppiava in una risatina.

Avevo indossato la divisa dei Tassorosso.
Come potevo aver trascurato dettagli tanto importanti ed evidenti.
Cioè cavolo come avevo fatto a non notare il colore giallo della veste o quello della cravatta!
Mi sentii le guance arrossarsi, al pensiero che qualcuno potesse immaginare cosa avessi fatto e spargere voci false.
Vidi i Grifondoro che conoscevo iniziare a ridere rumorosamente avvicinandosi.

"Non è divertente!" Adesso mi odierà... "
" Chi ti dovrebbe odiare scusa? "
Mi chiese uno dei gemelli Weasley.
Feci un sospiro e iniziai a guardare l'espressione disgustata di Draco Malfoy.
Mi seguirono con lo sguardo e capirono finalmente.
" Dovresti essere tu quella arrabbiata con lui Grace."
Mi disse Harry.

Cos-come facevano a saperlo, a sapere cosa mi era successo.
Li guardai sbalordita dal fatto che lo sapessero anche loro.
"Le voci sono girate per tutto il castello , Astoria ha raccontato a tutta Hogwarts di averlo fatto con Draco, non so quanto possa essere vero, forse se l'è inventata per far ingelosire le altre rag-"
Lo interruppi.
"È vero...li ho sentiti ieri."
Abbassai la testa per non dere a vedere l'espressione addolorata sul mio viso.
Strinsi i pugni tanto forte da poterli sentire lacerare la mia pelle con le unghie.

Non diedi il tempo a nessuno di rispondere che corsi fuori.
Non sapevo dove andare, tutti sapevano che i miei posti preferiti fossero la torre di astronomia e il lago nero, per il momento dovevo andare da qualche parte in cui non avrebbero pensato di trovarmi.
Uscii dal grande portone di Hogwarts assaggiando un piccolo e breve venticello che mi spostò alcune ciocche di capelli.

Anadai alla fine verso il campo da quiddich, era enorme e deserto, non ci tornavo se non per vedere Draco giocare e perdere ripetutamente contro Potter, quel ragazzo gli dava ai nervi.
Io mi stavo allontanando dai Grifondoro, mi dispiaceva farlo, ma essendo in case diverse era molto meno frequente vederci, ma comunque rimanevano miei grandi amici.
Mi sedetti tra i gradoni del pubblico e presi un bel po' d'ossigeno per poi rilasciarlo bruscamente.