Perdonate l'immenso ritardo, ma ho una quantità di interrogazioni da fare in questo periodo che sto letteralmente impazzendo, inoltre sto disegnando un fumetto (sono arrivata tipo a pagina 21) tuuutto in inglese.
SAHARAH
Dopo svariati giorni di viaggio, reso ancora più esasperante dalle avance di quel maledetto idiota di Kubasa, arrivarono in un luogo paradisiaco. Un'oasi in mezzo al deserto. L'erba alta e verde ondeggiava, accarezzata dal vento; moltissimi alberi fornivano una casa sicura a moltissimi animali; un grande lago al centro dell'oasi rifletteva la luce del sole, creando uno splendido gioco di luci. L'oasi era un posto davvero magnifico, pieno di vita, ma circondato dalla morte e dalla scottante sabbia del deserto. Kubasa si avvicinò a lei, nel tentativo di farsi notare e, secondo la sua assurda logica, di conseguenza, di piacerle. Subito Saharah lo scacciò, ruggendogli contro. Il suono si propagò per almeno tre km, annunciando l'arrivo dei novellini. "Maledizione Kubasa! Non sappiamo se la nostra presenza è gradita dai proprietari!" ringhiò Kara. "Ma è stata lei a ruggire! Non addossarmi colpe che non mi appartengono!" "Se tu non l'avessi infastidita non sarebbe successo!" lo rimproverò Charta, "Ragazze... non dategli tutta la colpa... effettivamente sono stata io a ruggire, dovrei controllarmi meglio." mugugnò Saharah, con lo sguardo basso ed un'espressione tra il seccato e il colpevole. "Speriamo solo di non aver infastidito i vicini. " "Impossibile non notare un rumore simile!" disse Saharah, amareggiata. "Ci siamo già fatti riconoscere... che disastro!" "Però non abbiamo ancora ricevuto una risp...-" un fragoroso ruggito raggiunse i poveri timpani dei quattro compagni di viaggio. Siamo fregati. Siamo proprio fregati.
WIND
Wind si alzò velocemente in piedi, alzò la testa e rispose al precedente ruggito. Si si mise a correre a tutta velocità e in un istante raggiunse (o quasi) il luogo di provenienza di quel ruggito irritato. Drizzò le orecchie, attento ad ogni minimo rumore; mentre Hikari e Razuki lo raggiungevano. Seguendo il rumore di passi trovò gli invasori. Un leonessa dal pelo d'oro, seguita da due femmine di leopardo, camminava a accanto ad un leone maschio (che sembrava parecchio irritante, almeno secondo Wind) che probabilmente la metteva a disagio. La leonessa alzò la testa, concentrata. Con un gesto zittì l'irritante leone maschio e scrutò l'ambiente circostante. Wind decise che era venuto il momento di palesarsi. Con un balzo uscì fuori dal suo nascondiglio mettendosi di fronte agli invasori e ringhiò minacciosamente contro lo strano gruppetto. L'irritante leone ringhiò a sua volta, in segno di sfida, tra i sospiri esasperati delle tre femmine. I due si fronteggiarono; bianco contro nero, nero contro bianco. Wind si lanciò contro lo sfidante, pronto al combattimento. La leonessa si mise in mezzo, costringendolo ad arretrare. "Ci dispiace di essere entrati nel tuo territorio senza il tuo permesso, siamo nel torto e lo riconosciamo, se solo tu potessi perdonarci... " "Siamo in due contro uno, potremmo facilmente batterlo!" disse Kubasa, irruento, causando un sospiro rassegnato alla leonessa e alle due femmine di leopardo (che non erano state minimamente considerare parte del branco dal maschio). "Non è da solo" disse Razuki, accompagnato da un'irritatissima Hikari. Le cose presero presto una strana piega. "Perdona questo decerebrato, ti prego NON SA QUELLO CHE DICE." disse la leonessa, fulminando l'irritante maschio con lo sguardo. Wind la fissò intensamente, scrutandole l'animo. "Aspetta! Ma voi siete quelle strane femmine che ho incontrato un po' di tempo fa!" Wind gli rivolse uno sguardo stranito e Hikari assottigliò lo sguardo. "Signor pantera!" disse la leonessa, con un sorriso sul muso. "Cosa ci fate qui, così lontane da casa vostra?" una delle due femmine di leopardo, la più grande, rispose con prontezza. "Questo leone qua, si è fatto seguire dagli umani fino al nostro territorio, costringendoci a scappare." Il leone non fece una piega. "Ci dispiace di avervi infastidito!" disse la femmina di leopardo più piccola, chinando il capo in segno di rispetto. "Non importa." grugnì alla fine Wind, cercando di nascondere la propria gentilezza. Ma i problemi non erano di certo finiti lì... era come se l'universo si stesse prendendo gioco di lui, di loro. L'unica cosa che riuscì a pensare fu: E come se non bastasse ecco a voi un altro carico di problemi gratis! Grazie mille universo!
Ecco a voi! Spero vi sia piaciuto!!! Scusatemi davvero per il ritardo. Oddio da lunedì anche io tornerò a scuola. Non vogliooooooooo. So già che sarà terribile, ci riempiranno di verifiche e come se non bastasse dovrò andarci dalle 10 alle 15 e non ho corriere a quell'ora!!! Ripeto: per chi volesse parlare un po' scrivetemi!
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La leggenda del leone bianco
AdventureLa pelliccia bianca è una sorta di maledizione per un leone, è simbolo di sfortuna e di tristezza. Chi la possiede è costretto a scappare e ad essere solo per sempre. Un leone rinnegato, una leonessa ribelle, 2 sorelle molto legate che sono sole con...